Tre anni. Tanto era passato dall'ultima visita di Lei Lacrima di Luna al Monastero Ramas.

Erano stati tre anni particolarmente lunghi per la piccola Maga, eppure il suo viso era rimasto identico a come Orso delle Montagne lo ricordava.

"Lady Lei..." Comincio' questi, ma la giovane interruppe scuotendo con fermezza la testa.

"Semplicemente Lei?" Sorrise allora il robusto Ramas.

Lei annui'con altrettanta decisione.

"Bentornata." Facendo un passo avanti, Orso delle Montagne poso' una mano sulla spalla della ragazza. Il contrasto era stupefacente: Lei, piccola e fragile, Orso, alto e possente.

La giovane si getto' sul Ramas abbracciandolo con tutta la forza.

"Cosi' si salutano gli amici, maleducato di un orso!"

Il grande Ramas scoppio' a ridere: "Non credo che a Dessi apprezzerebbero se stritolassi una delle loro Reggenti con un abbraccio da orso."

Un'ombra passo' sul viso della ragazza.

"Ah... Le mie condoglianze, per tuo padre. Non ho mai avuto il piacere di incontrarlo, ma tutto cio' che so di lui mi dice che Sendar Stella della Sera era un grande uomo."

Lei annui', ma non riusci' a trovare le parole per rispondere.

Orso delle Montagne passo' un braccio attorno alle spalle della fanciulla e la strinse a se': "Era cosi' che si salutavano gli amici, vero?"

Per la prima volta da mesi, Lei senti' finalmente di poter smettere di guardarsi alle spalle.

Lei non era sicura di quanto a lungo fosse rimasta nell'abbraccio di Orso delle Montagne, il tempo sembrava essersi fermato.

Sapeva di avere quasi il doppio degli anni dell'enorme Ramas, eppure in qualche modo la sua figura aveva un che di paterno.

Si accorse di essere ancora ferma nel mezzo del cortile del monastero solo quando il Grande Maestro si schiari' educatamente la gola: "Lady Lei, bentornata. E' sempre un piacere vedervi."

"Ah... Grazie, Gran Maestro." La giovane Maga arrossi' leggermente. "Il mio compagno dovrebbe raggiungerci a momenti, stava sistemando i cavalli nelle stalle."

Con passo lento e regolare, un uomo coperto da un ampio mantello si avvicinò ai tre.

Era un po più alto di Lei ed il suo volto dimostrava poco più di vent'anni di età.

Nel vedere la ragazza abbracciata ad Orso, si lasciò scappare un lieve sorriso: "Voi dovete essere Orso delle Montagne ed il Gran Maestro, Lei mi ha parlato di voi."

"Sono Nirhal Notte Senza Luna, è un onore incontrarvi."

"Nirhal!!!" Con aria oltraggiata, Lei si volse verso il giovane e batte' un piedino a terra. "Maleducato! Ho detto che stava a me presentarti!"

Ergendosi in tutto il suo metro e quarantacinque, Lei annuncio' nel suo tono piu' formale: "Grande Maestro, Orso delle Montagne, permettete che vi presenti Nirhal Notte di Novilunio, Lord di Dessi, Cavaliere Vakeros del Collegio di Daernath e... Mio futuro sposo."
This message was last edited by the player at 09:18, Mon 06 Sept 2010.

Nirhal aggrottò un sopracciglio e si schiarì la gola, senza dire una parola.

Per un breve istante, Orso non pote' fare a meno di provare un'istintiva antipatia per il giovane (che probabilmente era abbastanza vecchio da essere suo padre, se non suo nonno), e se ne rammarico'.

La rivalita' tra Cavalieri Ramas e Vakeros avrebbe dovuto essere uno spirito di amichevole competizione, non di sospetto e sfiducia. Rimproverandosi per quella mancanza, e ancora con un sorriso sulle labbra per la reazione di Lei, il possente Ramas stese la mano verso il giovane - piu' basso di lui di tutta la testa, ma evidentemente muscoloso ed esperto in battaglia.

"Lord Nirhal, e' un onore. Ah, congratulazioni per il fidanzamento, Semplicemente Lei."

L'aria vicino al laghetto all'esterno del monastero era tutt'altro che mite. L'inverno nel Sommerlund non era sicuramente la stagione adatta per una nuotata in quelle fredde acque e per questo tutta la zona circostante era completamente deserta. Gli unici rumori che si potevano udire erano quelli della natura.

Quel posto era decisamente adatto per gli allenamenti di Lupo della Notte che se ne stava seduto in meditazione a pochi metri dalla riva del lago. Orso delle Montagne gli aveva consigliato di migliorare le proprie capacità di concentrazione se avesse voluto affinare le proprie abilità Ramas. E così da bravo allievo aveva fatto.

Questi tre anni avevano cambiato Lupo della Notte in alcuni aspetti: non era più quel giovane e timido ragazzino che Lady Lei aveva incontrato. Stava crescendo sia fisicamente che psicologicamente e, nonostante fosse ancora un adolescente, aveva quasi raggiunto  la soglia dell'età adulta.

Come sempre amava frequentare luoghi solitario e passare un po' di tempo in tranquillità a pensare. Era arrivato però il momento di tornare dai suoi confratelli all'interno del monastero perché il suo turno nelle cucine stava per cominciare.

Prese quindi tutte le sue cose e si diresse verso l'ingresso del monