"...da non confondersi assolutamente con la pianta di Nettare Notturno, che invece e' velenosa. Potete distinguere il Nettare Notturno dalle caratteristiche striature rosse al di sotto della foglia, che si presentano sempre in maniera simmetrica. Ci sono domande?"

Orso delle Montagne si guardo' intorno, esaminando i giovani Novizi accanto a lui: dai loro sguardi sembrava che non avessero problemi a seguire la lezione di botanica. Meglio cosi', a volte i suoi allievi lo fissavano a bocca aperta come se stesse parlando Shadar...

"Ottimo. Se combinata a del succo di Vigorilla, da aggiungersi in misura di una parte ogni cinque, permette di conservarne per molte settimane le qualita' naturali. Questo sistema e' spesso molto piu' pratico, sa per disponibilita' degli ingredienti, sia per tempi di preparazione, che creare una vera e propria pozione guaritrice, che richiede invece..."

"Accidenti Seimus, la vuoi smettere? Ho cinquantasette anni, non sono piu' una bambina!"

"Spiacente, Lady Lei, ma vostro padre si e' raccomandato che... Oh."

Una giovane ragazza (beh, non tanto giovane, visto che apparentemente aveva piu' di cinquant'anni!!), dai capelli scuri e di corporatura estremamente minuta, era sbucata dal folto della foresta, interrompendo la lezione; subito dietro di lei un uomo di mezza eta' (la cui eta' Orso delle Montagne decise di non provare nemmeno ad immaginare), con pochi capelli e dalla corta barba bianca, la seguiva dappresso, aiutandosi con un lungo bastone di legno grigio. Apparentemente, i due erano sorpresi quanto Orso delle Montagne di avere trovato un'inattesa compagnia...

"Ramas? Ramas!!" La giovane fece un saltino e batte' le mani in un gesto di eccitazione infantile: i suoi occhi di un azzurro profondo brillavano di gioia. "Che magnifica sorpresa! Stavo giusto venendo da voi."

"E'certamente una sorpresa... Lady Lei?" Rispose Orso delle Montagne in tono interrogativo.

L'uomo si schiari' la gola: "Permettete che vi presenti Lady Lei Lacrima di Luna, figlia di-"

"Seimus." Lei interruppe l'uomo in tono secco. "Scusatelo, Seimus tiene molto alla pompa: puo' andare avanti per ore se nessuno lo ferma.." Continuo' poi, sorridendo a Orso delle Montagne e ai Novizi al suo fianco. "E voi siete...?"

"Orso delle Montagne... Ma alcuni trovano piu' comodo Orlin: scegliete pure quello che preferite, Lady Lei."

Lei assunse un'espressione imbronciata: "Oh, non darmi del voi... Lo trovo cosi' arcaico. Semplicemente Lei sara' piu' che sufficiente."

Orso delle Montagne rispose con un sorriso: "Come desideri, Semplicemente Lei."

Lei sbatte' le palbebre, poi ridacchio': "Mi piace 'Semplicemente Lei'... Che ne dici, Seimus? Non mi si adatta molto, eh? E questi tuoi amici cosi' silenziosi, chi sono?"
This message was last edited by the GM at 16:28, Sat 20 May 2006.

Orso Rabbioso sembrava essere interessato alla lezione, non che lanciasse gridolini di meraviglia ma la lo sguardo era attento.

Era seduto su di una grossa roccia al limitare esterno del gruppo di novizi, ogni tanto agitava l'indice, come volendo appuntare qualcosa a mente ed osservava il gesticolare dell'insegnante.

Spesso però accadeva che sul più bello la sua attenzione veniva interrotta, e riaccadde.

Congiunse le mani lentamente lasciando cadere di peso la testa verso il basso e fissando il terreno. La rialzò solo quando Orso delle Montagne chiamò la signor-ina- 'Semplicemente Lei', un ghigno si disegnò sul volto ma subito si ricompose. Rimase in ascolto, l'atteggiameno di Lei forse lo innervosiva e solo un attento osservatore poteva notare la cosa guardando ed udendo il giovane Ramas scrocchiare le dita. L'unica cosa che poteva suscitare interesse non era stata detta, *figlia di chi?*, pensò.

Le ossa del collo scrocchiarono rumorosamente quando piegò la testa di lato, il suono fu sinistramente udibile anche da chi stava ad un paio o più di metri da lui, alzò le spalle senza degnare di alcuno sguardo chi si girò, puntando con occhi pungenti la donna. Non disse nulla, attendeva il resto silenzioso.
This message was last updated by the GM at 18:31, Sun 28 May 2006.

Avendo vissuto tanti anni in campagna, Lince Silente conosceva già alcune piante che Orso delle Montagne spiegava, ma continuava lo stesso a seguire con attenzione, soprattutto per quanto riguardava la spiegazione per preparare pozioni curative da semplici erbe...

Lince Silente era un ragazzo non tanto alto e magro e in mezzo al gruppo di allievi, un pò si perdeva, specialmente vicino ad altri compagni più grossi di lui, ma la cosa non lo preoccupava, anzi, tutto ciò gli dava quasi un senso di protezione.

In effetti, questi pensieri lo distolsero un pochino dalla lezione e non si accorse subito dell'arrivo di due persone.

Lince Silente guardò con molta attenzione la dama, tanto da rimanere a bocca aperta e seguì il discorso con Orso delle Montagne. Sembrava un pò infantile, proprio come una nipotina con il nonno.

Lince Silente trattenne il fiato durante la presentazione che fece il vecchio signore, ma si fermò sul più bello interrotto da Lady Lei.

Quando la Lei si rivolse agli allievi come "amici così silenziosi", Lince Silente si imbronciò un attimo, quasi offeso. Ma non aprì bocca e aspettò che lo facesse qualcun'altro.

Un rumore secco, come di un osso che si spezza, fece voltare Lince Silente verso un suo compagno posto un pò più indietro, facendolo ritornare alla realtà. Lo sguardo di Orso Rabbioso confermava i suoi dubbi e sospetti riguardo alla dama.
This message was last updated by the GM at 18:31, Sun 28 May 2006.

Lupo della Notte stava cercando in tutti modi di seguire la lezione, ma tutti quei nomi di piante gli erano entrati da un orecchio e gli erano usciti da quell'altro.

La botanica era decisamente una materia troppo mnemonica per lui che amava la logica... ma una buona pianta al momento giusto era sicuramente molto utile.

Chissà se esiste una pianta che può... - pensò, ma due voci dal folto della foresta interruppero i suoi pensieri.

Erano un uomo anziano e una ragazzina di cinquantasette anni, come aveva detto lei stessa poco prima...

Sembrava essere poco più piccola di Lupo della Notte, che rimase stupito nel vederla.

Già la figura della giovane dama lo incuriosiva e, in un certo senso, lo attraeva, poichè era molto bella.

Il problema riguardava solamente l'età... La ragazza era nata ben quarantanni prima di lui... A dire la verità più di cento anni prima...

A farlo tornare nuovamente alla realtà fu un suo compagno a cui era scrocchiato un osso.

Ma ciò che più lo impressonava di lui erano i suoi occhi che non si erano distolti un attimo dalla giovane dama, come se questa gli avesse fatto un qualche incantesimo...
This message was last edited by the player at 20:32, Sun 04 June 2006.

Falco della Luna era perso completamente nei ragionamenti derivanti dalle spiegazioni di Orso delle Montagne, cosi immerso nei pensieri che proprio non si era accorto dell'arrivo dei due estranei.

Lasciò i suoi pensieri solo quando senti le ossa di Orso Rabbioso scrocchiare - era seduto proprio dietro di lui. Vide tutta la scena come se il cervello avesse un attimo di esitazione poi iniziò a farsi un sacco di domande.....

Da dove venivano quei due strani personaggi? Stavano dicendo la verità? Chi era questo fantomatico padre? Ma soprattutto perchè stavano venendo al Monastero?Cosa volevano dai Cavalieri Ramas?

Falco della Luna salutò la donna con un inchino del capo e un sorriso...
Poi volse lo sguardo verso l'uomo vistosamente imbarazzato del comportamento della lady, lo salutò con un cenno.

Con la testa piena di mille domande ed ancora nessuna risposta, Falco della Luna rimase a guardare sospettoso i due stranieri aspettando gli sviluppi della situazione.
This message was last edited by the GM at 18:31, Sun 28 May 2006.

"Stavamo facendo lezione di botanica. Questi sono i Novizi Orso Rabbioso, " - man mano che presentava gli allievi, Orso delle Montagne li indicava con un gesto della mano - "Falco della Luna, Lince Silente e Lupo della Notte."

Una scintilla si accese nella mente di Orso delle Montagne, e con un largo sorriso egli prosegui': "Fratelli Ramas, permettetemi di presentarvi Lady Lei Lacrima di Luna, figlia di Sendar Stella della Sera."
This message was last edited by the player at 18:32, Sun 28 May 2006.

Lei sollevo' un sopracciglio, sorpresa: "Conosci mio padre."

Orso delle Montagne annui': "Veggente, guaritore, uomo politico..."

"Scontroso, scorbutico, assolutamente privo di tatto..."

"Lady Lei!!" Seimus protesto' con vigore.

"Fermami pure quando diro' delle inesattezze." Rispose Lei con un sorriso malizioso. L'anziano uomo arrossi' e distolse lo sguardo.

"Certo, se domani si svegliasse dicendo che piovera' vino..."
This message was last edited by the player at 18:32, Sun 28 May 2006.

"La gente correrebbe in strada con i secchi." Concluse Orso delle Montagne.

"Ho particolarmente apprezzato il suo discorso, qualche anno fa, su come Dessi dovrebbe assumere un ruolo piu' attivo nella lotta contro i Signori delle Tenebre."

Orso delle Montagne mosse un paio di passi verso Lei, osservandola con attenzione: "Perdonami l'impertinenza, ma mi pareva di ricordare che i figli di Dessi non lasciassero il paese prima dei settant'anni."
This message was last edited by the player at 18:32, Sun 28 May 2006.

Lei agito' magnanimamente la mano con un sorriso a fior di labbra: "Perdonato. Non parliamone piu'."

Rivolgendosi quindi ai Novizi, aggiunse: "E' un bravo insegnante?"
This message was last updated by the player at 18:32, Sun 28 May 2006.

Rispondere alla domanda posta da Lei era molto difficile: si sapevano poche cose di Orso delle Montagne, a parte che non era proprio un Ramas modello, ma qualcuno voleva che rimanesse nel Monastero, fatto che rendeva ancora più misteriosa la sua figura.

Proprio per questi motivi era anche uno degli insegnanti preferiti di Lupo della Notte, anche se non glielo aveva mai dichiarato apertamente.

La cosa che aveva più di tutto insospettito Lupo della Notte era la storia dei Quattro voti: voleva a tutti i costi sapere quale delle quattro prove Orso delle Montagne aveva superato a pieni voti e stava cercando di creare delle ipotesi sensate.

Ma la sua timidezza non riuscì a rompere il silenzio creato con la domanda di Lei.
This message was last edited by the player at 08:16, Mon 29 May 2006.

Dopo il botta e risposta tra Orso delle Montagne e Lei lo sguardo del giovane Ramas di Toran si ammorbidì, ma non troppo. L'espressione rimase comunque abbastanza distaccata.

Ad un tratto si alzò, un leggerissimo inchino prima alla signorina e poi al suo accompagnatore: "Orso Rabbioso.". Disse secco e deciso, subito si risedette. Alla fine quella ragazza era più simile a lui di quanto si potesse immaginare: ugualmente ribelle, quantomeno nei confronti del padre; di certo sembrava molto viziata e questo ancora non lo digeriva. Alla fine però, cosa gliene poteva importare? E si mise a rimuginare riguardo il nome del padre cercando di ricordare se lo avesse mai sentito prima.

Con un sorriso non dissimile da quello di Lei, Orso delle Montagne replico': "Il migliore. Ma parlando di cose importanti... Cosa porta una delle piu' stimate figlie di Dessi cosi' lontano da casa?"

"'Stimate' non e' esattamente la parola che la maggioranza sceglierebbe." Ridacchio' Lei. "'Indisciplinate', forse. 'Incontrollabili', volendo. Ed e' piu' o meno la ragione che mi porta qui, in effetti."

Posando gli occhi a turno sui vari Novizi mentre parlava, la giovane continuo': "A causa di alcune mie... Intemperanze... Mi e' stato caldamente consigliato di effettuare un pellegrinaggio in alcuni luoghi particolarmente importanti, per 'favorire la mia comprensione degli altri popoli'."

"In pratica, " Concluse, guardando Orso delle Montagne, "mi volevano fuori dai piedi per un po'."

Cavolo, una figlia di Dessi qui al monastero pensò Lince Silente con stupore.

Il giovane poi  si trattenne dal ridere per quell'affermazione autoironica fatta da Lei Lacrima di Luna, ma gli scappo un bel sorriso.

"Non dica così" scappo detto a voce alta Lince Silente. Il giovane si accorse di aver parlato a voce alta, ma ormai aveva aperto bocca e doveva finire il discorso in modo sensato, ma la timidezza verso la donna lo bloccava. Rosso in volto, continuò...."Ehm... Lo hanno fatto solo per fare in modo di accrescere ulteriormente le sue conoscenze e la sua saggezza..." Deglutì vistosamente; "Anche se, sicuramente, non ne ha bisogno."
In qualche modo Lince Silente riuscì a concludere il discorso anche se non in modo molto diplomatico.
Si era intromesso in un discorso tra il suo maestro e una dama sconosciuta di Dessi e non si era nemmeno presentato: se fosse stato uno struzzo probabilmente avrebbe nascosto la testa nella sabbia.
This message was last edited by the GM at 22:05, Tue 30 May 2006.

Lei fisso' Lince Silente e rispose: "Dici che se ti porto a casa con me i tuoi Maestri se la prendono molto? Parlare con qualcuno che non mi consideri una bambina viziata sarebbe un bel diversivo."

Con questo, Lei scocco' un'occhiata significativa a Seimus, il quale replico' con molta compostezza: "Debbo rammentarvi l'ultimo incidente con i cavalli di Erim? Non si e' trattato di un atto di particolare maturita'..."

Lei si strinse nelle spalle: "Vorra' dire che la prossima volta quel bestione ci pensera' due volte prima di disarcionarmi. E poi ha incontrato un sacco di nuovi amici..."
This message was last edited by the player at 06:52, Wed 31 May 2006.

Per quanto incuriosito, Orso delle Montagne fu costretto ad interrompere i due: "Che ne direste se ne continuassimo la conversazione mentre torniamo al monastero? Comincia a farsi tardi, e sono certo che il Gran Maestro sara' sicuramente molto interessato ad incontrarvi."

Lei annui': "Mi sembra una buona idea. Purtroppo Seimus si e' slogato una caviglia lungo la via: non saremo in grado di mantenere il vostro passo."

Orso delle Montagne sorrise: "Vorra' dire che saremo noi a seguire il vostro. Sono molto curioso di sapere cosa sia successo a quei cavalli..."

"Nulla di particolarmente interessante, in realta'. Devi sapere che c'e' questo gigantesco stallone..."
This message was last edited by the GM at 07:00, Wed 31 May 2006.

Nascosta dietro un albero, una piccola figura dalla pelle grigia osservo' la piccola compagnia allontanarsi con un senso di frustrazione: Muhk non sarebbe stato contento.

Con passo leggero, il Giak si mise in moto a passo di corsa per riferire la cattiva notizia al suo capo.

"...e da quel giorno e' stato molto piu' docile." Concluse Lei.

Orso delle Montagne inarco' un sopracciglio: "Fammi capire... Hai trasformato uno stallone in una giumenta?"

"No, no, no. Una cosa del genere sarebbe terribilmente complicata, un lavoro degno dei Maghi Anziani... Mi sono limitata a dargli l'odore di una giumenta. E' incredibile con quanti nuovi amici abbia fatto conoscenza nelle ore successive." Sogghigno' la giovane maga.

Orso Rabbioso li seguiva ascoltando il discorso, scosse la testa irritato e contrariato fece due passi più lunghi e si accostò "E' probabile che abbiano fatto bene a mandarvi qua. Alterare in questo modo la natura credo sia una cosa abbasta deplorevole signorina."
This message was last edited by the player at 07:56, Wed 31 May 2006.

Lei si volse verso l'imponente Ramas, piu' alto di lei di due spanne abbondanti, e si fermo' esattamente di fronte a lui.

Senza la minima traccia di timore per la stazza del giovane, la fanciulla lo guardo' dritto negli occhi e rispose serenamente - e con un tono assai piu' maturo di quello mostrato solo pochi istanti prima: "La natura porta epidemie, carestie, dolore e morte. Quando qualcosa della natura non ci piace, noi lo cambiamo: e' parte dell'essere umani. Gli abiti che indossi, la tua cotta di maglia, lo spadone al tuo fianco, non ti sono stati dati dalla natura, sono stati creati da altri uomini per sopperire proprio a quelle mancanze che la natura ti aveva imposto. Vuoi forse dirmi che preferiresti disfartene?"
This message was last edited by the player at 10:11, Wed 31 May 2006.

Un mezzo ghigno si disegnò sul volto del Ramas "Ve l'ha forse chiesto lo stallone di cambiare il suo odore? O forse era a Voi che non piaceva la sua natura? Credo ci sia una sostanziale differenza tra una prepotenza ed una mancanza. Il Vostro discorso non regge, ma non voglio tediarVi e sinceramente non ho la minima intenzione di prodigarmi per cambiare il Vostro pensiero, a Dessi ci sono sicuramente uomini o donne più validi per questo compito, anche se sembra ci stiano rinunciando."

Orso alzò le spalle "Inoltre visto che siete qua al Monastero...  dovreste iniziare ad entrare nell'ordine delle idee che ogni cosa fatta, ogni lacuna colmata è per il volere di Ramas ed Ishir. Non certo per rivalsa, vendetta o semplice capriccio." e concluse con il tono di chie non ammette repliche.
This message was last edited by the player at 09:35, Wed 31 May 2006.

"Oh, beh, tanto non mi fermero' a lungo... Ma non preoccuparti, penso che avremo occasione di discuterne nuovamente." Lei batte' amichevolmente una mano sulla spalla di Orso Rabbioso - o, perlomeno, fece un ammirevole tentativo di raggiungerne la spalla con una pacca amichevole - e riprese la marcia.

In coda al gruppo, Seimus continuava a seguire con cupa determinazione i Ramas e la giovane maga, appoggiandosi pesantemente all'asta.
This message was last edited by the player at 10:10, Wed 31 May 2006.

Un sorriso sincero, si voltò non prima di aver chinato leggermente il capo per congedarsi e raggiunto Seimus gli porse il braccio offrendosi come secondo sostegno "E' comprensibile la vostra stanchezza." ammiccò.

Falco della Luna che aveva seguito in silenzio tutta la scena era al centro del gruppo di fianco a Lupo della Notte.

Avvicinatosi e sussurrando a Lupo della Notte: "Spero che questa compagnia non ci causi imprevisti, ho come una senzazione strana che mi attraversa il corpo, non ho detto niente per non immischiarmi in discorsi pericolosi. Occhi aperti."

Il Cavaliere rimase con il dubbio di riferire i suoi pensieri a Orso delle Montagne, ma il solo vederlo parlare con quella Maga cosi scioltamente gli dava quasi un senso di sicurezza, anche se qualche barlume di stranezza era sempre presente.

Attendendo di giungere il piu presto al monastero per far luce sui misteri di quella donna, Falco della Luna continuava il suo lento camminare nel gruppo.
This message was last edited by the GM at 07:03, Thu 01 June 2006.

Accettando l'aiuto di Orso Rabbioso, Seimus comincio': "Giovane Ramas, non fatela arrabbiare. Lady Lei ha... Un carattere forte."

Alcuni metri piu' avanti, Lei commento' senza voltarsi: "Nonche' un eccellente udito, Seimus."

L'anziano uomo sorrise: "E un eccellente udito, si'."
This message was last edited by the player at 08:26, Thu 01 June 2006.

Lince Silente forse non condivideva appieno il discorso di Orso Rabbioso, ma neanche quello della maga, ma Lei era veramente carismatica e il giovane Ramas rimase rapito dalle sue parole e dal suo modo di fare, sicuro e deciso.

Per non intromettersi nel discorso, LInce Silente si voltò, cercando Seimus, decidendo che era meglio aiutarlo, ma Orso Rabbioso si mosse prima e raggiunse subito l'anziano. Lince Silente si avvicinò ai due:

"Con un Ramas così al suo fianco non ha da temere nulla" disse Lince Silente guardando Seimus e sorridendo a Orso Rabbioso. "Se non dovesse farcela, il ragazzo potrebbe portarla in braccio fino al monastero" disse continuando a sorridere al Ramas. Detto ciò, si avvicinò ulteriormente al vecchio e si chino' per osservare la sua caviglia. "Se Ishir mi assiste, potrei anche provare a migliorare la situazione."
This message was last edited by the GM at 12:01, Thu 01 June 2006.

L'anziano uomo si sottrasse alle cure del Cavaliere Ramas spiegando: "Grazie, ma davvero, non c'e' bisogno. Non e' nulla di grave, andra' a posto da sola."

Orso Rabbioso si limitò ad annuire a Seimus ed al compagno Ramas, guardò per un attimo Lei sempre negli occhi mentre si girò. Quando poi vide ritrarsi l'anziano dalle cure di Lince Silente pensò a quanto fosse orgoglioso anche quell'uomo e sperò che non l'avessero mortificato con il loro aiuto.
This message was last edited by the GM at 09:37, Thu 01 June 2006.

Lince Silente si allontanò da Seimus di poco e gli sorrise  Come vuole, ma mi raccomando, stia molto attento e si fidi del suo 'bastone'!" disse.
Poi si avvicinò a Orso Rabbioso "Ho notato che la caviglia non è slogata, ma secondo me è rotta. Sostienilo bene adesso, poi vedremo come fare." Detto ciò lasciò i due e raggiunse Orso delle Montagne.
"Maestro!" disse Lince Silente. Poi si avvicinò sussurrando, come per non farsi sentire da Lei: "Ho ragione di pensare che l'anziano abbia la caviglia rotta. Prepariamo una barella di fortuna?"
This message was last edited by the GM at 13:02, Thu 01 June 2006.

Lupo della Notte aveva osservato tutta la scena in silenzio e stava pensando a tutta quella strana faccenda... Una maga di Dessi mandata al Monastero Ramas solamente perchè volevano che stesse "fuori dai piedi"? La cosa non lo convinceva affatto...

Quando Falco della Luna gli si avvicinò e gli suggerì di fare attenzione, lui annuì con un cenno della testa.

Mentre Lince Silente si avvicinava a Orso delle Montagne, Lupo della Notte capì che qualcosa non andava per il verso giusto, poichè il suo compagno stava bisbigliando qualcosa al maestro come se qualcuno non dovesse sentire ciò che doveva dirgli e dedusse che quel "qualcuno" doveva proprio essere Lei.

Pensò che, con il suo eccellente udito, la giovane maga avrebbe presto scoperto ciò che Lince Silente stava spifferando a Orso delle Montagne.

Così prese coraggio e, superando la timidezza, disse a Lei:"Allora? Cosa mi dici di Dessi? Mi hanno detto che è un luogo stupendo... Purtroppo non ho ancora mai avuto l'occasione di andarci".
This message was last edited by the GM at 12:14, Thu 01 June 2006.

Nel frattempo, poco lontano, in una piccola capanna di fortuna...

"Inaccettabile! Inaccettabile!" Gracchio' Muhk. "Non avrebbero mai dovuto arrivare al monastero!!"

Il Giak che stava seguendo Lei e Seimus era in piedi davanti a lui, orecchie chinate e occhi rivolti verso terra.

"Non importa... Non importa." Mentre parlava, Muhk inizio' a giocherellare con una lunga daga. "Secondo le nostre informazioni, hanno ancora due destinazioni da raggiungere. Dobbiamo fermarli prima che arrivino a Toran."

Lei si strinse nelle spalle e rivolse un mezzo sorriso a Lupo della Notte: "E' bellissima... Per i primi trenta o quarant'anni. In realta', se ti piace studiare, puoi passare secoli interi nella Grande Biblioteca di Dessi a Elzian senza annoiarti mai - ma io preferisco viaggiare."

"E combinare guai..." Commento' Seimus sottovoce.

Sempre senza voltarsi, ma sollevando gli occhi al cielo, Lei rispose: "Per la millesima volta, Seimus, l'argine era gia' indebolito: si sarebbe rotto comunque anche se io non l'avessi colpito accidentalmente."
This message was last edited by the player at 11:39, Fri 02 June 2006.

Dopo quest'ultima affermazione, un luminoso sorriso comparve sul viso di Lupo della Notte, che ormai aveva superato completamente la timidezza iniziale.

"Insomma"- continuò rivolgendosi sempre a Lei-" la vita di un mago di Dessi deve essere molto dura... E tu, per quello che dice Seimus, non se proprio una maga modello. Ma scommetto che hai delle strabilianti doti naturali, soprattutto se sei riuscita a fare diventare l'odore di uno stallone come quello di una giumenta... Già mi immagino la scena".
This message had punctuation tweaked by the player at 09:04, Fri 02 June 2006.

L'imponente Ramas prima scosse la testa all'ultima affermazione della maga, poi si soffermò per alcuni istanti ad osservare la camminata dell'anziano accompagnatore di Lei. Le parole di Lince diedero conferma ai suoi sospetti.

"Signore, credo che la sua gamba quantomeno abbia una frattura. Non può proseguire in questo modo." Saggiò la pesantezza della camminata di Semius "Possiamo trovare un modo meno faticoso per voi per raggiungere il monastero. Non fatevi pregare."
This message was last edited by the player at 22:58, Thu 01 June 2006.

Lei si blocco' di colpo e si giro' verso Orso Rabbioso e la fragile figura al suo fianco: "Seimus! E' vero quello che sta dicendo?"

L'anziano uomo chino' il capo imbarazzato.

Il viso di Lei si fece di un rosso acceso: "Vecchio caprone testardo!!! Cosa aspettavi a dirmelo?!"

Volgendosi verso Orso delle Montagne, stese il braccio verso di lui e chiese in tono che non ammetteva rifiuti: "Asta, per cortesia."

Appena Orso delle Montagne le ebbe consegnato - per quanto con riluttanza - la propria arma, Lei raggiunse Seimus, gli scocco' un'occhiata di fuoco e ripete': "Asta, per cortesia."

Sempre con il capo chino, l'uomo tese l'asta verso la fanciulla: non appena la mano di Lei tocco' il legno, l'arma si accese per un istante di una luce blu.

Scuotendo la testa, la fanciulla poso' entrambe le aste a terra, parallele, ed estrasse una lunga corda di seta dal proprio zaino: "Mi ci vorra' qualche minuto. Nel frattempo, potreste gentilmente far sedere l'eroe prima che riesca ad azzopparsi per davvero?"

Sempre scuotendo la testa e mormorando qualcosa tra se', Lei inizio' a preparare una barella.
This message was last edited by the player at 06:43, Fri 02 June 2006.

Sfortunatamente il discorso fu interrotto dall'intervento di Orso Rabbioso e Lei fu costretta ad accorrere in soccorso di Seimus.

Quando la ragazza toccò l'asta del vecchio, questa si illuminò per un attimo... Che cosa voleva dire ciò?

Ripensando ai propri studi di storia, Lupo della Notte dedusse che quella era un'asta magica di Dessi. Secondo alcune antiche cronache, quell'arma, nelle mani delle persone giuste, aveva la capacità di lanciare fuoco magico a distanza, e di ferire quasi qualunque creatura, incluse molte di quelle invulnerabili ad armi normali.

Un'arma come quella era molto rara e preziosa: il segreto della sua costruzione era ormai perso da millenni; la naturale casualità con cui Lei trattava la propria lasciò quindi Lupo della Notte un po' perplesso.

Mille domande e mille supposizioni percorsero la mente di Lupo della Notte, che però preferì lasciarle lì dove stavano.

Poi, rivolgendosi a Lei, le disse:"Ti serve una mano?".
This message was last edited by the GM at 11:04, Fri 02 June 2006.

L'espressione di Lei si ammorbidi' un poco: "Si', grazie... Aiutami a tenere ferme le aste, mentre io annodo la corda."

Lavorando di concerto, la costruzione barella non avrebbe dovuto richiedere molto.
This message was last edited by the player at 11:32, Fri 02 June 2006.

Lupo della Notte si mise ad aiutare Lei, tenendole ferme le due aste mentre le annodava.

Non appena toccò l'asta magica, questa si illuminò di un debole bagliore azzurro, forse più chiaro di quando Lei la aveva toccata...

"Cosa è successo?" - pensò Lupo della Notte -" L'asta ha reagito con me quando l'ho toccata? Come può essere possibile? Chissà se gli altri se ne sono accorti?".

Era una sensazione stranissima tenere in mano un' asta magica di Dessi... Un'arma potentissima con chissà quanti anni o perfino secoli alle spalle...

Era veramente bello!!!

In quel momento gli venne un'idea con la quale avrebbe risposto a molte delle sue domande e avrebbe dato una solida base alle sue supposizioni.

Così Lupo della Notte domandò a Lei:"Ma chi ha dato quest'asta a Seimus?".
This message was last edited by the GM at 12:31, Fri 02 June 2006.

Ancora prima che Lupo della Notte ponesse la sua domanda, Lei alzo' uno sguardo sorpreso sul giovane Ramas.

"E' la mia..." Rispose in tono distratto, prima di continuare: "Lo hai visto anche tu o me lo sono sognato?"

Perplesso più di prima, Lupo della Notte era ancora piegato a terra che teneva le due aste ferme.

Si alzò piano piano e si mise ad osservare intensamente gli occhi della ragazza.

Rimasero per un paio di secondi così, poi Lupo della Notte ebbe il coraggio di chiedergli:"No, non lo hai sognato... Ciò cosa vuol dire?".
This message was last edited by the player at 12:38, Fri 02 June 2006.

"Ottima domanda! Lasciala andare, vediamo se..." Lei si volse verso Orso delle Montagne: "Puoi venire qui un momento per favore?"

Appena Orso delle Montagne fu abbastanza vicino, Lei aggiunse: "Ti spiace prendere in mano la mia asta?"

Orso delle Montagne si chino' a prenderla: l'asta non fece una piega.

"Mmm, no, apparentemente no." Commento' Lei un po' delusa.

"Ma sbaglio o questa..." Prima che potesse finire il discorso, l'asta si accese brevemente di una luce blu, intensa circa quanto quella con cui si era illuminata per la stessa Lei.

Sorpreso, Orso delle montagne la lascio' andare: "Cos'e' stato?"

Lei ridacchio': "Niente: alla mia asta piacciono i Ramas, tutto qui. Interessante, pero'."

"La tua asta? Quindi e' davvero un'Asta Magica? Non ti sembra un po'... Inappropriato, usarla per una barella?"

Lei alzo' gli occhi al cielo: "Sembri mio padre. La forma e' giusta ed e' praticamente indistruttibile, tanto vale usarla."
This message was last edited by the player at 12:48, Fri 02 June 2006.

Osservò la preparazione della barella, poi tutta la scena cogliendo le parole di Orso delle Montagne al volo. "Aspettate, posso portarlo io. Non sarebbe alcun problema impiegheremmo meno e soprattutto in caso di necessità solo io sarei occupato." Guardò i presenti iniziando da Lei, poi Orso e via via fino a Seimus "Sempre se tu sei d'accordo." Chiese ammiccando gentilmente.

Al momento il Ramas non sembrò seguire o interessarsi alla faccenda dell'Asta, era perlopiù preoccupato per l'anziano.
This message was last edited by the player at 13:07, Fri 02 June 2006.

"Non credo sia opportuno..." Inizio' Seimus.

"Se non me lo sballotti troppo, si puo' fare." Lo interruppe Lei. "Cerca solo di non rompergli qualcos'altro..."

"Lady Lei!" Protesto' l'anziano uomo.

"Non una parola! Appena i Ramas avranno finito di salvarti la gamba, ricordami di romperti quella testa dura. 'Solo una piccola storta, niente di grave'..." Slegando la corda dalle due aste, Lei continuo' a borbottare irritata.
This message was last edited by the player at 13:11, Fri 02 June 2006.

"Ha ragione la signorina. E' meglio così, per tutti." Sistemandosi per bene l'equipaggiamento si chinò e con delicatezza issò Seimus sulle proprie spalle, facendosi aiutare da chi li circondava. "Non vi preoccupate, sarà una lieta passeggiata."

La compagnia si mise nuovamente in cammino verso il Monastero. La cosa che lo stupiva più di tutte era come Orso Rabbioso riuscisse a portare sulle spalle Seimus senza faticare troppo.

Ma alcune cose nella mente non gli erano ancora del tutto chiare e così si riaccostò alla giovane maga, dicendole: "Non te la prendere troppo con Seimus: ha cercato di nasconderti la frattura per non farti preoccupare troppo. E poi, sotto la protezione di Orso Rabbioso può stare tranquillo. Nessuno gli torcerà un capello.".
This message had punctuation tweaked by the player at 15:08, Fri 02 June 2006.

Proseguendo nel passo spedito impostato da Orso Rabbioso, Lei giro' la testa su una spalla per guardare Lupo della Notte: "Si', pero' poi torna a casa zoppo. E io come lo spiego a mio padre? Seimus e' con noi da... Beh, non da prima che io nascessi, ma quasi."

Aiutandosi con l'asta, supero' una radice particolarmente ingombrante, prima di continuare: "Sarebbe un'altra riga nella lunga lista dei miei disastri... Spero che i vostri guaritori riescano a rimetterlo a nuovo."

"Non ti preoccupare, tornerà come nuovo in pochi giorni."- Continuò Lupo della Notte sempre rivolgendosi a Lei - "Il tuo pellegrinaggio, invece? Hai imparato nulla di interessante sugli altri popoli?".
This message had punctuation tweaked by the player at 15:35, Fri 02 June 2006.

Lei conto' sulla punta delle dita: "A Kaltenland fa freddo, in Vassagonia fanno del buon vino, gli Shadaki sorridono molto - ma e' meglio non dar loro le spalle."

Dopo un paio di passi, riprese: "La loro magia e' interessante, comunque: fanno delle armature incredibilmente leggere - le puo' portare perfino una nanerottola incapace come me." Su quest'ultima affermazione, Lei strizzo' l'occhio a Lupo della Notte.

Lupo della Notte rispose alla strizzata d'occhio di Lei con un luminoso sorriso.

Continuando il discorso, le chiese: "Sei andata perfino a Kaltenland... Credo che in quel posto il sogno più grande sia fare il bagno in una calda sorgente termale... Ed ora? Cosa ti spinge a venire fino al Monastero Ramas?".

Lei scosse la testa: "Vorrei saperlo... Ho una lettera per il Gran Maestro da parte di mio padre: una volta lettala, sapra' dirmi cosa si suppone che io impari al monastero."

Con un sospiro aggiunse: "Secondo me e' una perdita di tempo: le abilita' Ramas sono troppo diverse dalle Antiche Arti di Dessi. Pero' quando mio padre si mette in testa una cosa... Costa molto meno assecondarlo che dissuaderlo, anche se significa attraversare tutto il Magnamund in ordine sparso."

"Beh... Se un'antica asta magica di Dessi entrando a contatto con un Ramas si illumina, credo che ci sia qualche collegamento tra le arti Ramas e quelle di Dessi. Non pensi?" Continuò Lupo della Notte sempre rivolgendosi a Lei, che stava procedendo di fianco a lui con l'asta in mano.
This message had punctuation tweaked by the player at 18:34, Fri 02 June 2006.

Lei pondero' per un attimo su quella deduzione, poi concesse: "Mmm, puo' essere. Magari dovrei provare ad addestrare qualcuno nell'uso della mia. Peccato siano cosi' rare..."

Abbassando un po' la voce, aggiunse in tono cospiratorio: "Ho alcuni parenti che godono della reputazione di maestri armaioli ma, ogni volta che cercano di riprodurre un'Asta Magica, lo fanno in gran segreto, per evitare il ridicolo quando il loro tentativo, inevitabilmente, fallisce."
This message was last edited by the player at 19:13, Fri 02 June 2006.

Dopo quest'ultima osservazione, Lupo della Notte sorrise di nuovo, pensando alla stesso tempo alla rarità dell'arma che la ragazza teneva in mano.

Continuando a rivolgersi a Lei, le disse: "Deve essere veramente rara quell'asta. Scommetto che non te l'ha data tuo padre, perchè se non si fida di te non te l'avrebbe mai data. Giusto?"
This message had punctuation tweaked by the player at 19:26, Fri 02 June 2006.

Lei scoppio' in una risata argentina: "Quest'asta e' un mio diritto di nascita, mio giovane Ramas. Mio padre puo' considerarmi una bambina, un'incosciente, perfino una calamita', ma non oserebbe mai negarmi la mia asta magica. Non che si sia fatto in quattro per farmela ottenere..."

Stringendosi nelle spalle, continuo': "Non posso dire che avesse particolarmente torto: sbaglio due terzi dei tiri a distanza e manco la meta' degli attacchi in combattimento ravvicinato."
This message was last edited by the player at 19:44, Fri 02 June 2006.

"Immagino la reazione di tuo padre quando l'hai ricevuta... Mi sarei sicuramente divertito a passare parte della mia vita al tuo fianco. Che ne dici se cambiassimo l'odore di un Giak in quello di un pesce? Quanti gatti gli salterebbero a dosso?" Ridacchiò Lupo della Notte, mettendo una vena di comicità nel discorso intrapreso con la giovane maga, con la quale ormai si sentiva in confidenza.
This message was last edited by the GM at 21:05, Fri 02 June 2006.

Orso Rabbioso proseguì silenziosamente nel suo incedere costante, cercando di sballottolare il meno possibile Seimus ed evitando le parti di terreno scivolose o scomode. Ovviamente ascoltava i discorsi dei compagni anche se più spesso gettava un'occhiata intorno a se, cercando anche di ascoltare i rumori ed i suoni che li circondavano.

Lince Silente, intanto, decise di tornare indietro e affiancandosi a Orso Rabbioso gli disse "Lo so che non sono grosso come te, ma se vuoi un cambio, volentieri!". Detto ciò continuò a camminare a fianco del Ramas, ascoltando Lacrima di Luna e lanciando di tanto in tanto qualche commento al compagno a fianco.
This message was last edited by the player at 07:26, Tue 06 June 2006.

Dopo circa mezz'ora di cammino, il gruppo arrivo' finalmente in vista del Monastero.

Lei lo osservo' con attenzione per parecchi secondi prima di commentare: "Lo immaginavo piu' grande..."

Orso delle Montagne sorrise: "I Cavalieri Ramas non hanno molte necessita': quasi tutte le attivita' avvengono in sale comuni o all'aperto e, quanto alle stanze, non serve molto spazio per mettere un letto."

Sempre fissando il monastero, Lei continuo': "Ma sembra cosi' piccolo per contenere un intero esercito di Ramas..."

Sorpreso, Orso delle Montagne rispose: "Esercito? Temo che ti sia fatta un'idea sbagliata del nostro numero: in totale, ci sono circa meno di duecento Ramas in tutto il mondo, ed ogni anno solo cinque o sei Novizi completano il loro addestramento. Ricordo ancora la grande festa di un Fehmarn di un paio di anni fa, con dodici Novizi ed otto nuovi arrivi che iniziavano l'addestramento quello stesso anno... Il successivo, ovviamente, non riuscimmo a trovare un solo bambino con il giusto potenziale."
This message was last edited by the GM at 20:02, Sun 04 June 2006.

Sorrise alle parole di Orso delle Montagne proseguendo nel suo incedere verso il Monastero.

"Signore, come va? Vi sentite bene? Spero di non averVi messo in imbarazzo. Vedrete, i nostri fratelli si prenderanno cura di Voi."

"Abbiamo degli ottimi guaritori" aggiunse Lince Silente rivolto all'uomo e sorridendo a Orso rabbioso.

Detto ciò, si allontanò dalla coppia e raggiunse Orso delle Montagne e Lei Lacrima di Luna e, ascoltando il commento di lei aggiunse:
"l'addestramento è molto duro. Impegna tantissmo il corpo e la mente. Non è affatto facile finirlo; anzi, non tutti ci riescono."

Seimus borbotto' in tono irritato qualcosa di incomprensibile: la situazione evidentemente non gli piaceva, ma non poteva certo opporsi agli ordini di Lady Lei.

La quale, frattanto, stava interrogando Orso delle Montagne e Lince Silente sui Ramas e il loro addestramento, sorprendendosi spesso nello scoprire le somiglianze, ma anche le grandi differenze, nell'addestramento di un Cavaliere Ramas e di un Mago di Dessi.

Chiacchierando amabilmente, il gruppo raggiunse finalmente le porte del monastero, dove Seimus insiste' per entrare sulle sue gambe: dopo una breve ma accesa discussione, stavolta fu Lei a cedere.

Il giovane Ramas di guardia all'entrata saluto' Orso delle Montagne con un cenno e annui' solennemente mentre questi spiegava rapidamente gli eventi della giornata. Poco dopo, un Maestro Ramas dal nome di Volpe delle Nevi li raggiunse alla porta, salutando Lei con un breve inchino.

Mentre Volpe delle Nevi la accompagnava ad incontrare il Grande Maestro, Lei si raccomando' che venisse prestata attenzione a Seimus - incombenza che il Maestro Ramas rigiro' immediatamente a Orso delle Montagne.

In quel momento a Lupo della Notte venne un'idea.

"Cosa ne dite di una sfida di nuoto al laghetto qui dietro? Chi arriva ultimo fa tutti i turni in cucina dei partecipanti. Ci state?" disse Lupo della Notte rivolgendosi ai suoi compagni.
This message was last edited by the player at 22:17, Wed 07 June 2006.

La vicinanza a Lei, permise a Lince Silente di guardarla bene da vicino: Veramente incantevole penso Lince Silente stregato dal suo sguardo e le sue movenze tanto che non si accorse nemmeno di essere già arrivato al monastero.
All'ingresso, vedendo che Seiums brontolava un pò, raggiunse Orso Rabbioso per dare un mano al ramas con l'anziano, ma non servì.

Lince Silente salutò il Maestro Ramas che arrivò alla porta. Ma subito dopo venne distratto dalla proposta di Lupo della Notte.
Al ramas piacevano queste piccole sfide tra compagni. Avrebbe detto subito di si, ma la presenza di Lei e del Maestro Ramas lo bloccarono. Si guardò un attimo attorno, cercando i volti degli altri compagni, di Orso delle Montagne e di Volpe delle nevi per un consenso.
This message was last edited by the player at 13:12, Tue 06 June 2006.

"Ehi!" Protesto' Lei. "Ho voglia anch'io di farmi una bella nuotata..."

"Lady Lei!" La richiamo' Seimus: "Non c'e' tempo per quest e frivolezze, il Grande Maestro vi sta aspettando."

Lei sospiro': "Lo so, vecchio brontolone!" Poi, rivolta ad Orso delle Montagne, aggiunse con una strizzata d'occhio: "Visto che a quanto pare ti tocca prenderti cura di lui, potresti iniziare subito e portartelo via?"

Orso delle Montagne ridacchio' e annui', rispondendo poi: "Temo pero' che non farai in tempo per quella nuotata: e' quasi il tramonto, e il Grande Maestro e' noto per essere prolisso."

"Oh... Beh, sara' per la prossima volta allora." E con questo, saluto' rapidamente tutti, incluso Seimus, a cui diede un breve bacio sulla guancia, e si incammino' con Volpe delle Nevi.

Orso Rabbioso questa volta non nascose l'interesse riguardo il prossimo colloquio tra la giovane ed il Gran Maestro, lo dimostrò seguendo lo scambio di battute e cercando di cogliere espressioni e toni.

Alla fine salutò tutti con un ultimo sorriso rassicurante verso Seimus. Diede la sua attenzione a Lince Silente e senza rispondere si avviò verso il laghetto.

"Pronto! Una rinfrescata non ci farà male."
This message was last edited by the player at 18:13, Thu 08 June 2006.

Lupo della Notte sorrise nel vedere che gli altri compagni avevano accettato la sfida da lui lanciata.

Così si avviarono verso il laghetto dove si sarebbe svolta la sfida. Raggiunta la riva, anche lui si tolse l'imbottita, lo scudo, lo zaino e il resto delle armi.

Poi disse ai suoi compagni: "Forse è meglio che prima di iniziare la gara ci riscaldiamo un po'...". Così detto si tuffò nel laghetto ed iniziò a nuotare.
This message was last edited by the GM at 18:58, Wed 07 June 2006.

Lince Silente sorrise e, in men che non si dica, si tolse tutto di dosso e si tuffò. Riemerse a qualche metro dalla riva e con una mano si spostò i capelli bagnati che gli coprivano il viso.
"Ok, allora ci scaldiamo un attimo e poi partiamo dalla riva opposta, ok?!" detto ciò fece un respiro profondo e ritornò sotto con la testa e cominciò a nuotare.

"Benissimo!" Disse iniziando a togliersi corpetto di maglia, indumenti ed armi e poi lasciando tutto sul lato più vicino.

Si guardò un pochino attorno, osservò il sole e dopo essersi tuffato prese a nuotare verso la riva opposta.
This message was last edited by the player at 18:14, Thu 08 June 2006.

Dopo aver nuotato per tutta la lunghezza del lago, Lupo della Notte e i suoi compagni raggiunsero la riva opposta del laghetto.

"Allora, facciamo come al solito..."- Disse Lupo della Notte ai suoi compagni - "Si nuota fino alla riva opposta, si esce dall'acqua e il primo che tocca la quercia segnata con la ' X ' vince. L'ultimo che arriva, invece, farà tutti i turni in cucina dei partecipanti. Per voi va bene?".

Mentre spiegava ai compagni le regole che ormai conoscevano a memoria, i pensieri di Lupo della Notte caddero sulle capacità degli avversari...

In particolare lo preoccupava Orso Rabbioso che, nonostante la sua stazza, era un abile nuotatore grazie alla sua forza esplosiva.

Fortunatamente alla gara pertecipava anche Lince Silente che, non essendo proprio un nuotatore provetto, poteva essere facilmente battuto, anche se la sua grande tenacia e il suo grande impegno, lo avrebbe potuto rendere un degno avversario.

Inoltre pensò di fare attenzione proprio a Lince Silente durante la gara, perchè avrebbe potuto avere problemi causati dall'eccessivo affaticamento.
This message was last edited by the player at 22:55, Wed 07 June 2006.

"Certo che va bene!" escalmò Lince Silente guardando Lupo della Notte.

Non ce la farò mai a batterli....Ma chissenefrega! Cerca almeno di impensierirli Pensò il giovane mentre guardava attentamente i compagni.

Poi aggiunse: "Non mi lascerete veramente tutto solo in cucina vero?!" detto ciò, scoppio a ridere.

La temperatura dell'acqua non era male, un pò fredda forse, ma la giornata era buona.

Si strinse il cordino per legare bene i capelli, si sfregò le mani per bene e si preparò alla gara. Focalizzò la grande quercia da toccare al termine, fece un bel respiro e aspettò il via.
This message was last edited by the GM at 13:31, Thu 08 June 2006.

Arrivato al punto di partenza guardò gli altri "Avanti! Altrimenti si fa buio e ci lessiamo in acqua." Ammiccando si rivolse direttamente a Lupo "A te l'onore di darci il Via."

Si preparò ed attese il via. La partenza fu lenta, tentò di recuperare ma probabilmente la sfacchinata con Seimus sulle spalle lo aveva stancato un po', e ne risentì soprattutto durante l'uscita dall'acqua.
This message was last edited by the GM at 13:53, Thu 08 June 2006.

Quando tutti i compagni furono pronti, Lupo della Notte urlò: "Via!!!!".

Subito vide rimanere indietro Lince Silente, ma se la cavava abbastanza bene.

Orso rabbioso invece, nonostante la sua lenta partenza, riusciva a stargli dietro facilmente, ma non riusciva a prendere il sopravvento sul compagno, probabilmente perchè era ancora stanco dopo aver portato sulle spalle Seimus.

In volata finale, Lupo della Notte uscì dall'acqua ed andò a toccare per primo la quercia: aveva vinto nel suo sport preferito...

Poco dopo arrivarono anche Orso Rabbioso e Lince Silente.

Vista la partenza lenta di Orso Rabbioso, Lince Silente per un attimo pensò di riuscire a non arrivare ultimo....ma bene presto vide il compagno superarlo.
Uscì da l'acqua e guardò i due compagni già sotto la quercia che prendevano fiato.
Lince Silente non corse neanche e quando li raggiunse, con una smorfia disse  "La prossima volta una gara di tiro con l'arco però!" e si appoggiò con una mano alla quercia respirando affannosamente.
"Per questa volta vi è andata bene....ma solo per questa volta!!" disse ridendo Lince Silente, sapendo benissimo che avrebbe perso anche altre volte.

Bastò poco per recuperare le forze e, mentre prendeva i propri vestiti si girò verso i compagni e con aria perplessa chiese "Cosa ne pensate di Lei Lacrima di Luna? E' sbucata così, all'improvviso che non so....." si fermò un attimo poi continuò"E' una persona bella, intelligente, carismatica...ma, non so veramente che pensare di lei. Voi cosa pensate?"

Orso Rabbioso schioccò le dita in segno di disappunto, poi raccolse con calma gli abiti e li usò per asciugarsi dopo essersi sgrullato ed aver sfruttato per un paio di minuti i raggi solari.

"Arco?!" Sorrise "Proverò!"
Si sistemò per bene il corpetto ascoltando Lince Silente, e mentre si assicurava lo spadone rispose abbastanza indifferente "Ho ben notato che ne sei rimasto affascinato. Da parte mia non penso di conoscerla a sufficienza per giudicarla, e forse non la giudicherò mai. Di certo è una bella ragazza, il sangue nobile ha sicuramente influito in questo, ma non la trovo affatto carismatica, sono solo incuriosito."

Lupo della Notte, ancora felice della vittoria, disse a Lince Silente: "Ok, ti concediamo la rinvicita a tiro con l'arco la prossima volta. Per questa, però, dovrai farli tu i nostri turni in cucina..." E detto ciò strizzò l'occhio al compagno.

Mentre si rivestivano, Lince Silente fece delle considerazioni su Lei a cui Lupo della Notte rispose dicendo: "Hai ragione... Lei è una figura abbastanza misteriosa, o meglio dire il suo 'pellegrinaggio' ha qualcosa che non va... Inoltre penso che Seimus non sia un mago, perchè, altrimenti, sarebbe stato capace di curarsi la gamba da solo. Non pensate?".
This message was last edited by the GM at 13:00, Mon 12 June 2006.

"Giusto giusto....." disse  Lince Silente un pò distrattamente mentre pensava agli avvenimenti del giorno guardando un punto fisso per terra. Poi, all'improvviso, si riprese "Non so, vorrei chiedere a Orso delle Montagne se sa qualcosa di più".

Lince Silente guardò un attimo il colore del cielo: era meglio non attardarsi ancora. "E' meglio andare: e' quasi ora di cena." disse sorridendo agli altri due.

"Ditemi almeno buon lavoro!"
This message was last edited by the GM at 11:41, Sat 10 June 2006.

"Buon lavoro... E non preoccuparti, non rimarra' molto nei piatti da pulire." disse Lupo della Notte al compagno che si stava avviando verso il Monastero. "Credo che sia meglio che andiamo anche noi al Monastero, prima che si faccia completamente buio..."
This message was last edited by the GM at 11:47, Sat 10 June 2006.

Orso Rabbioso diede un'ultima strizzata ai capelli e con una pacca sulla spalla del compagno rispose: "Complimenti per la vittoria."

Guardando il cielo, aggiunse: "Si, andiamo. Magari incrociamo Orso delle Montagne. Inoltre vorrei accertarmi che Seimus si sia messo a suo agio." Disse questo avviandosi verso il Monastero affianco a Lupo.
This message was last edited by the GM at 11:48, Sat 10 June 2006.

Le cene al Monastero Ramas erano sempre piuttosto frugali; vista la presenza di un'ospite di riguardo, pero', quella sera fu deciso di aggiungere un secondo piatto e di abbondare con la frutta.

Lei e Seimus vennero fatti accomodare al tavolo dei Maestri, ma la giovane maga chiese di poter avere alcune facce familiari accanto a se': con loro grande sorpresa, Lince Silente, Lupo della Notte, e Orso Rabbioso vennero invitati, insieme ad Orso delle Montagne, a sedersi insieme agli ospiti al grande tavolo in fondo alla sala.

Cosi' fu che i tre Novizi si trovarono a cenare sotto lo sguardo severo del Grande Maestro in persona...
This message was last edited by the GM at 12:13, Sun 11 June 2006.

"...e quindi dovrei ripartire entro un paio di giorni." Concluse Lei.

"Cosi' presto?" Chiese Orso delle Montagne: "Pensavo volessi studiare le possibili combinazioni della magia di Dessi con le Arti Ramas."

Lei si strinse nelle spalle: "Volevo, ma mio padre ha deciso che dovevo procedere al piu' presto per Toran. Peccato pero', mi sarebbe piaciuto fare qualche esperimento."

"Temo che Seimus non potra' accompagnarti questa volta." Ammoni' Orso delle Montagne: "La sua gamba ha bisogno di alcune settimane di riposo."

"State scherzando!" Sbotto' l'anziano uomo: "Non ho nessuna intenzione di permettere che Lady Lei affronti da sola il viaggio verso Toran."

"Calmatevi, Seimus." Lo tranquillizzo' il Grande Maestro: "Lady Lei non sara' sola: ho intenzione di affidarle una scorta di Cavalieri Ramas."

"No, davvero, non e' necessario..." Inizio' Lei, poi si corresse: "Dei Ramas tutti per me, dite? Forse potrei portare avanti qualcuno di quegli esperimenti, dopotutto. E resteranno con me fino a Toran?"

"Ho personalmente assicurato a vostro padre che sua figlia sarebbe tornata a casa sana e salva, e i Ramas mantengono le loro promesse." Sorrise il Grande Maestro: "Il viaggio fino a Toran non dovrebbe richiedere piu' di un paio di giorni, ma la vostra scorta restera' fino a che lo vorrete."

Lei ci penso' su per un momento, poi strizzo' l'occhio a Lupo della Notte: "Volevi sapere com'era Dessi? Questa e' la tua occasione."

Il Grande Maestro non nascose la sua perplessita': "Forse qualcuno con piu' esperienza..."

"Ah, ma non ho ancora finito." Lo interruppe la giovane Maga con un ampio sorriso: "Che ne dite, voi due? Vi va di farvi un viaggetto con me? Sara' sicuramente piu' divertente che studiare... Senza offesa." Aggiunse rivolta a Orso delle Montagne.

"Nessuna offesa." La rassicuro' questi. "Pero' tre Novizi non sono esattamente una scorta d'eccezione."

Lei sollevo' un sopracciglio con un sorriso ironico: "Ho passato gli ultimi tre mesi sotto la 'scorta' di Seimus: credo che tre Ramas possano reggere il confronto, quanto a capacita' di combattimento."
This message was last edited by the GM at 13:08, Sun 11 June 2006.

Quando Lupo della Notte fu invitato al tavolo dei Maestri assieme ai suoi due compagni e al suo insegnate, divenne rosso dalla timidezza... Non sapeva come comportarsi: si sentiva osservato da tutti e la situazione era a dir poco insolita per lui.

Si sedette tra Lince Silente e Orso Rabbioso, così da avere di fronte Lei. Rimase per la maggior parte del tempo in silenzio e con la testa abbassata a guardare il suo piatto, anche se, di tanto in tanto, la alzava per osservare la giovane maga.

Quando Lei gli strizzò l'occhio, Lupo della Notte rispose sorridendo, ma senza mai dire nulla: la presenza del Gran Maestro lo rendeva ancora più timido di come era normalmente.

Alla fine, cercando di farsi sentire il meno possibile, sussurrò a Lei: "Allora partiamo insieme... Credo che ci divertiremo molto..." E le sorrise.
This message was last edited by the player at 06:27, Wed 14 June 2006.

L'idea di sedersi al tavolo con Lei, Seimus e sopratutto il Grande Maestro, non piacque molto a Lince Silente: avrebbe preferito sedersi insieme agli altri compagni e rilassarsi un po', ma non ebbe alternativa.

Si avvicinò al tavolo e, salutando con un inchino gli ospiti e il Grande Maestro, si mise a sedere.
Non si gustò molto la cena, ma fu piacevole la compagnia di Lei, Orso delle Montagne e dei suoi compagni.

Lince Silente scosse la testa in modo affermativo quando Orso delle Montagne disse che Seiums non avrebbe potuto accompagnare Lei ma, alla parola "scorta Ramas", alzò la testa e guardò il Grande Maestro: E adesso usciamo di scena noi... Pensò il giovane ramas, sicuro che avrebbero affidato Lei Lacrima di Luna a Cavalieri più esperti.

Ma l'occhiolino strizzato a Lupo della Notte fece capire tutto a Lince Silente: Non vuole una scorta qualsiasi; vuole noi! Pensò con grande stupore il giovane.

Quando Lei si rivolse a Lince Silente e Orso Rabbioso, il ragazzo si guardò attorno, come per vedere se stesse parlando con qualcuno dietro, poi guardò i suoi compagni e, con un timido sorriso disse con voce non troppo sicura: "E' per me un onore accompagnarla fino a Toran".

Lince Silente non aveva mai visto Toran: poteva esserre l'occasione giusta per vedere la città e farsi un pò di esperienza.
This message was last edited by the GM at 13:14, Sat 17 June 2006.

Orso Rabbioso si sedette quasi cerimoniosamente al tavolo principale, nonostante il suo aspetto fosse abbastanza rude le sue maniere erano a modo, come se fosse stato educato in una famiglia nobile.
Il suo sguardo questa volta non nascose il turbine di emozioni che lo stavano assalendo, era un onore sedersi al tavolo del Ramas più anziano.

Orso ascoltò lo scambio di battute interessato, ma senza proferir parola e non si scompose quando dai discorsi, sembrò che la scelta del Gran Maestro fosse ricaduta su di loro per fare da scorta a Lei. Proseguì mangiando silenziosamente ed il suo pensiero, contrastante, era rivolto solo ad una cosa: Toran, casa.
Si distrasse solo alle ultime parole di Lei, che pareva volesse affidarsi totalmente a tre novizi. La guardò, gli occhi grati per la fiducia riposta, ma nulla più in attesa della conferma e quindi ordine del Grande Maestro.

"Molto bene." Si arrese il Grande Maestro. "Orso Rabbioso, Lince Silente, Lupo della Notte: da questo momento siete agli ordini di Lady Lei Lacrima di Luna, fino a che cosi' le sara' gradito."

Orso delle Montagne sorrise ai suoi allievi: "Congratulazioni. Mi raccomando, tenete alto il nome dei Ramas."

Lupo del Crepuscolo osservò la situazione da lontano - aveva sentito tutto. Avrebbe voluto partecipare anche lui a questa missione, per svariare dalla solita monotonia del monastero; purtroppo però non fu tra i fortunati prescelti.

Tornò quindi al suo frugale pasto...
This message was last edited by the GM at 12:19, Thu 15 June 2006.

Quando Lupo della Notte ebbe la conferma del viaggio a Toran, fu veramente felice... Ma in quel momento un dubbio affiorò nella sua mente.

Così, quando ebbero finito di mangiare, Lupo della Notte si avvicinò ad Orso delle Montagne e gli disse: "Maestro, vorrei parlarle in privato, magari in un posto un po' più tranquillo...".
This message had punctuation tweaked by the player at 06:27, Wed 14 June 2006.

Orso delle Montagne annui': "Andiamo nel cortile."

Giunti nell'ampio spiazzo in cui si allenavano i Cavalieri Ramas, Orso delle Montagne si volse verso il giovane Novizio: "Cosa ti turba, Lupo della Notte?"

Lupo della Notte seguì Orso delle Montagne fino al cortile e rispose alla domanda del suo insegnante dicendo: "Maestro, stavo pensando al viaggio che dobbiamo intraprendere e stavo realmente valutando il pericolo che questo porterebbe a noi tutti. Insomma, una giovane maga di Dessi che deve andare a Toran di tutta fretta per ordine del padre, potrebbe far puntare su di noi occhi indiscreti. Credo che tre Novizi Ramas non siano proprio la giusta scorta per questo viaggio, o perlomeno credo di non essere io la giusta scelta. Ma allo stesso tempo vorrei far rispettare la decisione di Lei e seguirla, perchè...".

In quel momento si fermò un paio di secondi a pensare e le uniche parole che riuscì a dire furono: "Perchè mi piacerebbe passare altro tempo insieme a Lei.".

Dopo aver pronunciato quelle parole, pensò a ciò che aveva detto e cercò di sviare da quel discorso dicendo: "Comunque, lasciando da parte le varie motivazioni, si potrebbe fare qualcosa per rendere il nostro viaggio più sicuro?".
This message was last edited by the player at 06:28, Wed 14 June 2006.

Orso delle Montagne sorrise e rispose: "Un gruppo di tre Ramas e' piu' che abbastanza da scoraggiare eventuali banditi, e dubito che Lei sia indifesa quanto sembra: con quell'asta, probabilmente e' in grado di proteggersi piu' che adeguatamente da sola. Non dimenticare che, finora, l'unica protezione che ha avuto e' stato un anziano servitore."

Nonostante queste considerazioni, qualcosa lo spinse ad aggiungere: "Comunque, prima di partire, passa da me: ti daro' un paio di pozioni di Vigorilla, per i casi di necessita'."

Lince Silente rispose con un cenno di capo agli ordini del Grande Maestro.

Il cuore gli batteva a mille. Speriamo bene di non fallire pensò mentre finiva di mangiare.

"Vi va bene se dopo il mio turno ci troviamo per parlarne un attimo anche con Orso delle Montagne?" disse Lince silente ai compagni alla fine della cena.

Vide poi Lupo della Notte andare verso il Maestro Orso delle Montagne; avrebbe voluto anche lui raggiungerlo per fargli qualche domanda, ma il turno in cucina lo aspettava.

Salutando al volo i compagni, attraversò il salone e si diresse verso le cucine.
This message was last edited by the player at 21:48, Thu 15 June 2006.

"Va bene Maestro. La sera prima della partenza, quando preparerò l'equipaggiamento, verrò a prendere le pozioni." Disse Lupo della Notte ad Orso delle Montagne.

In quel momento si accorse che si stava facendo tardi e, sentendo anche la stanchezza della giornata e della gara di nuoto, disse al suo insegnante: "Mi dispiace interrompere questa conversazione, ma si sta facendo tardi e preferirei andare a riposare un po'. Credo che anche Lince Silente ed Orso Rabbioso le vogliano parlare. Ci vediamo domani. Buona notte."

Detto ciò, si diresse verso la sua stanza e, dopo aver pregato per la dea Ishir, si appogiò sul suo giaciglio e si addormentò.
This message had punctuation tweaked by the player at 08:49, Wed 14 June 2006.

Orso Rabbioso annuì con riverenza al Grande Maestro, senza dire una parola. Era onorato ma allo stesso tempo non comprendeva ancora l'importanza della maga, ed il fatto che sarebbe dovuto tornare a Toran un po' lo frenava. Cercò di non pensarci e finì silenziosamente il pasto.

Alla richiesta di Lince Silente rispose con una pacca sulla spalla, poi lo fece andare "Fai in fretta." Aggiunse schioccando le labbra.

Uscito dalla grande sala, il Ramas trovo' Orso delle Montagne nel cortile. Chinando leggermente il capo verso il superiore, chiese portandosi la mano al mento: "Cosa ne pensate Maestro? Sono curioso di sapere chi è davvero quella ragazza e cosa rappresenta la sua famiglia per Dessi."
This message was last edited by the GM at 06:48, Fri 16 June 2006.

Orso delle Montagne assunse un'espressione pensosa, appoggiandosi alla sua inseparabile asta: "E' difficile da definire... Sendar Stella della Sera e' uno dei piu' potenti Maghi di Dessi, incredibilmente preciso quando fa predizioni, e un grande studioso di storia. Si dice che potrebbe ottenere perfino un seggio nel Consiglio dei Maghi Anziani, nell'arco dei prossimi cinquant'anni."

Guardandosi attorno discretamente, aggiunse: "Si dice anche cha abbia un pessimo carattere, e che poche persone riescano a sopportarlo nei suoi giorni migliori." Sorridendo a Orso Rabbioso, si porto' un dito alle labbra: "Ma non dirlo troppo in giro. E' anche noto per aver sempre sostenuto un maggiore coinvolgimento dei Maghi di Dessi nella politica estera, e un piu' aperto scambio di conoscenze con gli altri popoli, in particolare i maghi di Toran. Credo che l'interesse di Lei per l'unione tra le Arti Ramas e la magia di Dessi sia ereditario..."

Orso Rabbioso annuì pensieroso: "Trovo che gli ideali di quell'uomo siano decisamente validi e sicuramente torneranno utili al volere di Ramas ed Ishir. Da quel poco che ho potuto ricavare, dagli atteggiamenti di Lady Lei e dalle vostre parole non mi sembra un uomo desideroso di approfittarsi di tali enorme conoscenze."

Continuò grattandosi per qualche secondo la barba incolta: "Se devo essere sincero la ragazza mi ha lasciato un po' perplesso, anche se il modo di porsi mi ha incuriosito. Inoltre devo tornare a Toran, e la cosa non mi è che mi faccia molto piacere, o meglio... sono combattuto." Proseguì alzando le spalle "Farò del mio meglio, nonostante ciò che ho detto ritengo sia una missione al di sopra delle nostre capacità, ma è l'unico modo valido di crescere e conoscere per noi. Attendo con ansia il giorno della partenza."
This message was last edited by the player at 12:43, Fri 16 June 2006.

Sfregandosi un sopracciglio, Orso delle Montagne sospiro': "Lei e' giovane: per gli standard dei Maghi di Dessi, e' quasi una bambina. Mi sorprende un po' che Sendar l'abbia mandata praticamente sola in giro per il mondo, ma mi sorprende ancora di piu' che si porti dietro un'Asta Magica: di solito vengono affidate solo a Maghi con almeno un secolo sulle spalle."

Guardando il livello dell'olio nel braciere al centro del cortile, il Ramas riprese: "Si sta facendo tardi... Ne riparliamo domani, con Lince Silente e Lupo della Notte. Su una cosa concordo con Lei, comunque: tre Ramas, per quanto Novizi, sono certamente in grado di sostituire un vecchio servitore nel ruolo di scorta."

"Non lo so..." Disse dubbiosamente Orso Rabbioso.

"Quell'uomo è dotato di una temperanza e di una volontà notevoli. Io sinceramente non so quanto durerò in compagnia di quella ragazza e quanto avrei retto con una gamba rotta." Disse usando un tono umile, si capiva come Orso Rabbioso avesse preso in simpatia Seimus e lo stimasse. Poi indirizzò anche lui lo sguardo al braciere, annuì, salutò col dovuto rispetto e s'incammino verso il dormitorio.
This message was last edited by the GM at 13:52, Fri 16 June 2006.

Gli ospiti che si erano uniti ai Ramas quella sera crearono un pò di caos nelle cucine, quindi Lince Silente impiegò più tempo di quello che aveva calcolato per sbrigare le faccende in cucina.

Finì il turno che era già tardi, ma provò comunque a raggiungerli in cortile.

Chissà se c'è ancora qualcuno in giro... Pensò, mentre allungava il passo per raggiungere la meta.

La notizia della missione lo aveva preoccupato - ma, allo stesso tempo, eccitato. Non avrebbe dormito bene quella notte se non avesse prima incontrato solo per un attimo il suo Maestro, solo per avere qualche dritta, per cominciare già dal giorno dopo a preparare l'equipaggiamento e, soprattutto, a preparare se stesso.

Immerso nei suoi pensieri, raggiunse il cortile, quasi immerso nel buio, ora che le fiaccole si erano spente e solo il grande braciere al suo centro lo illuminava, e si guardò attorno per cercare i suoi compagni o Orso delle Montagne.
This message was last edited by the GM at 12:17, Fri 16 June 2006.

Il cortile era deserto quando Lince Silente lo raggiunse; dopo averlo esplorato con lo sguardo, il giovane si volto' per andarsene... E si trovo' faccia a faccia col Grande Maestro in persona.

"E' una bella notte per pensare." Commento' l'anziano Ramas.
This message was last edited by the GM at 12:19, Fri 16 June 2006.

Anche Muhk pensava che fosse una bella notte per pensare: tre messaggeri erano arrivati e ripartiti, recando buone notizie, e nuove truppe arrivavano ogni ora.

Con un po' di fortuna, entro un paio di giorni avrebbe avuto abbastanza guerrieri da affrontare la Maga e il gruppo che le faceva da scorta...

La notte per Lupo della Notte passò tranquillamente, senza incubi, anche se, in realtà, non sognò proprio nulla.

Come al solito, raggiunse tardi la sala da pranzo ormai semideserta, poichè si era svegliato tardi. Dopo una fugace colazione, si diresse verso le stalla attraversando il grande cortile. Lì vide Lei che si stava essercitando con l'Asta Magica assieme ad alcuni ragazzini.

Lupo della Notte si avvicinò alla giovane maga e le disse: "Buon giorno Lei. Passata una buona notte? Che ne dici di venirmi ad aiutare nelle stalle? Se facciamo presto, possiamo anche andare a fare una cavalcata. Che ne dici?".
This message was last edited by the player at 18:46, Sun 18 June 2006.

Lei guardo' Lupo della Notte con aria dubitativa: "Uhm... Grazie, ma penso che rinuncero' all'onore di pulire le stalle del monastero. Come se avessi accettato, davvero."

Dando un colpetto in testa a Lupo della notte con la sua Asta Magica, la fanciulla aggiunse: "Perche' non ti alleni un po' con me, invece?"

Lupo della Notte, dopo aver pensato a ciò che aveva detto, disse a Lei: "Scusami se ti ho offesa, ma tutte queste attività fanno parte del nostro addestramento e pensavo che ti facesse piacere stare un po' con gli animali... Comunque credo che tu abbia ragione e che sia molto più utile fare un piccolo combattimento.".

Detto ciò, andò a prendere una delle spada da addestramento in legno ed uno scudo leggero. Mentre si allacciava lo scudo, notò l'inusuale abbigliamento di Lei: indossava il normale completo da cavaliere Ramas, con un corpetto di cuoio che ad una prima occhiata non sembrava molto resistente.
This message was last edited by the GM at 19:21, Sun 18 June 2006.

"Nessuna offesa." Sorrise Lei. "Pronto?"

Roteando in maniera esperta l'asta, Lei si mise in posizione davanti al giovane Ramas e tento' un primo attacco, parato con relativa facilita' da Lupo della Notte.

"Niente da fare..." disse Lupo della Notte parando il colpo di Lei e rispondendo con un affondo - che pero' scivolo' inoffensivo contro l'Asta della Maga.

"Tu lo dici..." Sogghigno' Lei mordicchiandosi un labbro. "Riproviamo?"

Lei roteo' nuovamente l'asta; Lupo della Notte balzo' indietro agilmente... Ma non abbastanza. L'asta di Lei lo colpi' al petto, e un lampo di luce la illumino'.

Lupo della Notte venne scagliato indietro svariati metri dall'impeto del colpo di Lei, finendo a terra privo di sensi.

"Ops..."
This message was last edited by the player at 07:02, Mon 19 June 2006.

"Sarebbe carino se non decimassi la tua scorta prima ancora della partenza..." Commento' Orso delle Montagne.

"Maddai, non si e' fatto nulla!" Poi, buttando un occhio sul povero Lupo della Notte, ancora incosciente, aggiunse: "Beh, quasi nulla... E comunque sara' come nuovo entro domani."

Orso delle Montagne le rivolse un'occhiata scettica ma non rispose, limitandosi a raccogliere il povero Novizio a mo' di sacco di patate.

"Stai riempiendo la mia infermeria, Semplicemente Lei." Sorrise il Ramas.

"Cerchero' di fare la brava..." Rispose Lei nello stesso tono. "Qualcun'altro vuole affrontare la terribile Lei?" Chiese poi ai piccoli Ramas in addestramento: molte mani si levarono immediatamente.

"Cerca di lasciarmene qualcuno intatto." Orso delle Montagne le strizzo' l'occhio e si incammino' verso l'infermeria.

Si alzò presto, Orso Rabbioso, quella mattina, nonostante avesse fatto tardi per rimuginare sulla missione che lo attendeva e soprattutto sul ritorno a Toran. E solo la mattina si convinse con una pur labile motivazione a partire di buon umore: quantomeno sarebbe stato utile come guida per i compagni. Sorrise ricordando quelle corse nei vicoli della città mentre fuggiva a gambe levate dal tutore assegnatogli dal padre.

Si vestì di tutto punto, indossò il suo corpetto di maglia e si recò in infermeria  o dove era stato sistemato Seimus, accertandosi che fosse sveglio prima di portare i suoi saluti.

"Buongiorno Signor Seimus!"

Lince Silente non dormì molto bene quella notte: la sera, non avendo trovato più nessuno in giro, si era recato in dormitorio pieno di dubbi e incertezze.

La mattina si svegliò presto e, senza neanche fare colazione, prese il suo arco e si diresse verso i paglioni e cominciò a tirare freccie una dietro l'altra. La mente era un turbinio di pensieri e questa attività lo aiutava a rilassarsi e concentrarsi.

La corda era tesa fino alla punta del naso, le dita stavano per scivolare per lasciare la presa quando sentì, un pò distante dietro di lui, delle voci a lui famigliari: erano Lupo della Notte e Lei. La freccia partì storta e andò a conficcarsi lontano dal centro.

Mentre andava a recuperare le feccie lanciate, seguì in distanza la scena del combattimento: i movimenti di Lei erano agili e veloci, tanto da sembrare una vera guerriera.

Poi all'improvviso un lampo. Lince Silente vide Lupo della Notte steso al suolo e si diresse di corsa verso il compagno.

Quando arrivò vide che c'era anche Orso delle Montagne il quale raccolse Lupo della Notte. Non sembrava molto preoccupato, adirittura Lei sembrava quasi divertita. Lince Silente si fece serio. "Come sta Lupo della Notte? Tutto bene? Ho visto un lampo e sono corso subito qui" disse guardando il suo Maestro.
This message was last edited by the player at 07:57, Wed 21 June 2006.

Lei si strinse nelle spalle: "Ha preso una bella botta, ma nulla che una giornata di riposo non possa sistemare."

"Temo pero' che il suo orgoglio non guarira' altrettanto in fretta..." Sorrise Orso delle Montagne. "Ah, Lei, cortesemente: lasciami Lince Silente tutto intero. Visto che Lupo della Notte e' fuori uso, mi serve qualcuno su cui scaricare il suo turno alle stalle."

Lasciando il povero Lince Silente a meditare sul proprio beffardo destino, Orso delle Montagne spari' nel Monastero.

---

"Buona? Mph..." Sbuffo' Seimus. "Me lo sento nelle ossa, quella ragazza ne sta combinando un'altra delle sue. Senza di me ad accompagnarla, non rimarra' in piedi un solo edificio in tutta Toran, prima che la sua visita sia finita."

Orso non riuscì a mantenersi del tutto serio alla risposta di Seimus poi prese a parlare. "E' proprio questo il punto. Lince Silente, Lupo della Notte ed io siamo 3 novizi, tre ragazzi. Sono anni che siamo chiusi al monastero. Diciamo che avere qualche dritta su come convincere, o anche gestire o... al limite sopportare" Con tono quasi divertito "Lady Lei, sarebbe gradita. E Voi avete molta esperienza."
This message was last edited by the player at 15:39, Tue 20 June 2006.

Seimus sospiro': "Lei fa sempre cio' che vuole, ma non e' irragionevole: di solito basta parlarle onestamente per convincerla. Il problema e' quando si mette in testa qualcosa: e' quasi impossibile farle cambiare idea."

In quella, arrivo' Orso delle Montagne, trasportando a braccia Lupo della Notte.

Subito il novizio si voltò per cercare di capire chi era tra le braccia di Orso delle Montagne e strabuzzò gli occhi vedendo Lupo della Notte: "Ma... cosa è successo?"

"Nulla di grave... A Lei e' scivolata la mano, e Lupo della Notte ha preso una bella botta. Domani mattina sara' come nuovo."

Con delicatezza, Orso delle Montagne adagio' Lupo della Notte su un letto.

"Vedi cosa intendo?" Disse Seimus a Orso rabbioso. "Quella ragazza demolira' l'intero monastero..."

"Ma no, ma no." Lo rassicuro' Orso delle Montagne: "Sono cose che capitano, in allenamento, soprattutto ai guerrieri meno esperti."
This message had punctuation tweaked by the player at 22:03, Tue 20 June 2006.

Silenziosamente Orso Rabbioso si avvicinò al compagno per tentare di capire l'entità della ferita ed il tipo soprattutto.

A colpo d'occhio, Lupo della Notte non sembrava ferito: era un po' pallido, ma non mostrava lividi ne' sul viso ne' sugli arti. Non c'era sangue sui suoi vestiti, che erano intatti.

A occhio, sembrava che la descrizione di Orso delle Montagne fosse accurata: aveva preso una botta di qualche tipo, probabilmente abbastanza violenta.

"Cose che capitano?" Intervenne quasi scomposto Orso Rabbioso riprendendosi però subito dopo. "Questa è stata una legnata senza precedenti. Roba da uccidere un uomo un po' più fragile di costituzione." Nell'ultima frase fu facile udire l'inflessione dell'accento di Toran nella parlata. Forse per il pensiero continuo della sua città natia, o forse perchè l'espressione risultava più efficace in quel modo, o magari voleva solo rassicurare Seimus facendogli capire che era di Toran.

Orso delle Montagne ridacchio': "Che esagerazione... Guarda con piu' attenzione."

Man mano che spiegava, il Ramas mostro' a Orso Rabbioso come sincerarsi delle condizioni di un ferito: "Battito forte, respirazione regolare, nessuna frattura agli arti. Le pupille sono normali, non ci sono lesioni al cranio, e - ma su questo dovrai credermi sulla parola - non ci sono traumi interni. Tutto sommato, ho ridotto alcuni miei allievi assai peggio, durante delle esercitazioni."

Lince Silente rimase per un attimo fermo immobile nel cortile. Guardò Lei e gli sorrise: E' meglio che me ne vada subito prima che succeda qualcosa anche a me pensò dentro di se.

Stava già per andarsene quando si girò verso Lei e gli chiese: "Saranno all'altezza tre giovani Ramas per fare da scorta a una maga di Dessi?". Si fermò un attimo: "Si fida di noi?" concluse Lince Silente guardandola negli occhi.

Non so se saremo noi a scortare lei o lei a scortare noi pensò divertito il giovane Ramas.
This message had punctuation tweaked by the player at 13:36, Thu 29 June 2006.

Lei si strinse nelle spalle: "Te l'ho detto, io e Seimus siamo stati in giro da soli per mesi: avrei anche rifiutato la scorta, se non fosse che a viaggiare da sola mi annoio. E poi, se non ti fidi di un Ramas, di chi ti puoi fidare?"

Orso Rabbioso seguì con attenzione il Maestro annuendo. "Si esageravo... Tuttavia mi sento in dovere di prendere in parola il Signor Seimus. Partiremo prima possibile per non far demolire il Monastero alla ragazza. Cercheremo poi di essere più chiari e sinceri possibile."
This message was last edited by the GM at 10:27, Thu 22 June 2006.

Orso delle Montagne rispose in tono pensoso: "Non potrete comunque partire prima di domani mattina, ed e' possibile che Lei voglia fermarsi ancora un giorno... Ma credo che si possa cercare di affrettare la partenza."

Seimus sospiro': "Mi raccomando, prendetevi cura di lei: ogni tanto combina disastri, ma quando si decidera' a crescere fara' grandi cose."

"Spero cresca in fretta allora." Disse Orso Rabbioso dando un'ultima occhiata al compagno novizio steso sul lettino dell'infermeria.

"Grazie per i consigli. Ultimerò i preparativi sperando che Lupo della Notte si rimetta presto."

Lince Silente sorrise a Lei: "Mi sembra giusto!" E poi scoppiò a ridere. "Bisogna che vada: adesso che ho ereditato il turno nelle stalle da Lupo della Notte, ho da sbrigare un pò di cose." Disse il giovane mentre si incamminava verso la sua meta; "E poi bisogna che organizzi anche l'equipaggiamento per il viaggio" E detto ciò si allontanò.

Il lavoro nelle stalle lo avrebbe distratto un pò, ma poi avrebbe voluto raggiungere l'infermieria per accertarsi delle condizioni del compagno. E poi avrebbe dovuto preparare l'arco, lo zaino...."Ma per adesso, una cosa alla volta" Disse fra se e se.
This message had punctuation tweaked by the player at 07:42, Fri 30 June 2006.

Il risveglio per Lupo della Notte fu abbastanza lento: prima mise a fuoco il luogo in cui si trovava poi iniziò a pensare allo strano sogno.

Dopo aver scrutato ogni particolare della stanza, però, capì che quello non era stato un sogno: si trovava in infermieria ed ora ormai pomeriggio inoltrato. Era stato battuto da Lei...

Così si mise a ridere silanziosamente pensando che quella ragazza era meno indifesa di quel che sembrava.

A farlo tornare alla realtà fu il suo brontolante stomaco che reclamava cibo. Infatti, avendo dormito per circa sei o sette ore, aveva anche saltato il pranzo.
This message was last edited by the player at 10:26, Sat 24 June 2006.

Molte ore dopo - almeno secondo lo stomaco di Lupo della Notte - i Cavalieri Ramas si riuniono nuovamente per il pasto serale.

Anche quella sera, i nostri giovani eroi si ritrovarono seduti al tavolo del Grande Maestro...

Finalmente è arrivata l'ora di cena...- pensò Lupo della Notte entrando nella sala da pranzo.

Era rimasto fino a quel momento in infermieria per recuperare completamente le forze e, nonostante il suo stomaco reclamasse cibo, era riuscito ad arrivare tardi per la cena anche quella sera.

Quando entrò nella sala da pranzo, notò che i suoi compagni erano seduti anche quella sera al tavolo del Gran Maestro e vi si diresse in maniera titubante.

Quando fu abbastanza vicino disse: "Buona sera Gran Maestro. Mi scusi per il ritardo, ma ho avuto un piccolo contrattempo." E detto ciò guardò verso Lei e le sorrise.
This message was last edited by the player at 09:04, Sun 25 June 2006.

Il Gran Maestro sospiro' pazientemente: "La puntualita' e' una grande virtu' Lupo della Notte... Dovresti cercare di coltivarla."

Lei ridacchio': "Temo che non sia il solo con questo difetto..."

Orso Rabbioso guardandosi attorno rispose si rivolse a Lei "A chi Vi riferite Lady Lei?"

Lei sollevo' un dito: "No, no, no." Ammoni', scuotendo il capo: "Non intendo sopportare piu' 'Lady Lei' di quanto sia strettamente necessario: Lei basta e avanza."

Poi riprese con un sorriso: "Mia madre continuava a ripetermi che ero riuscita ad arrivare in ritardo alla mia nascita e da allora non avevo mai smesso... Temo sia ancora vero."

"Beh, mia madre invece diceva che tutta la mia fretta l'avevo messa nel nascere." Disse Lupo della Notte senza pensare alla presenza del Gran Maestro.

In quel momento si fece serio, poichè gli venne in mente un grande problema che non lo affliggeva dall' arrivo di Lei.

Poi gli venne in mente una strana idea e così disse a Lei: "Ho sentito dire che tuo padre è molto abile nel predire il futuro. Per caso hai ereditato dal lui questa capacità? Se sì, ti andrebbe di leggermi il futuro?"
This message was last edited by the player at 19:32, Mon 26 June 2006.

Lei si morse un labbro e scosse la testa con contrizione: "Mi spiace, purtroppo non mi ci sono mai esercitata: non avrei comunque mai potuto raggiungere i livelli di mio padre, e ho preferito concentrarmi su altro."

"Non importa... Dopo la finaccia di oggi credo di aver intuito su cosa tu ti sia esercitata in tutti questi anni." Disse Lupo della Notte strizzando l'occhio alla giovane maga.

Orso Rabbioso si girò verso Lupo della Notte alla sua richiesta osservandolo. "Buon appetito! Si limitò a dire poi riprese a mangiare in silenzio senza più chiedere nulla.

L'affermazione del compagno, fece tornare Lupo della Notte alla realtà: fino a quel momento non aveva fatto caso di ritrovarsi al tavolo dei maestri e di essere perfino in presenza del Gran Maestro.

Così la timidezza lo pervase e in pochi secondi divenne rosso come un peperone. Quindi si mise a mangiare silenziosamente a testa bassa.
This message was last edited by the player at 11:33, Tue 27 June 2006.

La giornata passò molto velocemente per Lince Silente: il sole era già basso sull'orizzonte e lui non se ne era neanche accorto.

L'idea di mangiare nuovamente al tavolo con il Grande Maestro, non lo fece impazzire dalla gioia. "Ma anche questo fa parte del dovere di un Ramas!" Pensò mentra si avvicinava al tavolo.

Vide subito i suoi compagni. Lupo della Notte stava bene e si vedeva, ma si avvicinò a lui e gli diede una pacca sulla spalla e gli fece l'occhiolino: "Le donne sono sempre terribili!" Gli disse ridendo. Poi salutò Orso Rabbioso e si mise a sedere.

Lince Silente rimase in silenzio per quasi tutto il pasto, ma chiese, rivolto a Orso delle Montagne e, indirettamente, anche a Lei: "Allora, quando è prevista la partenza per il viaggio?" E attese con impazienza la risposta
This message had punctuation tweaked by the player at 07:16, Fri 30 June 2006.

Orso delle Montagne si volse verso Lei, la quale ci penso' un momento poi rispose: "Penso di aver finito qui. Se volete potremmo partire anche domani, a meno che vi serva piu' tempo per i preparativi."

"Saranno pronti." Garanti' Orso delle Montagne.

Lupo della Notte ascoltò con attenzione il colloquio tra Lei e Orso delle Montagne, rimanendo sempre in silenzio.

Quando terminarono di parlare, pensò che sarebbe stato meglio organizzarsi sull' equipaggiamento da portare per evitare carichi troppo pesanti e oggetti superflui. Così disse: " Credo che sia meglio organizzarci sull'equipaggiamento da portare. Io pensavo di portare delle pozioni di Vigorilla che il Maestro mi consegnerà dopo la cena. Voi, invece, cosa pensavate di prendere?"

"Io non mi muovo dal monastero senza il mio arco!" Disse Lince Silente sorridendo ai suoi compagni e il suo Maestro. "E poi pensavo di prendere un pò di roba utile per il viaggio; tanto abbiamo le sacche sui cavalli, giusto?!" Finì l'ultimo boccone rimasto nel piatto, si pulì la bocca e continuò: "Ad esempio, pasti, acqua, corde, torce...." Si interruppe. Erano cose ovvie, ma voleva puntualizzarle. "Poi Lupo della Notte ha delle pozioni di vigorilla, quindi siamo a posto!"
This message had punctuation tweaked by the player at 07:21, Fri 30 June 2006.

"'Maestro'..." Inizio' il Gran Maestro rivolto verso Orso delle Montagne: "Volpe delle Nevi non mi ha detto nulla in merito a richieste di pozioni di Vigorilla."

"Ah... Si'." Rispose Orso delle Montagne un po' imbarazzato: "Avevo intenzione di lasciargli un paio delle mie: Lupo della Notte ha promesso di riportarmele intatte se non dovessero essere necessarie."

"Capisco. Mi raccomando, giovani Cavalieri: le pozioni guaritrici sono un bene prezioso, non sprecatele."

"Di questo non si deve assolutamente proccupare" Disse Lince Silente cercando l'assenso dei compagni. Poi si rivolse a loro: "Allora, dopo cena vado in armeria e prendere frecce e corde per l'arco, così domani mattina penseremo solo a preparare i cavalli."

Finita la cena, Lince Silente si alzò dal tavolo, salutò i due ospiti, il Grande Maestro e disse ai compagni: "Io vado in armeria: avete bisogno anche voi?"

"Io ho già preso tutto prima della cena. Per una volta ho fatto qualcosa in anticipo." Disse Lupo della Notte al suo compagno che si stava dirigendo in armeria.

Poi si avvicinò ad Orso delle Montagne e gli domandò: "Maestro, andiamo a prendere le pozioni?"

Era stato silensiozo per tutto il tempo, Orso Rabbioso. Ascoltò ed Osservò i compagni preoccuparsi per il viaggio con una punta di sollievo. Non c'era dubbio che lui era il più taciturno tra tutti, ma di certo quell'allegria sarebbe servita sulla strada per Toran.

Il Novizio Ramas si soffermò qualche istante in più degli altri a tavola, aveva mangiato con lentezza perchè molto spesso sovrappensiero. Finito il pasto salutò cordiamelmente e con gli onori necessari il Grande Maestro, cercò di essere più rassicurante possibile. Nello sguardò e nei gesti c'era fierezza, ma nello stesso tempo umiltà. Sapeva che forse quella missione era più di quanto potessero affrontare, ma l'addestramento Ramas prima o poi doveva essere messo alla prova. Lui avrebbe dato la vita per ognuno dei suoi compagni, ed ovviamente anche per Lady Lei.

Si congedò chinando il capo verso la ragazza ed andò a preparare il suo equipaggiamento non prima però di aver portato i suoi saluti a Seimus.

L'indomani mattina, il gruppo si preparo' alla partenza. Dopo la frugale colazione, i Novizi caricarono l'equipaggiamento piu' pesante sul cavallo e si prepararono a lasciare il Monastero.

In un'improvvisa eruzione di affetto spontaneo, Lei abbraccio' l'imbarazzato Gran Maestro e lo ringrazio' per l'ospitalita', nonche' per aver messo a sua disposizione uno dei preziosi cavalli dell'Ordine.

Sdraiato a terra, osservando attraverso un tubo di metallo l'entrata del monastero, Muhk rimuginava sullo strano destino che lo aveva condotto fino a li': se solo avesse ottenuto l'informazione che cercava qualche ora prima, ora non sarebbe stato costretto ad affrontare dei Cavalieri Ramas.

Finalmente, il grande cancello si apri', e un gruppo di tre Ramas ne usci' a piedi, circondando una figura a cavallo.

Con un ringhio sommesso, Muhk gracchio' un ordine nella rozza lingua dei Giak: il messo accovacciato al suo fianco annui' e parti' immediatamente.

Muhk schiaccio' tra le mani le estremita' del tubo, che si ridusse a un quinto della sua dimensione originaria, e lo infilo' nel proprio zaino.

Nascondere i movimenti di un esercito in marcia non era facile, e sarebbe diventato sempre piu' difficile a mano a mano che altri guerrieri si fossero uniti al gruppo, gia' numeroso, che si trovava ora nascosto nei boschi attorno al Monastero.

Cionondimeno, le Bestie di Muhk erano ben addestrate, e lasciarono pochissime impronte mentre seguivano, tenendosi ben lontani, l'ignaro gruppetto.

Finalmente era arrivata la mattina della partenza e Lupo della Notte era veramente agitatissimo. Mentre si guardava allo specchio della sua stanza, notò gli occhi stanchi e la barba che stava iniziando a crescere sul suo viso.

Così prese il suo rasoio e, dopo essersi insaponato, iniziò a tagliarla in modo preciso e accurato.

La vanità era uno dei suoi innumerevoli difetti, forse tramandato dalla madre, e più volte i suoi superiori gli avevo imposto di togliere lo specchio della camera e di non pensare sempre al cura del corpo, bensì a quella dell'anima.

Il viaggio era iniziato e tutti era felici tranne che Lupo della Notte.

Lei notò qualcosa di strano e gli chiese: "Come mai oggi sei così silenzioso?"

Lupo della Notte non si era accorto di non avere quasi aperto bocca in tutta la mattina, ma del resto aveva faticato molto a svegliarsi, e non senza ragione.

La sera prima, infatti, dopo aver preso le pozioni di Vigorilla, Lupo della Notte si era subito diretto in camera sua, avendo l'intenzione di andare a dormire presto in vista della partenza.

Quindi si era messo a pregare per la dea Ishir e quando aveva finito, si era girato e aveva notato che la luna piena di quella sera stava illuminando una parte della parete in cui era appoggiata la spada che aveva preso poco ore prima dall'armeria. Sembrava come quella notte...

D'istinto si era avvicinato e aveva toccato la spada, ma... Non era accaduto nulla.

In quel momento tirò un sospiro di sollievo e dopo aver guardato un attimo la luna, si era appoggiato sul suo letto e si era messo a pensare. Ore e ore a pensare sul suo destino e su ciò che aveva passato. "Una vita, un dilemma" era il suo motto preferito. Era rimasto lì sveglio per ore, pensando a cosa quel viaggio gli avrebbe portato: risposte alle sue domande o nuove domande sulla sua vita?

Si era addormentato solamente quando la luna era ormai calata e quindi aveva dormito per pochissime ore.

"Ehi, mi hai sentito?" Disse Lei facendo tornare Lupo della Notte alla realtà.

"Scusa, scusa... E' solo che... Non ho dormito molto questa notte." Disse il giovane Ramas alla ragazza mostrandole uno dei suoi luminosi sorrisi.
This message was last edited by the player at 08:50, Fri 07 July 2006.

Lei ridacchio': "Un Ramas che soffre di insonnia? E io che pensavo di averle sentite praticamente tutte..."

Voltandosi verso gli altri annuncio': "Prossima tappa, Searsby. Arriveremo verso mezzogiorno e ripartiremo dopo mangiato."

Il villaggio, situato proprio lungo la strada per Toran, avrebbe offerto ai Cavalieri e alla loro protetta un pasto caldo, molto migliore delle asciutte razioni da viaggio, la possibilita' di rifornirsi di acqua, per se' e per il cavallo, e l'occasione di fare due chiacchiere con la gente del posto.

Lince Silente non dormì male quella notte. Aveva già preparato buona parte dell'equipaggiamento e il resto lo avrebbe finito di preparare la mattina dopo...Era abbastanza tranquillo.

Il mattino arrivò più veloce del solito. Era felice di questa missione e non faceva niente per nascondere il suo entusiasmo.

Partiti, Lince Silente decise di stare davanti, per il momento... La giornata era splendida. Respirò a pieni polmoni guardandosi attorno soddisfatto.

Non era mai stato a Searsby ed era curioso di vedere com'era il paese. "L'idea di una bella locanda e un pasto caldo, è sempre allettante!" Disse girandosi verso Lady Lei. Poi continuò a camminare, scrutando il bosco e il paesaggio attorno a lui.
This message was last edited by the GM at 18:48, Sun 09 July 2006.

La giornata prosegui' tranquilla, fino all'arrivo alla cittadina di Searsby. La gente del paese, per quanto abituata a vedere Cavalieri Ramas ed altri ospiti stranieri, rimase comunque incuriosita dalla presenza della giovane che li accompagnava.

Arrivati alla locanda "il giglio blu" (facilmente riconoscibile dal prominente cartello con l'immagine del fiore medesimo), Lei pago' con tre corone per il pranzo di tutti, cavallo incluso.

L'arrosto era sorprendentemente saporito, ed anche il pane, il vino e la birra di dimostrarono di ottima qualita'.

Un cespuglio di capelli rossi, appartenente a una bimba di non piu' di otto anni, probabilmente figlia dell'oste, comparve al tavolo dei nostri eroi a circa meta' del pranzo.

"Ciao... Voi siete Ramas vero?"

Ci voleva proprio un buon pasto caldo.- pensò Lupo della Notte tra sè e sè ingoiando un boccone d'arrosto. Così chiese all'oste di portare una brocca d'acqua, poichè era astemio e odiava l'alcol.

Infatti, quando era molto piccolo e viveva ancora ad Holmgard, era caduto in una cisterna di vino e stava quasi affogando, ma all'ultimo momento arrivò sua madre che lo salvò. Da quel giorno iniziò ad odiare qualsiasi bevanda alcolica e, per non rischiare di affogare nuovamente, imparò a nuotare.

A questo pensiero, Lupo della Notte si mise a ridere silenziosamente, senza farsi sentire dai compagni.

La piccola bambina, che comparve all'improvviso al loro tavolo, destò la curiosità di Lupo della Notte. Così le si avvicinò e le disse, mostrando uno dei suoi solari sorrisi: "Ciao piccola... Perchè lo vuoi sapere?"

Ottimo inizio direi! disse fra se e se Lince Silente  mangiando in modo composto, anche se avrebbe voluto abbuffarsi vista la fame che aveva. "Ottima birra, veramente buona!" esclamò mentra appoggiava il boccale al tavolo. Si passò con la manica della veste la bocca per pulirsi dalla schiuma: "E' da un pò che non ne assiaggiavo una così" disse guardando i compagni e ammiccando all'oste.

Non si accorse nemmeno della bimba che arrivò al tavolo. Lince Silente le fece un gran sorriso e aspetto che rispondesse alla domanda di Lupo della Notte.

La bimba si strinse nelle spalle: "La mia mamma dice che i Ramas sono grandi e forti, e non hanno paura di nulla."

"Tu non sembri un Ramas." Continuo', rivolta a Lupo della Notte.

Lei per poco non si strozzo' con il suo bicchiere di vino.

La risposta delle bambina alla domanda di Lupo della Notte lo fece sorridere. Poi le disse, mantenendo sempre un tono scherzoso: "Beh... Me lo dicono in tanti. Se non sembro un Ramas, a chi assomiglio secondo te?"

La piccola ci penso' su un attimo e fece per rispondere, ma venne interrotta dalla voce di una ragazza bionda, poco oltre la ventina, con addosso un grembiule da cameriera: "Rona! Quante volte devo dirti di non infastidire i clienti? Fila via!"

La bimba spari' come un razzo.

"Perdonatela..." Si scuso' la giovane. "Ogni volta che mi giro la trovo che sta disturbando qualcuno."

"Oh, non ci stava disturbando affatto... E' cosi' carina." Sorrise Lei.

"E' anche pestifera e incorreggibile." Sospiro' la ragazza.

"Davvero? Proprio come me! Dev'essere per questo che mi e cosi' simpatica."
This message was lightly edited by the GM at 05:53, Sat 15 July 2006.

"Inoltre quella bambina non ha peli sulla lingua... Un po' come qualcuno di mia conoscenza." Disse Lupo della Notte strizzando l'occhio a Lei.

Così aggiunse dicendo: "Secondo voi a chi assomiglio?"
This message was last edited by the player at 19:32, Mon 10 July 2006.

Orso Rabbioso osservò la bambina correre via sorridendo appena, con ancora il boccone di ottima carne in bocca.

Guardò Lupo della Notte inarcando un sopracciglio quando chiese quella cosa assurda. Spesso, ed ormai era evidente, suscitava in lui strane reazioni. Forse non ne comprendeva il modo di fare, come se fosse un totale estraneo, un ragazzo di una cultura e di un popolo lontanissimi dal suo. O forse... quasi sicuramente, era proprio Orso Rabbioso invece, ad essere l'estraneo: silenzioso e sempre sulle sue.

Salutò la ragazza con la mano libera, poi le rispose: "Nessun problema, tutt'altro."

Guardò la finestra, pensando che ormai Toran era vicina.

"Se per la bambina i Ramas devono essere grandi e forti" disse Lince Silente guardando i suoi compagni. Poi continuò: "L'unico Ramas qui è Orso Rabbioso! Io e te siamo fuori dai giochi!!" disse ridendo e guardando Lupo della Notte.

Il pranzo era stato squisito. Avrebbe voluto fermarsi ancora un pò, ma dovevano rimettersi in viaggio: "Dobbiamo rimetterci in viaggio: Toran è ancora distante, vero?!" disse dando un pacca sulla spalla a Orso Rabbioso

"Abbastanza, più a nord c'è Oak Hill. Dovremo attraversare una fitta foresta e dovremo portare molta attenzione, poi saranno le mura della città a farti capire quanto manca." Rispose Orso Rabbioso gustandosi il pasto.

Poi rivolgendosi alla ragazza bionda riprese "Ottime queste pietanze."
This message was last edited by the player at 12:50, Tue 11 July 2006.

Lei fini' di pulire il piatto e rispose: "Faremo anche una piccola deviazione verso ovest... Devo fare una cosa prima di arrivare a Toran."

"I miei complimenti al cuoco." Aggiunse poi, sorridendo alla ragazza.

Questa si inchino' lievemente in risposta e raccolse destramente i piatti e le posate, portandoli via.
This message was last edited by the GM at 18:48, Tue 11 July 2006.

Come annunciato, Lei guido' i Ramas fuori dalla strada maestra, verso ovest, fino ad un'ampia ansa dello stesso fiume che alimentava il laghetto vicino al monastero.

L'acqua scorreva tranquilla alla luce del tramonto, e la giovane Maga annuncio' che per quella sera si sarebbero accampati in una radura poco lontano.

Dopo aver montato la propria tenda, Lei si sedette accanto al fuoco e sbocconcello' un pezzo di pane che le era rimasto alla fine del pranzo.

"All'alba dovro' occuparmi di una piccola faccenda, e vorrei che Orso Rabbioso mi accompagnasse - quindi, per favore, dividetevi i turni di guardia in modo che lui abbia l'ultimo."

"Ok." Disse Lupo della Notte alla giovane maga. "Se non vi dispiace mi piacerebbe dormire un pochino prima del mio turno, perchè altrimenti non saprei come fare per rimanere ancora sveglio. Quindi, se non vi dispiace, mi prendo il secondo turno."
This message was last edited by the GM at 10:29, Wed 12 July 2006.

"E quindi Lince Silente si prende il primo... Vorra' dire che gli faro' compagnia per un po'." Lei sorrise a Lince Silente e gli strizzo' l'occhio.
This message was last edited by the player at 10:39, Wed 12 July 2006.

Prima di lasciare Searsby Orso Rabbioso si procurò pasti a sufficienza per il viaggio.

Proseguì silenzioso per tutto il tragitto fino alla radura. Constatò, senza però proferir parola, che la Maga sembrava conoscere bene la zona e quando Lei fece la richiesta annuì osservandola e cercando di fare mente locale per ricordarsi cosa ci fosse a Ovest da li. "Bene, allora mi sistemo e riposo un po'."

Lupo della Notte si era appartato un attimo per pregare la dea Ishir, chiedendole di proteggere il gruppo durante la notte.

Poi si avvicnò a Lince silente e a Lei dicendo loro: "Credo che seguirò Orso Rabbioso in tenda. Devo recupare molte ore di sonno e per il mio turno devo essere più che lucido. Buona notte Lei... Ci vediamo più tardi Lince Silente."

Detto ciò, entrò nella tenda e dopo essersi sistemato nel suo sacco a pelo disse ad Orso Rabbioso: "Credo che sarà una notte molto dura da superare. E poi queste armature sono così scomode per dormire... Ma ho un dubbio che mi perseguita. Cosa ha in mente di fare Lei secondo te? Per caso sai cosa si trova ad Ovest da qui?"
This message was last edited by the player at 20:33, Wed 12 July 2006.

Lince Silente fu contento di fare il primo turno di guardia....Fare il turno di guardia con Lei, mi da un pò di tranquillità disse fra se e se pensando alla scena del combattimento di Lei con Lupo della Notte. Gli scappò un sorriso. "Sono onorato di fare il primo turno di guardia con te!" disse raggiungendo Lady Lei. Poi aggiunse "Non ti preoccupare! Qua ci sono io sveglio e due Ramas pronti a balzare fuori dalle tende con armi in mano!". Si mise a ridere per sottolineare la battuta della frase e fece l'occhiolino a Lei.

Avendo fatto un bel pranzo, decise di non mangiare nulla quella sera: La giornata era stata tranquilla e serena e non si sentiva affamato.

Salutò i due compagni che si accingevano a entrare nella tenda: "Buona notte allora e riposatevi bene, che dopo tocca a voi" e continuò "Mi sembra tutto tranquillo qui attorno, ma se dovesse succedere qualcosa, vi chiamo! Speriamo che Ramas e Ishir ci proteggano

Detto ciò, raggiunse Lady Lei, prese l'arco, mise in tensione la corda, la tirò un attimo per testare se l'ancoraggio fosse buono e la flessibilità del legno. Le freccie erano ben ordinate nella faretra agganciata a lato della cintura, la spada nel fodero pronta ad essere sguainata.

"Sarà una notte lunga, ti va di parlare un pò? Raccontami un pò di te, di Dessi....di che cosa c'è a ovest di qua..."disse Lince Silente guardano Lady Lei negli occhi. Poi si mise a sedere su un masso li vicino e, aspettando la risposta, scrutò il bosco attorno a lui
This message was last edited by the player at 12:54, Fri 14 July 2006.

Orso Rabbioso entrando in tendà ascolto la domanda di Lupo "Non lo so. A Ovest di qua c'è quel che c'è qua attorno, ed il fiume. Non so immaginare cosa abbia in mente, attenderò con pazienza l'indomani mattina. Perchè la notte dovrebbe essere dura da superare.". Finito il discorso si prese un minuto per togliersi il corpetto di maglia, sistemò lo spadone accanto al sacco a pelo e si sdraiò.

"Siamo Ramas, abbiamo terminato l'addestramento del Noviziato. Abbi coraggio e fede in Ramas ed Ishir."

"Hai ragione... Ma non mi sento molto al sicuro in questa radura. Comunque adesso è meglio che io mi addormenti, altrimenti il mio turno di guardia lo faccio dormendo. Buona notte." Disse Lupo della Notte a Orso Rabbioso. Dopodichè finì di sistemarsi nel sacco a pelo e si addormentò.

"Buon Riposo!" Si limitò a dire Orso Rabbioso infilandosi nel giaciglio.

Lei si stiracchio', guardando il piccolo fuoco che ardeva piano al centro del campo: "Nulla che tu non abbia gia' visto, in realta': devo eseguire un rituale particolare domani all'alba, come parte del mio addestramento, e mi serve un corso d'acqua."

Fissando le fiamme che danzavano, Lei si perse nei ricordi con un lungo sospiro: "Dessi... Non e' come te l'aspetteresti. Insomma, sentendo parlare di grandi Maghi di Dessi, uno si aspetta che facciamo chissa' quali cose incredibili."

Si volse a guardare Lince Silente: "In una certa misura e' anche vero: alcuni di noi fanno davvero cose incredibili, ma la vita di tutti i giorni non e' poi cosi' diversa da quella di Sommerlund. Voglio dire, solo perche possiamo, non so..." Si fermo un attimo, cercando le parole.

"Ecco, ad esempio." Con un gesto della mano, la Maga fece sollevare in aria uno dei rametti che ardevano nel fuoco, e lo fece roteare per qualche secondo prima di farlo ricadere nel fuoco.

"Carino, no? Pero' non significa che questo faccia parte della nostra vita quotidiana. La maggior parte di noi passa settimane senza usare praticamente alcuna magia." Con un sospiro, aggiunse: "Tra l'altro, anche un semplice trucchetto come questo richiede una quantita' incredibile di energie... Penso che andro' a letto anch'io."

Lei si alzo' e si avvicino' a Lince Silente e lo guardo' con aria seriosa: "Mi raccomando, mio Cavaliere: fai buona guardia." Poi gli sorrise e, con una strizzata d'occhio e un bacetto sulla guancia, si ritiro' per la notte.

Dopo una bella dormita, arrivò il turno di guardia di Lupo della Notte. Tutto sembrava calmo nella radura illuminata dalla luna, fino a quando non percepì un rumore provenire dal bosco circostante.

Subito cercò il suo arco e, mentre stava sistemando la freccia sulla corda, dal buio del bosco comparvero due occhietti gialli. Il giovane Ramas tese la corda in direzione dei due occhi, quando dall'oscurità uscì fuori un piccolo scoiattolo notturno. Così lasciò lentamente la corda e ripose l'arma a terra.

Dopo poche ore, che per Lupo della Notte sembrarono un'infinità, arrivò il turno di guardia di Orso Rabbioso.

Lei usci' dalla propria tenda circa un'ora prima dell'alba. In un qualche momento imprecisato della notte, si era tolta la tunica da Maga, e ora indossava una leggerissima veste bianca che le arrivava fino ai piedi e le lasciava scoperte le braccia. Nel buio della notte, aveva un'aspetto un po' spettrale.

Quando gli si avvicino', Orso Rabbioso noto' che aveva in mano un pugnale.

"Sono pronta." Gli disse. "Andiamo?"

Orso Rabbioso era seduto accanto al fuoco, con indosso il corpetto di maglia che aveva rimesso appena iniziato il turno di guardia. Teneva lo spadone di fronte a se e la Balestra carica al suo fianco.

Il Ramas si voltò verso la Maga accennando un sorriso, forse il primo da quando si conoscevano. "Bene, sono al Vostro servizio. Alla fine della frase lo sguardo cadde curioso sul pugnale.

Lei segui' la direzione dello sguardo di Orso Rabbioso e sorrise di rimando: "E' parte del rituale: serve qualche goccia del sangue del celebrante. Speravo ci fosse Seimus ad accompagnarmi, ma mi ha detto che con te posso stare tranquilla."

Orso rialzò lo sguardo ed annuì "Ora capisco perchè avete chiesto a me di accompagnarvi. Seimus è un uomo notevole, l'ho capito subito, sono onorato del fatto che mi ritenga affidabile come suo sostituto."

Fece un paio di passi avanti "Allora, verso il Fiume?"

Lei annui', fece un passo, poi si fermo'. "Ah, aspetta... Stavo per scordarmi l'asta!"

Rientro' nella tenda e prese la propria Asta Magica, con un sospiro: "Se mi avesse vista papa' me ne avrebbe dette di tutti i colori. Va bene, andiamo."

Raggiunto il fiume, Lei prese un profondo respiro, ed inizio' a spiegare: "Il rituale e' abbastanza semplice: mi serve un grande corpo d'acqua, come un lago o un fiume, la luce dell'alba, e qualche goccia del sangue di un Mago di Dessi. Durante il rituale dovro' lasciare tutto sulla spiaggia, ed e' qui che entri in gioco tu: il tuo compito e' semplicemente fare la guardia, in caso qualche animale selvatico decida di farsi una colazione abbondante o di portarmi via i vestiti. Non e' che non mi fidi di Lupo della Notte o Lince Silente, ma temo che si distraggano un po' quando iniziero' il rito." Poi ridacchio': "Lupo della Notte poi probabilmente diventerebbe cosi' rosso da illuminare mezza foresta."

Durante tutta la camminata Orso Rabbioso fu guardingo, attento ad ogni movimento ed ogni suono, sempre pronto ad intervenire.

Quando arrivarono ascoltò attentamente la spiegazione lasciandosi sfuggire un mezzo ghigno all'ultima affermazione. "Comprendo perfettamente. Farò del mio meglio per portare a termine la richiesta. Potete tranquillamente iniziare.".

Si mise in attesa caricando la balestra ed osservando l'ambiente attorno a loro.

Lei trasse un altro respiro, ed inizio' a mormorare alcune parole, in tono cosi' basso da non permettere ad Orso Rabbioso di distinguerle - anche se, dal suono di alcune di esse, probabilmente erano in una lingua che non conosceva.

Continuo' cosi' per svariati minuti, quindi si inginocchio' e bagno' il pugnale nelle acque del fiume. Rialzatasi, si tolse la veste e inizio' a camminare, sempre mormorando una cantilena inaudibile, finche' raggiunse il centro del fiume.

Poiche' l'acqua non le arrivava neppure alla vita, lei si inginocchio', in modo da essere immersa fino al collo. Continuo' quindi a cantilenare per parecchi minuti, finche' una pallida luminosita' inizio' a diffondersi all'orizzonte.

Quando il primi raggi di sole toccarono il fiume, Lei si alzo', si punse la punta di un dito con il pugnale, e traccio' un segno sulla lama con il proprio sangue. Immergendo la lama nel fiume, traccio' quindi un semicerchio nell'acqua, che brillo' per un breve istante come se fosse una falce di luna, incurante della corrente.

Con un sorriso eccitato, Lei raccolse un sorso d'acqua e se la porto' alle labbra. Alcuni secondi dopo, da queste scaturirono parecchie imprecazioni non proprio signorili.

Orso Rabbioso rimase impassibile durante tutto il rituale, dopo aver seguito i primi passi senza capirci molto riprese la sua mansione. Era attento a ciò che gli accadeva intorno. Fu la falce di luna e la breve luminosità a distrarlo per un attimo ma subito si riprese. Non pensava che a Dessi eseguissero simili Rituali.

Poi, udite le imprecazioni, si avvicinò celermente portando la mano sull'elsa dopo aver scaricato la balestra per evitare incidenti.

Lei rivolse uno sguardo esasperato al giovane Cavaliere: "Maledizione! Ho fallito di nuovo!"

Il Novizio si tranquillizzò entrando con i piedi in acqua ed avvicinandosi di un passo ancora. "Quale era lo scopo del rituale, se non sono indiscreto?" Chiese con tono pacato, come a voler infondere calma alla giovane maga.

Lei si strinse nelle spalle: "Era l'ultimo passo per apprendere l'Arte dell'Alchimia. Uno dei miei cugini si e' impegnato a lungo nel tentativo di insegnarmela, e dice che tecnicamente sono pronta, devo solo 'espandere il mio spirito'."

Orso si girò da un altro lato, non imbarazzato ma rispettoso, rendendosi conto d'un tratto che la ragazza era ancora nuda. Sorrise, con lo sguardo un po' perso come a ricordare il passato. "Ero... Sono un tipo abbastanza impulsivo. Da questo deriva il mio nome Ramas. Forse potrebbe non sembrare così ma Vi assicuro che lo sono. Ho penato per anni, mi sono impegnato versando sudore e sangue. Ho appreso e compreso sulla mia stessa pelle che determinate cose si aumentano solo con la fede e con la pazienza. Forse questo vi manca?" Riportò l'attenzione all'orizzonte ed alla boscaglia. "Non so da quanto tentate il rituale o da quanto tempo vi dedicate all'accrescimento del potere spirituale che è in Voi. Forse il tempo di cui disponete non sarà sufficiente, forse bastera solo un po' di pazienza in più. Non perdete però il coraggio e la forza di tentare."

Sospirando, Lei si prese una ciocca di capelli e rivolse uno sguardo sconsolato a Orso Rabbioso: "Guarda qui, sembro un gattino bagnato... Torniamo al campo, dai, almeno mi asciugo un po' accanto al fuoco."

Raggiunta la riva, Lei riprese la propria veste con un'espressione imbronciata. Per un attimo fisso' il pugnale come se fosse responsabile del nuovo fallimento, poi scosse la testa e si rimise la veste.

Mentre questa le ricadeva addosso, dal folto della boscaglia si udi' un sibilo. Un istante dopo, dal petto di lei sporgeva l'asta piumata di una freccia.

La ragazza cadde in ginocchio, troppo stordita dal colpo per avvertire davvero il dolore; quasi inconsciamente, alzo' una mano a proteggersi, e davanti a lei comparve un cerchio di luce di poco piu' di un metro di diametro.

Mentre Orso Rabbioso scorreva con lo sguardo la boscaglia per capire da dove fosse partito l'attacco, una seconda freccia raggiunse lo scudo di forza dinanzi a Lei, infrangendolo, e andandosi a collocare non lontano dalla prima, anche se questa volta solo la punta penetro' nel corpo della giovane Maga.

Con un "Ah!" di dolore e sorpresa, Lei cadde carponi, finendo piu' per caso che per intenzione col raccogliere la propria Asta Magica. Al contatto con l'arma, la mente di Lei si schiari' per un secondo: la ragazza alzo' il braccio che impugnava l'antico oggetto magico, e un lampo di luce parti' da essa, diretto nel punto da cui erano giunte le frecce.

Un grido soffocato e un rumore di rami spezzati annuncio' che il colpo della Maga aveva fatto centro, ed era stato sufficientemente forte da indurre il nemico alla ritirata.

"Beh, se non altro non si e' preso i miei vestiti..." Commento' Lei con un mezzo sorriso, appena un momento prima di scivolare a terra sulla schiena, priva di sensi.

Orso Rabbioso non aveva potuto fare molto durante lo scontro, prima ancora che per la velocità degli avvenimenti, che pure erano stati fulminei, per il fatto che l'assalitore era nascosto. Dopo la prima freccia il suo primo istinto era stato tentare di frapporsi tra la maga ed il punto dove pensava si fosse nascosto l'aggressore - coraggioso ma inutile, purtroppo: un'altra freccia aveva colto nel segno. Fortunatamente la protezione invocata da Lei aveva funzionato almeno in parte.

Poi il potere dell'Asta Magica ed il frastuono dietro la boscaglia. Raccolse la ragazza in braccio, assicurando le armi in modo da non avere intralci durante la corsa. Non poteva fermarsi a medicarla, doveva solo raggiungere l'accampamento, cercando di aggiraew la zona dei nemici.

"Maledizione!" Fu il suo unico commento.

Nonostante la perdita di coscienza, Lei stringeva ancora nelle mani sia la sua asta magica sia il pugnale che aveva usato durante il rito. La delicata veste bianca era ora quasi completamente rossa per il sangue che la impregnava.

Mentre la riportava al campo, Orso Rabbioso ebbe modo di stupirsi di quanto fosse piccola e leggera la giovane: in qualche modo la forza della sua personalita' la faceva apparire piu' alta quando era in piedi, ma ora che era priva di sensi sembrava una bambina.

Si sentiva terribilmente colpevole e soprattutto inutile e durante la corsa le sussurrò: "Perdonatemi."

Fortunatamente i nemici, chiunque essi fossero, avevano apparentemente deciso che una Maga ferita era anche piu' pericolosa di una sana, oppure Orso Rabbioso era riuscito ad evitarli tutti. Comunque fosse andata, riusci' a raggiungere il campo senza incappare in ulteriori agguati.

Il suo arrivo sveglio' Lupo della Notte e Lince Silente, che sbiancarono in volto al vedere il sangue che ricopriva la Maga.

Guardo' i 2 compagni, con espressione afflitta e mortificata. La posò delicatamente su di un giaciglio ed iniziò a prepararsi per le cure.

"Non chiedetemi come... Non lo so e non ho alcuna intenzione di giustificarmi. Lince Silente, se non erro anche tu sei pratico di primo soccorso. Aiutami se vuoi e prendete una pozione di Vigorilla. Poi ho intenzione di tornare la' e staccare la testa al colpevole."

Lei apri' gli occhi con aria trasognata, guardo' Orso Rabbioso e poi diresse uno sguardo perplesso alle frecce che le sporgevano dal petto: "Mmm... Queste zanzare diventano sempre piu' grosse." Commento' con voce impastata.

Con tono lento continuo': "Ho chiesto al Gran Maestro (qualcosa di incomprensibile)... Dopo Seimus volevo stare tranquilla. Guarda nelle sacche da sella."

Subito Orso si alzo carezzando' dolcemente il volto della ragazza. Si diresse di corsa al cavallo, smucinò nelle sacche da pelle tirando furi una borsa da guaritore. Voltandosi leggermente sollevato verso i compagni esclamò "Due cose volevo portare, una borsa come queste ed un fischietto. Maledetto me." Li raggiunse con poche lunghe falcate ed iniziò a prepararsi.

Con l'aiuto di Lince Silente, Orso Rabbioso estrasse facilmente la seconda freccia: era conficcata poco in profondita', probabilmente perche' aveva perso molta della sua forza sullo scudo di luce, e la ferita era facile da trattare. La prima freccia, comunque, si era conficcata in pieno nel petto di Lei, e raggiungerla non sarebbe stata un'impresa facile.

Ma cio' che colpi' davvero l'attenzione dei Ramas fu l'aspetto della punta della freccia che avevano estratto: c'era traccia di qualcosa su di essa, una specie di resina.

"Beh, io (qualcosa di incomprensibile) un sonnellino... Svegliatemi quando avete finito." Sull'ultima sillaba, Lei perse nuovamente conoscenza.

"NO!" Lo sguardo del ramas passò velocemente dalla punta della freccia agli occhi della maga. "Non deve dormire, è sicuramente veleno. Agirà più in fretta così. Dobbiamo estrarre immediatamente l'altra freccia, svegliarla e capire cosa è questa sostanza."

Utilizzando l'attrezzatura della borsa e facendosi aiutare da Lince, Orso Rabbioso si mise all'opera. L'estrazione dell'altra freccia fu particolarmente complessa: i tre giovani dovettero lavorare insieme per riuscire a non causare troppi danni ulteriori, e anche cosi' Lei perse un'impressionante quantita' di sangue.

Estratta la seconda freccia, che aveva sulla punta tracce della stessa sostanza della gemella, Lupo della Notte porse a Orso Rabbioso una delle sue pozioni di Vigorilla.

L'effetto fu rapido e sorprendente: le ferite di Lei si rimarginarono quasi completamente, e il colore torno' sul suo viso. Comunque, la ragazza non riprese conoscenza.

La situazione che si era andata a creare lasciò di stucco Lupo della Notte che non sapeva in che modo reagire. Cercò di rendersi utile in ogni modo, anche se le sue capacità di primo soccorso non erano molto avanzate.

Mentre i suoi compagni cercavano di curare la giovane maga, Lupo della Notte analizzò con attenzione la freccia, ma non notò nessun segno particolare. Poi notò la strana resina che ricopriva la punta e, non riuscendo a riconoscere la sostanza, chiese ai compagni: "Di che veleno si tratta? La pozione di Vigorilla basta a guarire o devo andare a cercare qualche pianta i particolare?"

Orso Rabbioso scosse il capo ancora addolorato, le parole e l'ostentata tranquillità di Lei non lo rincuoravano affatto. "Purtroppo no Lupo della Notte, personalmente non so capire di che razza di veleno si tratti. Forse possiamo fare a sufficienza per farla resistere fino ad Oak Hill, tenterò di condurvi fino a là. Qualcuno ci potrà aiutare."

Accarezzando la testa della maga riprese dopo un lungo sospiro "Dobbiamo muoverci in fretta però. Medichiamo queste ferite ancora aperte e riprendiamo il cammino. Pensavo di andare a capire qualcosa dell'attacco, ma dividerci ora potrebbe essere letale. Possiamo allungare leggermente passando vicino al fiume, al punto dove siamo stati attaccati. Forse uno di loro è stato ferito o ucciso, almeno capiremo chi abbiamo alle calcagna. Ripeto però, dobbiamo fare in fretta."
This message was last edited by the GM at 10:11, Mon 17 July 2006.

"Ok. Voi finite di curare le ferite di Lei mentre io smonto le tende e le sistemo sul cavallo assieme ai sacchi a pelo. Cercherò di fare il più velocemente possibile. Mi raccomando prendete l'asta di Lei." Detto ciò, Lupo della Notte si mise al lavoro e in pochissimo tempo aveva sistemato tutto sul cavallo.

Sistemò gli equipaggiamenti dei compagni vicino al cavallo. Poi si mise ad analizzare gli oggetti di Lei e notò uno strano pendente di argento e cristallo. Lo prese assieme alle vesti della ragazza e si diresse verso i compagni.

Non appena fu abbastanza vicino disse loro: "Non appena avete finito, credo che sia meglio rivestirla. Guardate un po' questo pendente. Che cosa ne dite?"
This message was last edited by the player at 20:33, Mon 17 July 2006.

"Tu hai fatto COSA??" Abbaio' Muhk, tra l'incredulo e il furibondo. "IDIOTA! Avevo ordinato di spiarli non di attaccarli. E non sei nemmeno riuscito ad uccidere la Maga!"

"Pero' e' avvelenata, Comandante. Non puo' andare lontano." Cerco' di giustificarsi il Giak che aveva colpito Lei, mentre un altro soldato gli fasciava il braccio che la furia di Lei gli aveva quasi staccato dal corpo.

Per sua fortuna, il colpo lo aveva preso solo di striscio, ma era stato piu' che sufficiente a fargli venire un'improvvisa voglia di cambiare aria. "Era la migliore occasione possibile, era senza armatura e completamente ignara."

"E ora tre Ramas stanno cercandoci. I loro migliori guerrieri, probabilmente, visto chi stanno proteggendo." Muhk sentiva un forte impulso ad usare il suo sottoposto come cibo per tigerwolf; l'unica cosa che lo frenava era che il suo tigerwolf era a parecchi chilometri di distanza...

"Venti di noi per ognuno di loro. Possiamo ucciderli tutti!"

"Assurdo! Guarda come ti ha ridotto la Maga, ed era in fin di vita... I Ramas ci massacreranno." Con un lungo sospiro, il Giak aggiunse:"Eppure dobbiamo combattere. Chiama gli arcieri, attaccheremo prima che possano riorganizzarsi, forse li coglieremo di sorpresa."

Orso Rabbioso sistemò l'ultima benda sul corpo di Lei assicurandola con il fermaglietto apposito, poi rivolgendosi a Lince "Avanti, aiutami a rivestirla per favore, con gli abiti asciutti. Dobbiamo sbrigarci assolutamente."

Detto questo il Novizio si prodigò assieme al compagno per vestirla, ogni tanto alzando lo sguardo e gettando lo sguardo qua e là.

Lince Silente non poteva ancora credere a quello che era accaduto: la loro missione stava fallendo, ma soprattutto, Lady Lei era in pericolo di vita.

La paura e lo stupore iniziale si trasformarono in coraggio, permettendo a Lince Silente di estrarre le freccie con Orso Rabbioso; ora bisognava rivestirla e assicurarla al cavallo. "Pensare che ieri sera mi diede anche un bacio su una guancia" disse Lince Silente distrattamente a Orso Rabbioso mentre lo aiutava. "Ora è qua in fin di vita..."continuò con un tono di incredulità.

Mise da parte i sentimenti e continuò, con un pò di cinismo, ad aiutare il suo compagno.

Orso Rabbioso e Lince Silente avevano appena finito di rivestire Lei quando si scateno' l'attacco. Il primo a cadere fu il cavallo, trafitto da una dozzina di frecce; fortunatamente, l'animale morente manco' di un soffio l'equipaggiamento dei Ramas e di Lei.

Le frecce iniziarono quindi a piovere intorno ai Ramas...

Sentendo le frecce che iniziavano a fischiare intorno a lui, Lupo della Notte si infilo' in tasca il pendente che stava mostrando ai compangi e si accovaccio' insieme a loro, nel tentativo di offrire un bersaglio piu' ridotto al nemico, che fortunatamente aveva deciso di rimanere nascosto nella foresta, con lo svantaggio di non riuscire a prendere bene la mira.

Purtroppo, nemmeno i Ramas potevano prendere la mira, e i nemici erano in una posizione migliore, in quanto almeno godevano della copertura del fogliame.

Orso Rabbioso concepi' rapidamente un piano di ritirata e fece cenno a Lupo della Notte di portarsi vicino al cavallo caduto. Schivando la pioggia di frecce, l'agile Ramas raggiunse il corpo dell'animale e vi si riparo' dietro, fermandosi solo un istante per recuperare il proprio zaino e lo scudo - giusto il tempo sufficiente perche' una freccia gli passasse a pochi centimetri, comunque.

Con un'agilita' sorprendente considerata la sua non indifferente stazza, anche Orso Rabbioso riusci' ad evitare le frecce e a raggiungere il cavallo, recuperando a sua volta il proprio zaino, quello di Lei, e le faretre dei suoi due compagni arcieri. Spiegato rapidamente il piano a Lupo della Notte, torno' quindi indietro dalla piccola Maga e da Lince Silente.

Lupo della Notte spezzo' le frecce che inchiodavano una delle tende poste sul cavallo al corpo dell'animale e riprese a correre, tenda al seguito, verso l'unica zona del bosco in cui pareva che i nemici si fossero scordati di appostare uomini. Certo, puzzava di trappola da chilometri di distanza, ma era comunque meglio che aspettare di essere trasformati in puntaspilli...

Intanto, al centro del campo, Orso Rabbioso si prese un istante per assicurare rapidamente il proprio equipaggiamento, incluse balestra e faretra, e mettersi in spalla i due zaini, ignorando il ronzio dei proiettili che gli passavano accanto. Presa in braccio Lei, quindi, sprinto' verso Lupo della Notte.

Nemmeno la benedizione di Ramas e Ishir, comunque, fu sufficiente ad evitare all'imponente cavaliere di essere colpito da una freccia: la ferita non era grave, ma era comunque un po' piu' che superficiale.

Dopo aver indicato a Lince Silente gli ultimi oggetti rimasti vicino al cavallo, Lupo della Notte si mise ad armeggiare nello zaino portogli da Orso Rabbioso, estraendone olio da lanterna e acciarino, con i quali inizio' a lavorare sulla tenda.
This message was last edited by the GM at 07:20, Wed 19 July 2006.

Lince Silente si mosse più velocemente possibile, cercando di correre verso il cavallo. Le freccie gli sibilavano attorno, ma grazie a Ishir, nemmeno una lo sfiorò. Raggiunse il cavallo steso al suolo, orami privo di vita a si accovacciò vicino all'animale. Doveva recuperare più roba possibile. Si mise lo zaino in spalla, recuperò il suo arco e quello di Lupo della Notte, piu' la borsa e l'armatura di Lei.

Carico per quanto poteva portare, riparti' verso la tenda che Lupo della Notte e Orso delle Montagne avevano ormai dato alle fiamme.
This message was last edited by the GM at 09:21, Wed 19 July 2006.

Il fumo della tenda inizio' a levarsi sempre piu' denso, e le fiamme si allargarono, minacciando di coinvolgere anche gli alberi.

Un coraggioso Giak sbuco' dai cespugli e inizio' a correre verso di loro, seguito poco dopo da altri tre: prima che potessero raggiungere il centro del campo, un lampo di luce dall'asta di Lei scaravento' a terra l'apripista, scagliandolo parecchi metri indietro.

La retroguardia torno' rapidamente sui propri passi.

"Tre punti per il (qualcosa), e cinque per (qualcos'altro)." Commento' la giovane con voce appena udibile, gli occhi semiaperti. Evidentemente i Giak avevano ragione di temerla, anche da ferita... Ma per quanto ancora?

Lei aggiunse ancora qualcos'altro, ma qualsiasi cosa fosse si perse nel rumore circostante.

"Idioti! Inetti! Imbecilli!" Tuono' Muhk, osservando da dietro un albero le fiamme che, dalla tenda incendiata, stavano iniziando a propagarsi. "Non siete riusciti nemmeno a farne fuori UNO!"

"Ma, Comandante, il piano era-" Si permise di contraddirlo uno dei suoi luogotenenti.

Muhk lo fermo' puntandogli la spada sul naso: "Il piano era offrirgli una via di fuga DOPO che avessero subito delle perdite, non PRIMA. La prossima volta staranno in guardia, non potremo piu' sorprenderli."

"Abbiamo ucciso il loro cavallo." Cerco' di placarlo l'altro: "Ora saranno costretti a procedere piu' lentamente."

"Forse sei meno idiota di quanto pensassi." Concesse Muhk. "Ma non di molto. Li forzeremo a deviare verso ovest: incendiate l'intera maledetta foresta se necessario, ma non lasciateli tornare al Monastero, e soprattutto non lasciateli andare verso Toran. E cercate di non sprecare altre munizioni, per Naar! Sembra che non abbiate mai preso in mano un arco in vita vostra."

"Agli ordini, Comandante."

Orso Rabbioso Osservò impotente l'azione di Lei, l'unica cosa che tentò di fare era non scuoterla eccessivamente durante il suo attacco. Quando disse qualcosa e si riaddormentò la guardà sussurrando "Non sforzarti, stai serena. Faremo in fretta."

Procedette verso Nord-Est direzione Toran .
This message was lightly edited by the player at 12:52, Wed 19 July 2006.

Poche centinaia di metri piu' avanti, percorse in un tempo che sembro' incredibilmente lungo, i tre Ramas iniziarono ad avvertire un forte odore di fumo. Alcuni istanti dopo, il rumore di centinaia di zampette in fuga li circondo', mentre animaletti di ogni genere scappavano dalla foresta in fiamme.

A meno di un chilometro dalla posizione in cui i Ramas si erano accampati, proprio in direzione di Toran, il bosco aveva iniziato ad andare a fuoco: evidentemente i luogotenenti di Muhk lo avevano preso alla lettera.
This message was last edited by the GM at 06:39, Thu 20 July 2006.

Il Ramas decise di deviare ed andare dritto a Nord-nord ovest per raggiungere il fiume.

"Ragazzi andiamo a Nord. Voglio raggiungere il Fiume Tor. A quanto pare vogliono tagliarci la strada col fuoco ma quel corso d'acqua è abbastanza largo da permetterci di evitare questo loro stratagemma."

Guardò per qualche istanti Lei, volle assicurarsi che la sua situazione non stesse peggiorando "Perchè ti danno questa caccia. Chi sei veramente? Qualunque sia il motivo però stai serena." Questi i pensieri di Orso, non si accorse nemmeno di averli fatti ad alta voce.
This message was last edited by the player at 14:37, Wed 19 July 2006.

I tre giovani cavalieri raggiunsero il limitare della foresta quando ormai la luce del mattino rischiarava pienamente il terreno.

Il fuoco che stava ardendo verso est non aveva ancora raggiungo il fiume, dall'altro del quale si stendeva, parallelo al corso d'acqua, un sentiero battuto.

Se fossero riusciti a guadare il fiume, avrebbero poi potuto seguirlo fino a Toran senza doversi fare strada nella foresta...

Non appena i giovani Ramas raggiunsero la riva del fiume Tor, Lupo della Notte si mise ad esaminare attentamente ogni particolare in cerca di un punto sicuro dal quale guadare il fiume in tutta sicurezza.

Il fumo ad est si stava piano piano avvicnando e quindi dovevano fare molto in fretta.

Lupo della Notte notò parecchie tracce di piedi calzati vicino alla riva, ma non riuscì a capire a quando tempo fa risalissero. Subito disse ai suoi compagni indicando con il dito le impronte: " Ragazzi, credo che qualcuno ci abbiamo preceduto..."
This message was last edited by the player at 10:33, Sat 22 July 2006.

Il fuoco che avanzava non facilitava certo la fuga: ogni decisione era da prendere velocemente.

Il fiume sembrava facile da guadare, poi avrebbe dato un buon vantaggio sulle fiamme che avanzavano.

Lince Silente si accorse subito delle impronte che indicava Lupo della Notte. "Questa volta la fortuna ci ha voltato le spalle" disse guardando le impronte. "Maledetti giak!" urlò in uno scatto d'ira. Ma ci voleva molta calma.

Lince Silente si avvicinò al guado e scrutò oltre, sulla riva opposta.

"Fermi" disse ai compagni senza distogliere lo sguardo dal fiume. Fece una pausa poi continuò: "Che Ishir ci protegga....Ci sono delle impronte di Giak anche sull'altra riva!!". Era chiaro: erano andati avanti per tender loro una trappola. "Saranno almeno in cinque!!" disse continuando a fissare con rabbia la meta che avrebbero dovuto raggiungere.

Poi si lasciò andare in una serie d'imprecazioni a Naar.

Orso Rabbioso annuì vedendo anche lui le impronte a terra.

"Molti Giak alle spalle, alcuni davanti a noi. Dietro anche il fuoco, di fronte una possibile strada per Toran e forse una trappola. Per quanto mi riguarda... dico di attraversare. Il Sole si sta alzando, Ramas ci proteggerà ed inoltre avranno il solo vantaggio del numero." Ammiccando fece un passo verso il fiume.

Lupo della Notte non sapeva proprio cosa fare in questo momento di disperazione: andare avanti e affrontare dei possibili Giak pronti ad ucciderli o aspettarne lì altri che li faranno arrosto?

In quel momento gli tornò in mente il pendente che aveva in tasca. Pensò che poteva tornargli utile e così se lo mise al collo.

Non notò nulla di particolare, ma subito pensò che un'azione particolare avrebbe potuto attivare il potere del pendete.

Così iniziò a provare: prima lo sfregò, poi spinse il cristallo e dopo ancora ci mise la sabbia. Ma niente. Così se lo mise tra i denti, ma ancora nulla. Provò a baciarlo ed ad aprilo, ma i suoi sforzi erano vani. In quel momento perse un attimo la pazienza e gli diede un cazzotto.

Dopo quest'attimo di agitazione, Lupo della Notte cercò di calmarsi e dopo aver soffiato incominciò a ritentare. In quel momento gli venne in mente che magari pensando a qualcosa in particolare si sarebbe attivato. Quindi iniziò a scorrere nella mente delle immagini: il monastero, Toran, Lei, i Giak, il fiume, il bosco... Ma niente da fare.

Poi pensò che essendo un oggetto magico poteva essere attivato da una parola magica come: Toran, Lady Lei Lacrima di Luna, Seimus, Dessi, Sendar Stella della Sera... Ma nulla nemmeno in questo caso.

Alla fine si mise in ginocchio e iniziò a pregare la sua cara dea Ishir chiedendole aiuto.

In quel momento un grande senso di calma lo avvolse senza capire realmente cosa era accaduto. Dopo un po' la calma svanì e Lupo della Notte capì cosa era accaduto: era riuscito ad attivare il pendente!!!

Così Lupo della Notte guardò con occhi spalancati i compagni e disse loro: "Ragazzi, ho una bella notizia: ho attivato il pendente e ho un'idea su come usarlo..."
This message was last edited by the player at 18:42, Sun 23 July 2006.

Tutta quanta la pantomima richiese circa due minuti, durante il quale Lupo della Notte continuo' imperterrito sotto lo sguardo via via piu' preoccupato dei suoi compagni... Fino all'annuncio finale.
This message was last edited by the GM at 18:51, Sun 23 July 2006.

"Ok Orso, adesso tu ti occupi di Lei e io di Lupo della Notte...." disse Lince Silente guardando preoccuato il suo compagno Lupo della Notte.

Stava già per intervenire dicendo di laciare perdere e non sprecare tempo con queste boiate, quando accadde qualcosa che non si sarebbe mai aspettato: il pendente si attivò!

Dopo aver detto ciò ai compagni, Lupo della Notte si slacciò il pendente dal collo, se lo tolse e lo mise al collo di Lei e glielo allacciò e gli sussurrò: "Tieni Lei, credo che questo serva più a te che a me...".

Detto ciò, tolse una ciocca di capelli dal viso della maga e rimase piegato verso di lei, attendendo una sua qualche reazione.
This message had punctuation tweaked by the player at 19:12, Sun 23 July 2006.

Per alcuni secondi sembro' che non dovesse succedere nulla, poi, lentamente, Lei apri' gli occhi e, con voce flebile, disse "Ehi... Mi sono persa qualcosa?"

Lupo della Notte istintivamente in uno scatto di felicità prese in braccio la minuta ragazza e si mise a girare velocemente su sè stesso. Poi si fermò e le disse: "Sono contento che sei di nuovo con noi sana e salva. Sapevo che il mio piano sarebbe riuscito... Come ti senti?"
This message was last edited by the player at 19:22, Sun 23 July 2006.

"Mmm... Pesante. Non riesco a muovere un dito, mi sembra di essere fatta di piombo." Perfino tenere la testa diritta sembrava uno sforzo al di sopra delle capacita' della piccola Maga.

Dopo aver pensato per qualche secondo, Lupo della Notte disse alla giovane maga:
"Deve essere l'effetto del veleno. Quei Giak maledetti... Adesso ti spiego tutto: sei stata attaccata da un gruppo di Giak, ti abbiamo curata velocemente e poi siamo fuggiti a causa di un attacco improvviso nella radura. Poi quei mostriciattoli hanno iniziato a dar fuoco alla foresta deviandoci la strada fino a qui, il fiume Tor. Ad est c'è una foresta in fiamme. A sud idem. A nord il fiume da guadare con possibili Giak pronti ad attaccarci. Ad ovest i monti Duncrag. Dobbiamo scegliere in fretta cosa fare."

Orso Rabbioso rimase ad osservare tutta la scena, fino al risveglio di Lei. Chiaramente non la lasciò vedendola ancora troppo debole. "Dobbiamo muoverci ragazzi." Disse con tono un po' più sollevato. "O cerchiamo un modo per rallentarli o ci buttiamo nel fiume e ci allontaniamo il più in fretta possibile."

Le ultime parole furono per la ragazza di Dessi "Perdonami ancora."
This message was lightly edited by the player at 10:31, Mon 24 July 2006.

Lupo della Notte tornò a ragionare sul problema che si presentava davanti a loro: il pendente non lo aveva risolto, ma almeno aveva sicuramente migliorato la loro situazione. Poi gli venne in mente una cosa e così disse: "Ma certo!! Loro non hanno fatto altro che bloccarci la strada per andare a Toran e quella per tornare al Monastero. Se attraversiamo il fiume alcuni Giak ci attaccheranno sicuramente. Ma perchè non andare ad ovest? Per di là non si va nè al Monastero nè a Toran e quindi non ci dovrebbero essere Giak che ci hanno anticipato. Poi se vedono Lei sveglia non solo hanno paura, ma fuggono con la coda tra le gambe. Non vi ricordate cos'è accaduto durante la fuga dalla radura? E poi là non hanno alcuna protezione visto che gli alberi si diramano lasciandoli scoperti." Finito di parlare il giovane Ramas cercò con lo sguardo il consenso dei compagni.

Lei volse gli occhi sul terzo Ramas con un sorriso a fior di labbra: "Tu che ne pensi? So che sei Silente, ma dacci la tua opinione."

"Chi tace, acconsente" disse Lince Silente sorridendo a Lei. Poi guardò Lupo della Notte "Il tuo ragionamento non fa una piega......Mi chiedo che cosa stiamo aspettando allora. Andiamo!" disse spostando lo sguardo verso Orso Rabbioso.

"Lupo della Notte davanti, Orso Rabbioso in mezzo e io dietro" poi continuò: "Può andare bene?"

Orso Rabbioso annuì "Va bene, ma forse è proprio ad ovest che volevano spingerci. Non pensate di non dover combattere, ne dubito fortemente perchè sono certo che ci hanno circondati, quindi siate pronti a qualsiasi eventualità. Qualche testa di giak o peggio dovrà per forza volare ed essendo Ramas non ci dovremo tirare indietro. Loro sono le tenebre, noi la Luce. Ricordiamoci i nostri Voti e sbrighiamoci."

Detto questo si accertò delle condizioni di Lei attendendo il via di Lupo della Notte "Allora appena saremo fuori dalla boscaglia faremo qualche metro ed attraverseremo il fiume."
This message was last edited by the player at 08:11, Tue 25 July 2006.

Man mano che i Ramas procedevano verso ovest, la corrente si faceva piu' decisa.

Dall'altro lato del fiume, ogni tanto, apparivano ancora impronte di Giak, ma era sempre piu' difficile dire quanto fossero vecchie, poiche' il terreno diventava via via piu' duro man mano che si avvicinavano i monti Durncrag.

Alla fine la foresta divenne sempre piu' rada, e la scelta divenne attraversare il fiume immediatamente, rischiando di essere trascinati dalla corrente e/o di essere attaccati dai Giak, oppure continuare verso ovest, cercando un ponte.

Un viaggio tra i monti presentava pericoli considerevoli, ma aveva dei vantaggi non trascurabili: un piccolo gruppo si muove piu' velocemente di uno grosso, e dato il giusto ambiente, ad esempio una stretta gola con fianchi ripidi, i Ramas avrebbero potuto tendere un agguato ai Giak, infliggendo perdite considerevoli con le loro frecce. Questo avrebbe sicuramente giocato sulla paura dei Giak, e avrebbe ridotto lo svantaggio numerico.

D'altro canto, questo piano significava anche allungare il viaggio di parecchie miglia, e non arrivare a Toran per almeno altri due giorni...

Un altro bivo si presentava davanti gli occhi dei giovani Ramas: guadare il fiume, nonostante la corrente, ma raggiungendo Toran molto più velocemente oppure raggiungere la sorgente avendo un vantaggio di altezza sui Giak, ma impiegando più tempo?

Ad esporre il problema fu Lupo della Notte che disse: "Bene ragazzi... Ora cosa facciamo? In quanto tempo dobbiamo raggiungere Toran?"

Lei giro' leggermente la testa verso Lupo della Notte: "Sai, ora che mi ci fai pensare... Papa' ha scritto di partire immediatamente per Toran, ma non per quando sarei dovuta arrivare. Strano, no?"

Lince Silente guardò i suoi compagni: "mmhh...Lei sembra dirci che vorse convenga raggungere la sorgente..." disse fissandoli con aria dubbiosa. Poi continuò "Ogni decisione ha i suoi pro e i suoi contro: attraversare il fiume qua, facciamo prima ma è più pericoloso, arrivare alla sorgente significa più tempo, ma sicuramente meno problemi ad attraversare il fiume..."

"Se le cosa stanno come dice Lei, io sono per andare verso la sorgente...." poi lince Silente si bloccò. "Però abbiamo abbastanza viveri per allungare la strada?!"

Intanto, la vicinanza a Lady Lei, spinse Lince Silente a riguardare per l'ennesima volta le ferite e il veleno....la sua faccia si fece sempre più perplessa: "Eppure questo veleno non mi è nuovo..." disse guardando Lei, poi alzò lo sguardo verso i compagni: "Non ricordo cosa sia esattamente, ma dev'essere un veleno di origine vegetale...Di quei veleni che dopo qualche giorno scompaiono, se il fisico regge bene!

Orso si fermò per qualche istante, sembrò voler valutare le parole dei compagni di viaggio. Poi riprese la marcia iniziando ad esprimere i suoi pensieri "Si dice di Vostro padre che sia un Saggio stimatissimo, che pare abbia capacità di vedere molto più in la delle comuni persone. Se non ha specificato nulla riguardo il tempo vuol dire che aveva previsto tutto questo, ed è forse proprio questo il motivo per il quale come prima tappa del Vostro viaggio c'era il Monastero. Il tempo non ci manca...

Guardò ancora una volta il fiume come se fosse tentato di attraversarlo, in lui il desiderio di decapitare tutte quelle infide creature delle tenebre era grande, ma al Monastero aveva cercato di imparare soprattutto una lezione: saper attendere il momento propizio.

Con un non poco evidente sforzo riprese "Viveri? Sapremo sopravvivere Lince Silente. Hai detto bene, ma una cosa non l'abbiamo valutata: il fiume si fa più impetuoso man mano che ci si avvicina alla sorgente, più avanti credo sarà impossibile attraversarlo, solo un ponte ce lo consentirà. Prendiamoci ancora del tempo, rischiamo pregando Ramas ed Ishir che le tue intuizioni sul veleno siano esatte."

Qualcosa in questa strana situazione non quadrava a Lupo della Notte: dei Giak li stavano inseguendo, ma non avevano mai tentato di ucciderli nemmeno nelle situazioni a loro più favorevoli.

Dopo aver pensato un po' di tempo, disse ai suoi compagni: "Scusate, ma perchè secondo voi un gruppo di Giak hanno avvelenato Lei con un veleno non  letale se la loro intenzione era di ucciderla? Forse non ci voglio uccidere... Tu cosa ne pensi Lei?"

Lei provo a stringersi nelle spalle - con poco successo, per la verita': "Dovresti chiedere a loro. Mio padre mi ha detto ben poco in merito a..." Si interruppe.
This message was last updated by the player at 11:13, Sat 29 July 2006.

Quell'interruzione in mezzo al discorso fece comprendere a Lupo della Notte che Lei aveva qualcosa da nascondere. Così le disse con un tono di voce dolce, ma che mostrava anche molta serietà: "Lei, ascoltami... Qui potremmo essere tutti in grave pericolo. Se sai qualcosa che noi non sappiamo, ti prego, dicci tutto."

Detto ciò Lupo della Notte si mise a guardarla negli occhi in modo serioso, mostrando tutta la sua preoccupazione.

Lei ci penso' un attimo, poi rispose: "In realta' so piu' o meno quello che sapete voi: mio padre non e' stato molto psecifico rispetto ai dettagli dei messaggi che devo consegnare. Non ne conosco il contenuto, e' legato a un codice che hanno solo i destinatari, ma penso che i Giak vogliano evitare che arrivino a destinazione. Sarei curiosa di sapere come ne sono venuti a conoscenza pero'..."

Mantenedo ancora il tono serioso, Lupo della Notte continuò a chiedere a Lei: "Ma a chi sono destinate queste lettere? Ai maghi della Confraternita?"

Lei fece un valente tentativo di scuotere la testa, ma anche questo non ebbe un gran successo: "Mi spiace, questo non posso dirtelo."

"Va bene, non ti preoccupare..." Detto ciò Lupo della Notte cambiò subito epressione e il suo viso si illuminò con un grande sorriso rivolto alla giovane maga.

Poi si girò verso i monti Duncrag e disse: "Beh, non so che cosa hanno in mente i Giak, ma credo che il fiume sia troppo difficile da guadare in questo punto. Inoltre i monti ci daranno sicuramente un vantaggio su quei mostriciattoli."

Così girò il viso verso i compagni e disse sorridendo: "Allora, andiamo?"

Orso Rabbioso non potè fare a meno di seguire il discorso considerando il fatto che trasportava Lei. "Il Gran Maestro ci ha dato un incarico. Ulteriori informazioni ce le può dare solo Lei, non forziamola ancora. Se vorrà saprà quando sarà il caso di dirci o meno quel che è necessario. Si procediamo. Spero che verso i monti troveremo un punto dove poter riposare con tranquillità anche se ho forti dubbi a riguardo. Ci avviciniamo ai nostri nemici."

I Ramas ripresero il cammino, tenendo sempre un occhio alle proprie spalle. Ben presto si trovarono costretti ad aggirare un'altura, dalla quale il fiume formava una cascatella, allontanandosi dal corso d'acqua. Il terreno si fece via via piu' duro e roccioso man mano che procedevano, e presto scoprirono di lasciare ben poche tracce sul terreno.

Si fermarono brevemente a pranzo, ma non si arrischiarono ad accendere un fuoco per evitare di essere avvistati. Scure nubi iniziarono ad addensarsi nel pomeriggio, con la promessa di portare pioggia la sera.

Poco prima del tramonto, trovarono una grotta che pareva fatta apposta per fare da rifugio...

Il ramas si limitò ad indicare con il volto la grotta e dopo essersi avvicinato di qualche passo, senza affacciarsi dentro prese a parlare "Forse è abitata, sgombriamo e sistemiamoci. Arriva il temporale. Al limite potremo sistemare una bella trappola all'entrata, oltre ad organizzarci con turni di guardia. Che dite?"

Quando il compagno finì di parlare, Lupo della Notte cercò di osservare da lontano nell'oscurità della caverna. Poi disse: "Dormire all'addiacio durante un temporale non mi rende molto felice, ma nemmeno questa caverna mi ispira molta sicurezza. Però credo che per ora sia la nostra scelta migliore. Stiamo ben all'erta e tieniamo accesa la torcia mentre entriamo."

Detto ciò, si allacciò lo scudo e tolse la sua spada dal fodero.

Orso annuendo rispose a Lupo "Non so se abbiamo una torcia, ma io ho ancora una lanterna. Prendila. Lince Silente, credo sia meglio tu rimanga qua con Lei, sta pronto a tutto però. Io entrerò per primo, te Lupo della Notte mi farai luce con la lanterna da poco dietro ma cerca di portare attenzione."

Detto questo poso' Lei a terra con molta delicatezza, vicino all'entrata della grotta.

"Non percorreremo più di 15-20 passi. Faremo presto. Andiamo?" disse infine rivolgendosi a Lupo.
This message was last edited by the GM at 20:43, Mon 31 July 2006.

I due Ramas si fecero strada nella grotta, mentre la loro lanterna fendeva il buio delle sue profondita'. Apparentemente il passaggio proseguiva per molti metri, piu' di quanto la lanterna riuscisse ad illuminare, ma a tutta prima sembrava completamente vuoto.

Il terreno compatto non recava tracce del passaggio recente di alcun animale; l'aria nella caverna era particolarmente secca, e un leggero vento tiepido spirava dalle sue profondita'.
This message was last edited by the GM at 21:50, Mon 31 July 2006.

Orso ripercorse indietro la strada fino a giungere quasi all'uscita "Bene, sembra vuota, forse non lo è ma spero che fino a domani non esca qualcosa. Dobbiamo preparare un paio di trappole, una all'entrata ed una dall'interno della grotta. Se riusciamo accendiamo un piccolo fuoco che cercheremo di mantenere in vita, ma solo per far luce senza affumicarci."
This message was last edited by the GM at 21:43, Mon 31 July 2006.

La legna da ardere era abbastanza scarsa, ma c'erano sterpi e rovi a sufficienza per mantenere un fuoco vivo per alcune ore. La notte delle estati sommerliane non era particolarmente fredda, e il vento che soffiava all'interno della grotta manteneva una temperatura particolarmente gradevole.

I Ramas iniziarono a sistemarsi sul pavimento della grotta: i loro eccellenti mantelli, per quanto non comodi come materassi, erano comunque sufficienti a rendere il duro terreno un accettabile giaciglio.
This message was last edited by the GM at 21:51, Mon 31 July 2006.

"Quella delle trappole è una bella idea: saremmo più sicuro e ci potrebbero coprire una fuga verso l'interno della montagna, se si presenta l'intero esercito di Giak." Disse Lupo della Notte rivolgendosi ai suoi compagni.

Poi continuò dicendo: "Io posso pensare a quella all'interno della grotta."

Il novizio iniziò a guardarsi attorno per rimediare oggetti utili nel costruire eventuali trappole, ma rimase deluso.

"Ci dovremo accontentare di spargere qualche ramo secco a terra, fuori dalla grotta. Quantomeno sarà più difficile prenderci alla sprovvista così. Esco un attimo, raccolgo i rami che trovo finchè c'è luce. Se trovo qualche ramo più robusto faremo delle torce, servirà della stoffa però."

Orso uscì dalla grotta e senza allontanarsi troppo fece quel che aveva detto.
This message was lightly edited by the player at 09:03, Thu 03 Aug 2006.

"Ok, ti vengo ad aiutare. Prenderò i legni per fare le torce e riempirò il mio zaino. Ci saranno utili molte torce se dovremmo fuggire per il tunnel. Riempo anche i vostri zaino di legni?" Disse ai compagni rimasti nella caverna.

"Ok, allora io rimango qui con Lei. Se volete prendere il mio zaino, fate pure!" così dicendo mise lo zaino per terra nella grotta. "Se vi serve una mano dite qualcosa, io intanto vorrei cercare di capire che cosa sono quegli insetti che volano allegri dentro e fuori la grotta"

"Per la stoffa come possiamo fare invece?" disse guardando Orso Rabbioso. Poi continuò: "Comunque ci penseremo dopo"
This message was last edited by the player at 12:20, Wed 09 Aug 2006.

Orso guardò Lince "Forse potremmo usare anche una corda sfilacciata. Non è un problema quello. Intanto raccogliamo il necessario, poi penseremo a dove metterlo."

Uscì controllando il cielo e voltandosi un attimo indietro per vedere se arrivava Lupo iniziò a raccogliere rami e bastoni.

Lavorando di concerto, i tre Ramas riuscirono a raccogliere una decina di rami di dimensioni adatte a farne delle torce, e vari sterpi per il fuoco.

Senza uno stoppino, accendere le torce avrebbe richiesto un po' di tempo, ma i rami erano ben asciutti e avrebbero bruciato bene e senza fare troppo fumo.

Stabiliti i turni di guardia, i giovani iniziarono a preparasri per la notte. Fecero appena in tempo ad accendere il fuoco che un lampo illumino' a giorno il cielo ormai scuro di nubi.
This message was last edited by the GM at 16:43, Thu 03 Aug 2006.

Orso Rabbioso sparse qualche ramoscello secco fuori dalla grotta dove occhio non poteva arrivare dall'interno.

E nel suo turno di guardia, il primo, tagliò via mezzo metro della corda di canapa, la sfilacciò preparando gli stoppini per le torce.

Mentre Orso Rabbioso stava facendo gli stoppini per i rami secchi, Lupo della Notte li legava ad ognuno di questi. Quando ebbero finito, ne misero cinque nello zaino dello stesso Lupo della Notte, tre in quello di Lince Silente e due li prese in mano Lupo della Notte con l'intenzione di metterli nello zaino di Lei.

Dopo aver sistemato tutto, Lupo della Notte si alzò in piedi, prese tutto l'equipaggiamento e disse a Orso Rabbioso: "Mi raccomando, non tardare troppo prima di venire a dormire: devi recuperare le ferite di oggi. Dì a Lince, quando lo svegli, di fare molto attenzione. Ci vediamo domani mattina, se tutto va bene..."

Detto ciò, diede una pacca sull'enorme spalla di Orso Rabbioso e poi si avviò verso l'interno della caverna.

Quando raggiunse il fuoco, vide i compagni a terra ormai addormentati. Posò lo zaino di Lince Silente e vi mise dentro il resto dell'equipaggiamento del Ramas che era a terra e lo lasciò vicino al compagno. Dopodichè si avvicinò allo zaino di Lei e vi mise le due torce, poichè vi era ancora spazio.

Infine si slacciò lo scudo dal braccio, lo allacciò ad una spallina del suo zaino e posò quest'ultimo a terra vicino alla faretra e all'arco. Poi si distese a terra e si addormentò con l'armatura indossata e la spada nella cintura.

La notte passo' e con essa la pioggia. L'alba trovo' un cielo quasi sereno, e un Lupo della Notte che montava una guardia poco concentrata: non c'era stata ombra di un Giak in tutta la notte, e la mente del giovane cominciava a vagare.

Fortunatamente per lui, non era il solo a essere distratto.

Il rumore di un rametto spezzato lo riporto' rapidamente ai suoi compiti. Poco dopo, ad esso segui' il suono di una voce roca, a cui rispose immediatamente un'altra.

I Giak erano finalmente arrivati... Due di essi, almeno.

Finalmente era arrivata l'alba... Quindi era anche quasi arrivata l'ora di smontare e di svegliare i compagni. La notte era trascorsa tranquilla e Lupo della Notte non vedeva l'ora di raggiungere Toran. Quei giorni erano stati i più duri della sua vita: l'attacco alla radura, la fuga, la lunga camminata verso i monti...

A far tornare alla realtà il giovane Ramas fu il rumore di un rametto spezzato: due Giak si stavano avvicinando.

Subito Lupo della Notte pensò cosa fare: attaccare i due Giak e rischiare in una loro fuga, oppure andare ad avvertire i suoi compagni, rischiando di farsi scoprire?

Poi gli venne in mente un'idea: prese tutto il suo equipaggiamento e si nascose. Da quel punto avrebbe potuto cogliere di sorpresa gli avversari e avere così un grosso vantaggio su di loro.

Non appena i due Giak superarono il punto in cui il giovane Ramas era nascosto, parlottando tra loro e completamente ignari della sua presenza, egli tese il suo arco e scocco tre frecce.

La prima volò alta, la seconda rimbalzò a terra e la terza li mancò del tutto.

Lupo della Notte non poteva credere ai suoi occhi... Come aveva fatto a sbagliare tre tiri così semplici?

Subito i Giak estrassero le loro spade a inizarono ad attaccarlo: il primo lo mancò di un soffio, mentre il secondo lo centrò in pieno procurandogli una bella ferita.

Ma il peggio doveva ancora avvenire. Lupo della Notte non se ne era accorto, ma i due Giak non erano soli: un terzo guerriero, armato piu' pesantemente dei suoi due compagni, era ora alle spalle del giovane Ramas...
This message was last edited by the GM at 20:34, Fri 04 Aug 2006.

Orso Rabbioso non si accorse di nulla, in qualche modo la sua idea dei rametti aveva funzionato ma questo non lo sapeva. Dormiva, ed anche bene… poi una freccia ed un rumore sordo. Aprì gli occhi e rimase immobile e silenzioso. Un’altra freccia, anch’essa sulla parete *stoc*. Allungò una mano verso Lince Silente scuotendolo delicatamente, e poi sulla spalla di Lei, un tocco ancor più delicato ma sufficiente a svegliarla.

Lupo della Notte aveva l’arco teso, tesisissimo; forse lui però lo era ancor di più e… *stoc*, ancora la parete rocciosa. L’imponente Ramas non perse un attimo di tempo, si alzò lentamente ed afferrò la balestra. In seguito si portò di lato tenendo a portata di sicurezza lo spadone ma allo stesso tempo cercando una posizione buona per scoccare il dardo contro il terzo Giak. Lupo della Notte ora era impegnato con due di quei viscidi esseri rugosi, ma una terza insulsa creatura delle tenebre gli era alle spalle e sarebbe potuta essere letale. *stoc* Il dardo della balestra si andò ad infrangere anch’esso contro la parete della grotta che ormai sembrava essere maledetta, maledisse quelle creature in silenzio.

Guardò con odio quello stupido aggeggio, per un attimo prese il sopravvento il vecchio Orso Rabbioso, Gildas. Un respiro bastò per calmarsi e riprendere coscienza della situazione, cosa che a quanto pare ancora non aveva fatto visto il risultato con la balestra. Un suo compagno era in pericolo, circondato e lui era lontano? No…

Afferrò lo spadone, controllò la sua rabbia e tirò dritto alle spalle del Giak più vicino ”Lupo dietro di TE!!” e sferrò il suo fendente dall’alto verso il basso con tutta la violenza che aveva in corpo e l’abilità di anni di addestramento.

Lince Silente scatto in piede al primo rumore, forse non capiva ancora bene cosa stava succedendo, ma i suoi istinti invece si.

Alzandosi prese subito l'arco che era al suo fianco, e con l'altra mano, cercò una freccia. Guidato solo dal prorpio istinto, presee la mira verso un giak particolare, forse il più pericoloso a prima vista. Putroppo non c'era tempo ne per mirare ne per concentrarsi. La freccia partì senza nenache il suo consenso....

"Merda!" esclamò Lince Silente vedendo la freccia che volava troppo in alto. Il giak lo guarò quasi divertito mentre continuava ad avanzare. Il Ramas non ci pensò due volte. Prese un'altre freccia e questa volta mirò in fretta, ma con maggiore calma interiore. Le dita scivolarono dalla corda: "Per Ramas e per Ishir" urlò dentro di se.

E il giak finì a terra con un tonfo sordo, trapassato dalla freccia.
This message was last edited by the player at 06:53, Mon 14 Aug 2006.

Mentre la seconda freccia di Lince lasciava l'arco, Lupo della Notte stava armeggiando con il proprio fodero nel tentativo di estrarre la spada.

Il Giak dietro di lui aveva gia' alzato la propria arma, pronto a menare un violento fendente contro il Ramas quando la freccia di Lince gli trapasso' la gola, spedendolo a terra morente.

Lupo della notte fece appena in tempo ad impugnare la spada che subito la sua difesa fu impegnata dall'attacco dell'ultimo Giak: con un'agile ed esperto movimento, il giovane devio' l'arma del suo aggressore, sbilanciandolo.

Cogliendo al volo l'occasione, Orso Rabbioso, con una violenta piattonata alla testa, spedi' il guerriero dei Signori delle Tenebre nel mondo dei sogni.

Nonostante le ferite, i Ramas erano usciti anche da questo scontro, ed avevano guadagnato qualcosa di estremamente prezioso: un prigioniero che avrebbe potuto fornire loro qualche informazione.

I tre Giak erano stati finalmente messi al tappeto anche se il merito non era proprio di Lupo della Notte. Durante il combattimento era stato ferito abbastanza gravemente, ma fortunatamente non aveva perso i sensi.

Subito si mise una mano sulla cintura per prendere una pozione di Vigorilla, ma si ricordò che glien' era rimasta solamente una. Pensò che era piuttosto inutile usarla per guarire le sue ferite, visto che avevano l'intero esercito Giak alle spalle. Così cercò di ricordare se c'era una pianta curativa alternativa alla Vigorilla, visto che quest'ultima cresceva in terreni morbidi e ricchi. In quel momento gli venne in mente un albero i cui frutti avevano proprietà curative e che ama le zone rocciose, ma non si ricordava il nome.

Così chiese ai suoi compagni: "Ragazzi, vi ricordate il nome di un albero che cresce nei terreni rocciosi e i cui frutti hanno proprietà curative? Se sì, vi ricordate anche come è fatto precisamente?"

Subito Lince Silente si sistemò l'arco e disse a Lupo della Notte: "Sì, me lo ricordo... Dovrebbe essere l'albero di Larnuma con i suoi grossi frutti viola. Probabilmente se usciamo ed andiamo a cercarlo lo troviamo, visto l'ambiente qua fuori."

"Ok, allora andiamo." Disse lupo della Notte rivolgendosi a Lince Silente. Poi si rivolse a Orso Rabbioso e gli disse: "Mi raccomando, lega quel giak prima che si risvegli e poi perquisisci i corpi e gli zaini. Potresti trovare qualcosa di utile."

Detto ciò prese il suo arco e lo zaino con attaccato lo scudo e poi uscì dalla caverna affiancato da suo compagno Lince Silente.

Dopo circa un'ora di ricerche, non avevano ancora trovato nulla, ma Lupo della Notte si stava sempre più convincendo che l'habit era quello giusto. Passò ancora più di un'ora quando finalmente trovarono un arbusto alto quasi quanto una persona con la corteccia verde scuro, ma senza foglie. Aveva dei rami poco spessi ma abbastanza robusti da cui scendevano dei bei frutti di color viola.
Avevano trovato la pianta, ma sfortunatamente solo un frutto era maturo.

Così Lupo della Notte si mise all'opera e con la sua spada cercò di staccare il frutto dal ramo, operazione non facilissima. Poi con la stessa arma cercò di togliere la scorza esterna e completata questa operazione si mise il frutto in bocca. Era dolce e succoso e in poco tempo il giovane Ramas si sentì decisamente meglio.

Così i due si incamminarono e in circa un'ora era ritornati alla caverna dove il giak era legato, ma ancora addormentato e Lei sembrava aver recuperato parte delle sue capacità fisiche, poichè era seduta un po' più comoda.
This message was last edited by the player at 14:04, Fri 18 Aug 2006.

Al loro ritorno, Lince e Lupo scoprirono che Orso aveva ispezionato con attenzione l'equipaggiamento dei Giak: i tre non erano male equipaggiati, ed avevano con se', tra le altre cose, due otri di olio per lanterna e svariate razioni di cibo.

"I nostri eroi sono tornati!" Annuncio' Lei con un sorriso. "Ogni giorno un progresso, vedete: ora riesco a parlare senza che mi si attorcigli la lingua."

Gettando un'occhiata al prigioniero svenuto, aggiunse: "Non che il nostro amico qui sia di grande compagnia."

In quella, il Giak inizio' a dare segni di risvegliarsi.

"Ah, bene... Forse riusciremo finalmente a saperne qualcosa di piu."

Lupo della Notte in un primo momento felice nel vedere che Lei stava meglio, nel vedere il giak che stava iniziando a muovere, si fece subito serioso. Quel mostriciattolo prima lo aveva ferito e per colpa sua aveva rischiato la morte.

Il giovane Ramas per un primo momento fu colto da un attacco d'ira, che fu facilmente controllato dal ragazzo che riusciva a reprimere facilmente i suoi sentimenti. Così si avvicinò al Giak e si piegò in modo da poterlo guardare in viso.

Dopodichè Lupo della Notte gli disse in tono quasi ironico: "Va chi si rivede... Uno giak legato come un salame... Sei veramente carino. Se vuoi ti posso anche mettere a testa in giù. Ma se vuoi puoi anche dirmi il motivo per cui sei qui..."

Il giak guardo' Lupo con un'espressione di odio: "Stuzor orgadak. Muhk taag rogag okak. Ok zee rogag, ok niz rogag. Ok taag rogag stuzor orgadak."

E sputo' ai piedi del giovane Ramas - giusto perche' la posizione non gli consentiva di fare di meglio.
This message was last edited by the GM at 19:33, Fri 18 Aug 2006.

Il gesto del Giak fece veramente infuriare Lupo della Notte: fin dall'infanzia gli era stato detto di non perdonare mai colui che ti sputa addosso.

E alla fine il giovane Ramas cedette all'ira: il suo viso naturalmente solare diventò all'improvviso furioso e il ragazzo iniziò a dare calci allo stomaco del giak. Poi lo prese e lo sbattè alla parete della caverna. Così impugnò l'arco e incoccò una freccia; tese la corda e la portò alla faccia del giak ormai impaurito e frastornato.

"Credo che questa volta non mancherò il bersaglio..." E detto ciò la freccia partì...

Un secondo dopo si sentì un rumore sordo all'interno della caverna... La freccia era andata a schiantarsi contro la parete di fianco alla testa del giak, che tirò un sospiro di sollievo. L'autocontrollo di Lupo della Notte aveva vinto di nuovo sull'ira.

Così il giovane Ramas si rimise in spalla l'arco e disse rivolto verso l'uscita: "Ti è andata bene... Ho sbagliato di nuovo mira. Ragazzi, provate a vedere se ora è un po' più disponibile. Io vado a  vedere se arriva qualcuno fuori." Detto ciò si diresse verso l'uscita della caverna.

Orso Rabbioso guardà con sdegno e disprezzo la creatura, si capiva dallo sguardo, dai gesti e dall'atteggiamento in genere che probabilmente l'unico suo desiderio era quello di staccargli la testa.

"Pensaci tu Lince a quello schifo. Che se capita tra le mie mani gli stacco la testa in due secondi. Guardò con estremo odio il giak, fissandolo negli occhi "Piccolo aborto della natura. Ti rimanderei a calci nel sedere dal tuo capo a raccontargli la fine che vorrei fargli fare. Ma questo forse succederà solo se ci racconterai quello che vogliamo sapere... altrimenti..." Proseguì osservando la lama del suo spadone piena di viscida icore dell'altro assalitore "Altrimenti il tuo sangue si mischierà a questo, facendoti penare non poco prima di ammazzarti."

Il Giak non diede alcun segno di aver capito la minaccia: si limito' a fissare Orso Rabbioso, mormorando qualcosa in Giak da cui i Ramas poterono estrapolare solo un nome: Naar.

Poteva essere tanto una maledizione quanto una preghiera - non che ci fosse molta differenza tra le due cose quando era coinvolta la Pentade.

Lince Silente era schifato e alterato dalla presenza di quell'essere nella caverna, ma poteva essere fonte di aiuto.

Lupo della Notte e Orso Rabbioso avevano già perso le staffe. Lince Silente aveva più pazienza, ma avrebbe ottenuto poco lo stesso.

Si avvicinò al giak; sicuramente non lo avrebbe spaventato per il suo fisico, ma provò parlarci tranquillamente.

Insistette per un pò di tempo. "Sembra che cerchi di capire" disse Lince Silente ai compagni, "Ma mi sa che non capisce prorpio un bel niente" continuò mentre si spostava dalla creatura. "Neanche con una spada al collo riuscirebbe a dire molto...". Finì la frase allontanandosi dal giak. Non era però molto convinto. Lo fisso negli occhi per un attimo. "C'è qualcosa che tocca qui...." disse avvicinandosi al mostro. Poi si girò verso il suo compagno ed esclamò "Questo maledetto giak capisce cosa stiamo dicendo!!" e preso dall'ira lasciò partire uno schiaffo con il dorso della mano sulla faccia purulenta del nemico.
This message was last edited by the player at 12:39, Tue 05 Sept 2006.

Nel frattempo Lupo della Notte si trovava all'esterno della caverna in una piccola postazione dalla quale poteva vedere la zona circostante e dalla quale pensava che i giak non lo vedessero.

La lingua giak era per lui una vera e propria seccatura: i giak e i drakkar la parlavano e lui non la conosceva nemmeno la traduzione del suo nome in quella lingua. Ma era quasi sicuro di aver sentito una parola che aveva qualcosa di familiare... Gli sembra un nome, più precisamente un nome proprio... Ma sì!!! Muhk!! Il Giak Drakkar, Ministro di Naar, il piu' pericoloso Giak della Storia conosciuta...

Doveva subito avvertire i compagni di questa bruttissima situazione. Gli si gelò il sangue nel pensare alle orribili atrocità che il giak aveva compiuto...

Così si diresse di corsa verso la zona interna della caverna e si intromise nella scena tra il giak e Lince Silente in maniera repentina e brusca dicendo: "Ragazzi, ho ragione di pensare che siamo in un grave pericolo... Muhk, un capo giak, ci sta alle costole e vi assicuro che non è proprio una bella cosa..." Detto ciò si rivolse verso Lei e le domandò: "Lei, tu sai parlare la lingua Giak?"
This message was last edited by the player at 21:22, Tue 05 Sept 2006.

Orso Rabbioso si girò con sguardo severo verso Lupo della Notte cercando di non farsi notare dal Giak, facendo poi qualche passo verso il corpo di quello che avevo mozzato. Lo afferrò per la testa sollevandolo e lasciando quindi cadere le budella ed il resto delle interiora incapaci di sostenersi senza il resto.

Si riavvicinò con passi lunghi e cadenzati ed a brutto muso al Giak "Amico mio, di cosa ti preoccupi. Siamo tre Ramas ed una maga di Dessi. Anche un esercito di questi viscidi esseri potrebbero ben poco. poi avvicinando il mezzo cadavere al muso del giak ancora vivo "Hai dieci secondi per dirci cosa cercate e dove è nascosto il resto dei tuoi schifosissimi amici, altrimenti questa è la fine che ti aspetta. Di te non troveranno nemmeno la cenere."
This message was lightly edited by the GM at 22:25, Tue 05 Sept 2006.

Il Giak sembro' molto sorpreso quando Lupo della Notte nomino' Muhk, ma nonostante l'efficace coreografia messa in piedi da Orso Rabbioso non si lascio' smuovere.

A quel punto, Lei chiamo' Orso Rabbioso. Quando il Ramas le si fu avvicinato, lei gli chiese a bassa voce di sollevarla e portarla fino al Giak.

"Ciao, ti ricordi di me? Lei Lacrima di Luna: mi avete accoltellata, avvelenata, ed in generale reso molto scomodo un viaggio tranquillo." Sorrise al Giak.

"Ora... Perche' non ci dici dove sta Muhk e cosa vuole? Se fai il bravo ti lascio a lui, che ti uccide." Continuo', sempre sorridendo, indicando Orso Rabbioso con un cenno del capo: "Se invece fai il bimbo cattivo e non mi dici nulla..." Guardo' la propria Asta Magica, che si illumino' per un momento di una brillante luce blu. "Beh, allora a te ci penso io. E io non ti uccido mica."

Fisso' il Giak negli occhi, sempre con lo stesso sorriso dolce, e la creatura inizio' a guardare da Orso a Lei e di nuovo a Orso... E annui'.

"Bravo piccolo. Inizia a cantare."

Entro pochi minuti, con frasi smozzicate, il Giak mise insieme una rapida descrizione della situazione: Muhk, il Giak a capo delle truppe che li stavano seguendo - un Giak a capo di un esercito?!? - aveva ricevuto informazioni su un messo di Dessi che trasportava messaggi di grande importanza per il Gran Maestro Ramas, per la Confraternita della Stella di Cristallo e per la corte di Sommerlund, e si era messo in caccia di quel messo.

"Che tipo di informazioni? Come sapevate di me?"

Apparentemente, un servo era inciampato una sera in una pattuglia di Giak; poco prima che lo uccidessero, aveva spergiurato di avere informazioni interessanti per il loro capo, e cosi' lo avevano portato da Muhk.

Con poche altre domande, Lei riusci' ad appurare che il servo, noto avvinazzato, lavorava per suo padre. Lui non sapeva nulla, ma era compagno di bevute di un altro servo di Sendar, che aveva accesso allo studio del Mago.

"Quindi... Noi facciamo l'impossibile per mantenere la segretezza, io mi sorbisco quasi un anno di viaggi in giro per il mondo per sviare l'attenzione, e due servi ubriachi, che poi non sanno nemmeno nulla, fanno saltare tutto il piano? Papa', ma dove sta la tua preveggenza quando serve?"
This message was last edited by the player at 22:58, Tue 05 Sept 2006.

In quel momento Lupo della Notte entrò in scena dicendo: "La situazione è a dir poco a nostro favore... Sendar della Stella è stato tradito da uno dei suoi servitori, un esercito giak con a capo il più spietato di questi ci è alle spalle e per di più siamo dentro questa caverna senza nemmeno saper come procedere... Non ci poteva andare meglio."

Detto ciò si girò verso il giak e gli domandò: "Dove si trovano Muhk e il resto dell'esercito in questo momento e come ha intenzione di procedere? Di quanti giak è composto l'esercito?"
This message was last edited by the player at 19:36, Wed 06 Sept 2006.

IL Ramas alzò le spalle "Ci stiamo sgranchiendo le ossa."

Il giak guardo' da Lupo a Lei a Orso... "Muhk arriva, Muhk uccide."

"Su, su... Stavi andando cosi' bene. Quanti Giak?"

"Dieci volte dieci."

"Stai dicendo... Stai dicendo che ci sono cento Giak alle nostre spalle?"

Il Giak fisso' la Maga e sorrise: "Muhk arriva, Muhk uccide."
This message was last edited by the player at 19:50, Wed 06 Sept 2006.

A Lupo della Notte quelle informazioni non bastavano, così domandò: "Wow... Cento giak!!! Dove si trovano ora? Muhk ha intenzione di attaccarci con l'intero esercito?"

Orso Rabbioso alzò lo spadone digrignando i denti "Mi ha stancato questo sgorbio. Se non ha intenzione di dirci qualcosa di utile inizio a staccargli le dita delle mani, altrimenti gli spacco direttamente la testa in due. Al tuo cenno, Lei."
This message was lightly edited by the GM at 20:08, Wed 06 Sept 2006.

"Muhk arriva, Muhk uccide."

"Mmm, si', questo lo hai gia' detto. Credo che siano vicini, ci conviene levare le tende in fretta. Vuoi dirci qualcos'altro piccolino?"

Il Giak si limito' a fissarla con odio.

"No, immagino di no. Orso, evita di sporcare in giro, se puoi. E se qualcuno mi aiuta a tornare nel mio angolino..."

Orso Rabbioso salutò con la mano la creatura, in quel momento si sentì molto poco fiero di quel che avrebbe fatto, ma non c'era tempo ed era in ogni caso una viscidissima creatura delle tenebre.

Afferrò la sua testa tra le forti braccia, attese solo un secondo le reazioni del giak, solo una motivazione davvero valida lo avrebbe fermato altrimenti tirando con forza gli spezzò il collo, torcendo fino ad avere la completa certezza di averlo ucciso.

Nonostante fosse un mostro, Lince Silente rabbrividì al rumore secco del collo che si spezzava. Ciononostante disse "Non avrebbe potuto chiedere una fine migliore". Poi si diresse da Lei e la accompagnò nel suo angolo.Poi si girò verso i suoi compagni: "Ok, questo è sistemato" disse guardando il giak steso a terra, "Ma ora che facciamo?!" disse guardando prima l'uscita della caverna e poi il buio totale da cui iniziava il tunnel.

Muhk richiuse il cannocchiale e si volse al Giak al suo fianco: "Metti altri cinque arcieri in cima a quel pendio, e di' ai guerrieri nella valle di fare piu' attenzione: alcuni di loro sono visibili. Non voglio altre sorprese."

Il Giak scatto' sull'attenti e parti' a recare gli ordini di Muhk.

Muhk riapri' il cannocchiale e fisso' l'entrata della caverna attraverso le potenti lenti magiche: "Naar sara' compiaciuto."

Il problema che si presentava ai giovani Ramas era sostanzialmente questo: dove fuggire?

Lupo della Notte prese la parola e disse in tono serioso e rivolgendo il viso verso l'uscita della caverna: "Non so voi, ma ho come l'impressione che 100 giak ci stiano aspettando là fuori. Pensateci bene: perchè mai tre giak si sarebbero dovuti trovare sui monti Duncrag senza motivo? Erano senz'altro delle ronde. Credo anche che, siccome i tre giak non sono tornati indietro, Muhk si sia in qualche modo insospettito e che in questo momento stia preparando un modo per farci fuori. Per me la strada più sicura è dentro il tunnel. Non so dove ci porterà e cosa potremmo incontrare là dentro, ma se c'è una possibilità di sopravvivenza è là dentro."

Detto ciò si girò verso i compagni, attendendo una loro risposta.

Orso annuì "Benissimo, allora andiamo. Spero che loro non si aspettino questo, anche se sarebbe una conferma del fatto che queste caverne sono alquanto pericolose." Detto questo il ramas recuperò le sue cose ed aiutando Lei attese gli altri.

Il ragionamento di Lupo della Notte non faceva una piega. "Bene allora". disse Lince Silente verso i compagni e poi si girò verso il tunnel "E così sia".

Lince Silente non amava stare sottoterra, in posti stretti, piccoli e chiusi, insomma, era un tantino claustrofobico, ma niente di preoccupante.

"In fin dei conti non è così piccolo il tunnel" disse fra se e se cercando di farsi coraggio.

Si riprese dalle sue paure e prese lo zaino, raccogliendo anche le tre torce a terra:  "Mi sa che ne  avremo bisogno di queste: io ho paura del buio" detto questo si mise a ridere, per sdrammatizzare un attimo. Ma tironò serio subito.

"Quando volete ragazzi!"

Dopo alcuni passi Orso Rabbioso si fermò un attimo e sembrò scrutare il fondo del cunicolo "Non riesco a capire se è luce diretta o un riflesso. Però laggiù c'è una luminescenza. Sarebbe bene proseguire in quella direzione, o è l'uscita o qualcosa che ci dirà quantomeno cosa ci attende."

"Non avendo alternativa....." Lince Silente lasciò sospesa la frase e guardò anche lui, per cercare di capire cos'era, ma senza alcun successo.

Le parole di Orso Rabbioso conquistarono l'attenzione di Lupo della Notte che nel frattempo stava tenendo in mano una delle torce accese. Così si avvicinò ad una delle pareti della caverna ed iniziò ad analizzarla... Ogni tanto si potevano osservare degli strani muschi. Quindi il giovane Ramas lanciò la torcia lontano da sè e cercò di far ombra sui muschi con le mani. Eh sì... Ci aveva visto giusto...

"Ragazzi, credo che la natura ci sia venuta in aiuto..." Disse, ancora rivolto verso la parete della grotta. Così si girò e prese da terra la torcia ancora accesa e la spense.

In un attimo la compagnia fu avvolta dalla più totale oscurità, che in pochi secondi fu sostituita da una leggera luminescenza. Lupo della Notte così disse in tono ironico: "Beh, che dire... I muschi fanno anche questo..."

Senza aggiungere altro il Ramas proseguì cercando di orientarsi nelle grotte e spingedosi possibilmente a Nord per oltrepassare il fiume.

"Questo non lo sapevo prorpio" disse Lince Silente con grande stupore osservando da vicino i muschi. "Meglio così allora" disse un pò sollevato. Continuò poi a camminare con attenzione, seguendo Orso Rabbioso

Lupo della Notte stava pensando alla strana situazione in cui si trovavano, quando gli venne in mente un piano. Così disse ai suoi compagni:"Ho un piano: se noi procediamo senza l'uso del fuoco i nostri cari amichetti giak ci potranno vedere solamente se procedono anche loro nella semi-oscurità. Ma se invece loro decidessero di usare il fuoco, avremmo il vantaggio di non essere visti da questi e quindi di coglierli alla sorpresa. Così pensavo, perchè non invogliarli verso questa strada? E visto che ci sono i muschi luminescenti e abbiamo molte torce, perchè non gliene lasciamo alcune? Pensavo di fare così: io gliene lascio una, Lei tutte quelle che ha nello zaino e Lince due delle sue. Ma ciò potrebbe far insospettire i giak. Quindi dobbiamo far credere loro che abbiamo lasciato alcuni dei nostri oggetti per alleggerci e velocizzare la fuga. Quindi dobbiamo lasciare altri oggetti, magari quelli più pesanti. Voi che oggetti pesanti avete?"

"Uhmm? Non ho capito bene cosa hai in mente. Ragionando sul tuo discorso nemmeno noi ci accorgeremo di averli alle spalle, se accadrà. Non capisco." L'espressione di Orso era abbastanza scettica mentre procedeva con Lei in spalla cercando sempre di essere più delicato possibile.

"Beh, in questo caso risolveremmo un grosso vantaggio. Pensateci bene: i giak alle nostre spalle che ci vedono e ci attaccano in qualsiasi momento senza che noi ce ne accorgiamo. Almeno se usano le torce nemmeno ci vedono fino a quando non si trovano molto vicini a noi e in quel caso non vieniamo colti di sorpresa. Alla fine a lasciare delle torce a terra con altri oggetti pesanti a noi non costa nulla. Io purtroppo però non ho nessun altro oggetto pesante. Voi invece?" Disse Lupo della Notte rispondendo alle perplessità di Orso Rabbioso.

All'inizio perplesso, il volte di Lince Silente si aprì improvvisamente in un sorriso "Ma certo Orso Rabbioso!!" esclamò guardando il suo compagno. "Come al solito il ragionamento di Lupo della Notte non fa una piega!". Si fermò un attimo e riprese. "Ha ragione: gli dobbiamo far credere che siamo scappati all'ultimo e che abbiamo lasciato dei nostri oggetti a terra, tra cui le torce. I giak le useranno sicuramente per farsi luce nel tunnel per seguirci. Le torce fanno luce ma solo per un paio di metri avanti al portatore, mentre noi che siamo nell'oscurità, ce ne accorgeremo subito!! Disse Lince Silente entusiasta del piano del suo compagno.
Poi continuò verso Orso rabbioso: "Sei dell'idea anche tu?!""Se no dicci le tue perplessità..."

Orso Rabbioso alzando le spalle rivolto a Lince rispose "Va bene, facciamo come dite voi ma io non ho nulla di eccessivamente pesante ed inutile da gettare. La cosa che più conta per me è uscire da qua in fretta." girando lo sguardo lataralmente "Lady Lei, tutto bene? Vi sentite meglio? Se abbiamo intuito male l'origine del veleno dobbiamo accelerare."

"Nemmeno io ho nulla di pesante a parte altre torce, pasti, la pozione di Vigorilla e il frutto di Larnuma. Tu Lince che oggetti hai con te? E tu Lei?" Continuò rivolgendosi agli altri due compagni.

Lei sorrise ad Orso: "Mi sento molto meglio di ieri... Almeno riesco a parlare senza fatica."

Voltando la testa verso Lupo, aggiunse: "Di pesante ho solo l'acqua... O almeno l'ultima volta che ho visto il mio zaino, di pesante avevo solo l'acqua."

Orso distolse lo sguardo dalla ragazza "Il Vostro zaino lo abbiamo raccolto, non Vi preoccupate." A malincuore lasciò il suo litro abbondante di acqua con l'otre a terra e riprese il cammino.

"Vediamo se funziona l'idea di Lupo della Notte." Disse forse con aria leggermente scettica.

Lupo della Notte nel vedere che Orso Rabbioso stava finalmente collaborando con il suo piano, gli rivolse un luminoso sorriso. Poi si rivolse a Lince Silente e a Lei e disse loro: "Ok, visto che Orso ha fatto la sua parte ora tocca a noi... Io lascerò qui il mio scudo, la mia pietra per affilare e una torcia. Lince tu potresti lasciare due delle tue torce e circa sette freccie, mentre tu Lei potresti lasciare le tue due torce e la tua corda, visto che Orso ne ha un'altra. Per voi va bene?"

Tutti e due i compagni accennarono un si con la testa e quindi si formò una piccola catasta di oggetti. Infine Lupo della Notte disse rivolgendosi a Orso Rabbioso: "Orso, ti dispiarebbe prestarmi il tuo acciarino e la tua pietra fuocaia?"

"Va bene. Prendili tu, sono nello zaino. Però sbrighiamoci."

Muhk picchietto' con impazienza il piede sul terreno, ed infine sbotto': "Ragmok! Prendi cinque uomini e vai in ricognizione!"

Il Giak impallidi' leggermente, ma scatto' sull'attenti e si affretto' a eseguire gli ordini di Muhk.

Meno di dieci minuti dopo, era di ritorno: "Mio signore, credo che sia meglio che vediate voi stesso... Non riesco a capire cosa sia successo."

Muhk segui' il suo ufficiale nella caverna, ed esamino' i resti del fuoco: "E' ancora tiepido, non possono essersene andati da piu' di un'ora."

"Abbiamo trovato degli oggetti appena piu' avanti, ma non riusciamo a capire cosa significhino."

"I Ramas ci hanno lasciato forse dei libri?" Ironizzo' Muhk.

"Ah, no mio signore: non capiamo perche' li abbiano lasciati." Indicando a Muhk l'equipaggiamento che avevano ritrovato, Ragmok prosegui': "Torce, scudo e acqua fanno pensare che volessero alleggerire il proprio carico per muoversi piu' velocemente... Ma perche' le frecce?"

Muhk raccolse una freccia e la esamino' con attenzione: "E' un messaggio. Dice: non seguiteci."

"Cosa facciamo, mio signore?"

"Tu cosa pensi? Formazione sparsa, arcieri in testa. E useremo le torce che i Ramas ci hanno cosi' generosamente lasciato: risparmieremo anche un po' di olio."

Dopo quasi mezz'ora di marcia, i Ramas si trovarono di fronte a una diramazione nella caverna. Uno dei due corridoi di roccia proseguiva verso l'alto, l'altro cambiava decisamente direzione e puntava verso il basso.

L'aria si era fatta piu' acre: il vago odore sulfureo appena avvertibile all'entrata era ora decisamente piu' marcato.

Orso Rabbioso si fermò osservando i due passaggi "Penso non ci siano dubbi che dobbiamo risalire. Che ne dite voi?"

Lupo della Notte cercò di osservare le profondità della caverna che andava verso il basso e che risultava più bassa dell'altra. Notò che in profondità c'era più luce. Così disse ai suoi compagni: "Eh sì Orso, hai ragione. Laggiù non c'è l'uscita. Aumentano i muschi e quindi andiamo sempre più in profondità. Andiamo su e sbrighiamoci. Prima però devo fare delle cose molte veloci che vi spiegherò più tardi."

Detto ciò prese la spada e ruppè una piccola stalagmite del tunnel più basso e che cadde a terra. Poi tirò fuori una delle sue torce, ruppe la punta e dopodichè la accese. Aspettò poco meno di un minuto e poi la spense. Quindi la mise a terra nel tunnel che andava verso l'alto.

Quando ebbe terminato, disse ai suoi compagni: "Ragazzi, andiamo su e cancelliamo tutte le tracce di piedi. Capirete più tardi."
This message was last edited by the player at 21:09, Tue 19 Sept 2006.

Orso osservà Lupo darsi da fare "Vuoi fare credere loro che siamo scesi? Ottima idea, sono Giak forse ci cascano. Però veloci o ci raggiungono." Disse questo guardandosi alle spalle.

Giunto al bivio, Muhk si guardo' intorno: "Ragmok! Lascia dieci uomini qui. Non mi fido dei Ramas."

"Ai tuoi ordini, mio signore." Ragmok noto' i resti della torcia a terra e sorrise: "Cancellare le tracce per poi lasciare un indizio cosi' evidente del loro passaggio..."

Muhk lo guardo' con aria vagamente irritata: "Presta maggiore attenzione, Ragmok." Muhk indico' il punto dove Lupo della Notte aveva rotto la stalagmite. "Sembra che sia passato qualcuno con una testa molto dura. I Ramas indubbiamente si adattano alla descrizione."
This message was last edited by the player at 12:47, Fri 22 Sept 2006.

Un'ora dopo aver lasciato il bivio, e dopo aver seguito un tortuoso percorso nelle viscere della montagna, il gruppetto di eroi si trovo' di fronte un'ampia voragine, che scendeva di oltre una decina di metri, per almeno altrettanti di larghezza.

Saltare dall'altra parte era impossibile, ma uno stretto costone di roccia unica i due lati della spaccatura. Lasciati gli zaini, i Ramas avrebbero potuto passare dall'altra parte senza problemi... Ma come fare con Lei?
This message was last edited by the GM at 12:51, Fri 22 Sept 2006.

Il Ramas si bloccò osservando il nuovo ambiente "Maledizione... perdonatemi Lady Lei." Posò delicatamente la maga a terra e prese la sua corda di seta dallo zaino. La lasciò andare giù per la voragine verificando l'arrivo a terra e tenendo ovviamente bel saldo l'altro capo.

Lince Silente rimase colpito dall'abilità di Lupo della Notte per coprire le tracce lasciat dal loro passaggio. "Ottimo lavoro!"disse appena il loro compagno li raggiunse. "Avanziamo e speriao sia la strada giusta".

Lince Silente era tranquillo: La strada che ci porterà fuori è sicuramente questa pensò, ma all'arrivo sull'orlo della voragine, la trnquillità apparente, svanì in Lince Silente. "Per Ramas, questa prorprio no!" escalmò a bassa voce

Non c'erano grandi alternative: "Dobbiamo andare avanti per forza" disse lince silente guardando in faccia ai suoi compagni.
"Se raggiungo l'altra parte con la fune, potremmo creare un appiglio per passare tutti" disse ma da come i compagni annuivano sembrava avessero avuto la stessa idea.

Lince Silente appoggiò zaino e armi per terra, prese la fune e la legò al primo appiglio che trovò vicino alla parete. Fece un bel nodo e ne testò la tenuta tirando con forza la fune. "Ok, auguratemi buona fortuna e che Ramas e Ishir mi proteggano" disse e partì piano piano con un passo avanti l'altro, molto lentamente e rasente alla parete. Il buio gli facilitava nel compito di non guardare nel vuoto. Goccie di sudore freddo scendevano ai lati delle tempie. Sembrava non dovesse finire mai la traversata. Il rumore di qualche sassolino che cadeva gli faceva ricordare di usare la massima prudenza. Questa volta Ramas e Ishir lo aiutarano veramente: "Ok ragazzi, ci sono!" disse ad alta voce con sollievo.

Si riprese un attimo e si guardò attorno. "Direi che ci siamo" disse dopo aver individuato un valido appiglio in cui fece un nodo che testò anch'esso tirando la corda. "Io sono pronto! Quando volete....."

Orso Rabbioso osservò il compagno avanzare e poi fissare la corda.
Alla fine ne saggiò la resistenza tirandola, quando fu soddisfatto girandosi verso Lupo prese a parlare sfilandosi la cotta di maglia e lasciandola a terra assieme allo zaino [per l'armatura ho mandato specifiche via pm al GM] "Lupo della Notte, aiutami. Dobbiamo assicurarci che Lei sia ben salda sulla mia schiena." Detto questo aiutò Lupo a prendere il necessario per legare al meglio Lei in modo da lasciare le mani libere al Ramas.

Finita l'operazione ne provò l'efficacia e s'incamminò.
This message was last edited by the player at 11:30, Tue 17 Oct 2006.

Quando Orso Rabbioso raggiunse l'altra parte della voragine, Lupo della Notte tirò un sospiro di sollievo. Tutto procedeva tranquillo...

Il giovane Ramas si sistemò una parte degli oggetti in modo da risultargli non troppo scomodi e ingombranti. Poi si aggrappò alla corda e attraversò la voragine.

In pochi viaggi, Lince Silente e Lupo della Notte avevano recuperato tutti gli oggetti ed avevano tolto la corda.

Il gruppo si stava dirigendo verso l'apertura sulla parete, quando si inziarono a sentire delle voci provenire dal fondo della voragine.

Lupo della Notte si insospettì subito e andò a vedere di chi fossero quelle voci. Vide delle luci provenire dal fondo della voragine e notò delle strane figure... Erano i giak!!!

Subito si tolse dal bordo del burrone e fece segno ai compagni di fare silenzio. Il sangue gli si gelò nelle vene e non sapeva che fare, finchè non vide sul soffitto della grotta una moltitudine di stalattiti.

Un sorriso pieno di felicità apparve sul suo volto. Si girò e si avvicinò ai compagni, sussurando a loro velocemente: "Lei, ce la faresti a lanciare un paio di dardi della tua asta magica verso quelle stalattiti lassù?"

La giovane maga fece un leggero segno di affermazione con la testa. Così Lupo della Notte continuò a dire, rivolgendosi agli altri compagni: " Bene ragazzi, prendete i vostri archi e le vostre balestre... E al mio segnale, scatenate l'inferno..."
This message was last edited by the player at 20:11, Fri 20 Oct 2006.

Orso Rabbioso appena ne abbe la possibilità lasciò delicatamente Lei per rimettersi l'armatura. Ascoltò il piano di Lupo della Notte condividendolo appieno e sorridendo alla vista delle stalattiti.

Poi preparò la balestra e puntò l'apertura della Caverna dando però anche un'occhiata alle uscite/entrate dell'ambiente nel quale si trovavano.

Lupo della notte parlò a bassa voce e Lince Silente non lo sentì chiaramente, ma vede che sorrise indicando le stalattiti. Il piano era chiaro. Lince Silente annui con la testa, prese il suo arco e preparò una freccia. I sensi erano tutti allertati e pronti. "Quando vuoi" disse gentilemente a Lei, sperando che avesse ancora un pò di forza.

I Ramas attesero con pazienza mente la lunga fila di Giak entrava nell'ampia e caverna dalle pareti scoscese.

Quasi un'ottantina di essi sbuco' dal passaggio, fermandosi dinanzi a qualcosa che i Ramas, dall'alto, non potevano vedere. L'asta di Lei vibrava leggermente mentre la Maga si concentrava sul compito che la attendeva, soffusa di una debole luce bluastra.

Due Giak entrarono in coda a tutti gli altri, e si misero a parlottare.

Lupo della Notte, che non aveva mai visto così tanti giak tutti in una volta, stava quasi pensando di rinunciare al piano. Considerando i notevoli vantaggi che avevano nei confronti dei Giak, pero', e a quanto fosse improbabile trovarsi nuovamente in una simile posizione, fece cenno a Lei di colpire: subito una scarica di energia andò a colpire una delle stalattiti, che cadde investendo quattro giak.

Un immediato caos percorse l'intero esercito dei giak, che iniziarono a disperdersi in maniera disordinata e confusa. Lupo della Notte annui' ai suoi compagni e subito tre velocissime frecce andarono a colpire altrettanti giak.

Mentre Lupo della Notte stava ricaricando l'arma, un'altro dardo di energia partì dall'asta di Lei, questa volta diretto verso il basso. Inizialmente il giovane Ramas non capì bene cosa stava facendo, finchè non vide l'uscita dalla voragine completamente crollata.

I Giak erano in trappola.
This message was last edited by the GM at 12:22, Sun 22 Oct 2006.

Muhk raggiunse i soldati che lo precedevano, Ragmok sempre al suo fianco, un passo piu' indietro.

"A quanto pare l'uscita e' parzialmente bloccata da un crollo. Stiamo organizzando turni per allargare il passaggio."

"Quanto tempo?"

"Almeno un'ora, mio signore."

"Manda avanti una mezza dozzina di scout, prima. Voglio sapere in anticipo se dobbiamo aspettarci altre sorprese di questo genere."

"Ai tuoi ordini, mio signore."

Muhk si mosse verso l'altra uscita della caverna ma d'un tratto i suoi sensi si tesero. Con una rapida mossa, trascino' Ragmok lontano dal centro della caverna e a ridosso di una parete, poco prima che una parte del soffitto crollasse sull'esercito.

"Che Naar li maledica... I Ramas ci hanno ingannati."

Orso Rabbioso osservò la scena dall'alto, accanto ai suoi compagni. Il suo volto era lievemente piegato da una smorfia di disprezzo nel vedere i Giak in trappola, la sua balestra era carica pronta a scoccare il dardo. Non voleva però sprecare un colpo stupidamente.

Cercò di identificare chi trai nemici deformi era quello che sembrava dare ordini, nel caso avesse dovuto sparare, l'avrebbe fatto su di lui invitando anche i compagni a farlo. Al Monastero aveva appreso che un gruppo di Giak senza guida è molto meno temibile.

Pochi secondi dopo il primo crollo, una boato  scosse nuovamente la caverna, mentre l'Asta Magica di Lei faceva crollare il passaggio da cui i Giak erano entrati.

Intrappolati come pesci nella rete, i Giak iniziarono a a correre in tutte le direzioni alla ricerca di un rifugio.

Muhk afferro' un arciere per la collottola e gli prese arco e frecce, quindi si volse verso Ragmok: "Fa' che si comportino come guerrieri, non come topi, per Naar!"

"Ai tuoi comandi, mio signore." Scatto' Ragmok.

Urlando ordini a destra e a manca, il tenente inizio' a porre un po' d'ordine nel caos creato dall'attacco a sorpresa dei Ramas.

"Voi due, con me!" Ingiunse Muhk a due guerrieri Giak, che lo seguirono mentre egli si portava al centro della caverna.

Puntando l'arco verso il nascondiglio da cui i Ramas stavano bersagliando i suoi uomini (per modo di dire), Muhk attese che uno degli arcieri si rivelasse... Magari, con un po' di fortuna, avrebbe centrato la maga stessa...
This message was last edited by the player at 11:48, Thu 26 Oct 2006.

La scelta del Ramas con la balestra cadde su uno dei due che sbraitavano.

Il dardo partì, ma andò fuori bersaglio. I compagni fecero altrettanto, il giak cadde e parte del restante piccolo esercito si girò dalla nostra parte facendoci piovere addosso una pioggia di frecce.

Un battito di ciglia e la freccia partì. "Per Ramas!" esclamò. La freccia andò a colpire in pieno volto l'avversario.

Lince Silente non poteva crederci. Ma non fece in tempo neanche ad esultare con i suoi compagni quando i giak si preparano alla controffensiva e una pioggia di freccie investì i Ramas.

Con una breve preghiera a Naar, Muhk incendio' la punta della propria freccia del malefico fuoco blu che era il marchio personale del supremo dio delle tenebre, e la scocco'.

Il tiro, precisissimo, ando' a colpire il povero Lupo della Notte. Il fuoco magico lascio' una larga ustione sulla pelle del giovane, mentre la freccia si conficcava nel suo addome, attraversandolo da parte a parte.

Decisamente non era una buona giornata per i Ramas.
This message was last edited by the player at 14:19, Sun 05 Nov 2006.

Non era un gran giorno nemmeno per Lei: una freccia la colpi', di nuovo al petto. Fortunatamente questa volta la ferita era molto meno profonda, ma la maga avrebbe comunque preferito evitarla.

Quei Giak stavano cominciando a diventare noiosi.

Lei concentro' nuovamente la propria volonta' sull'Asta Magica che teneva in mano: un dardo di luce parti' verso il soffitto, colpendo due stalattiti che crollarono a terra investendo almeno altettanti Giak.

Un'altra vampata di luce azzurra parti' dall'asta della giovane Maga, investendo, e demolendo, il costone di roccia su qui i Ramas erano passati.

"Che ne direste se ce ne andassimo da qui?" Chiese quindi ai Ramas superstiti.
This message had punctuation tweaked by the player at 11:21, Fri 10 Nov 2006.

Orso Rabbioso non disse nulla, alle parole di Lei aggiunse solo un cenno con la testa annuendo.

Raccolse Lupo della Notte, la sua roba e con ampie falcate si portò fuori gittata. "Lince aiuta Lei a venire qua. Dobbiamo sistemarli in fretta, non possiamo andare avanti così."
This message was last edited by the GM at 11:22, Fri 10 Nov 2006.

Lince Silenete si riprese dal boato che si creò dal costone di roccia che si spaccò. Prese Lei di forza e cercò di stare dietro a Orso Rabbioso ma la ferita faceva male roba da ridere.... pensò guardando il suo compagno gravemente ferito.

Fuori gittata del nemico si riprese un attimo e respirò cercando di fare il punto della situazione. "Lei è ferita ma è più grave Lupo della Notte" disse al suo compagno guardando i feriti..."Dobbiamo dare priorità a Lupo della Notte che è quello messo peggio" e senza pensarci due volte, estrasse la pozione di vigorilla dallo zaino di Lupo della Notte e aiutò il suo compagno ad ingerirla "Che Ishir ti aiuti" gli disse piano.

Già alla prima sorsata vide che ritornò la vitalità di prima nei suoi occhi: Grazie Ishir
This message was last edited by the player at 13:28, Sun 12 Nov 2006.

Non appena Lupo della Notte si fu ripreso, i Ramas si rimisero alla ricerca di una via d'uscita, scoprendo uno stretto passaggio nella roccia.

Il cunicolo si estendeva per miglia nelle viscere della terra. Non avendo altra via d'uscita, i Ramas lo seguirono fino al suo sbocco.

Era mattina inoltrata quando finalmente tornarono alla luce del sole - per essere quasi subito salutati da una voce sconosciuta.

In effetti, si trattava di ben tredici voci: dodici Cavalieri di Sommerlund in pattuglia, accompagnati da un Confratello della Stella di Cristallo.

Un gruppetto di Giak era stato avvistato il giorno prima poco lontano: i cavalieri e il mago erano stati inviati ad investigare separatamente, ma una volta incontratisi avevano deciso di unire le forze.

Una volta reso edotto della situazione, il capitano della pattuglia propose ai Ramas di ripartire immediatamente, per evitare di essere sorpresi durante la notte dai Giak. Tre dei cavalli di riserva dei cavalieri vennero messi a disposizione dei Ramas - non essendo in grado di reggersi da sola, Lei avrebbe dovuto viaggiare con il piu' leggero tra i Ramas.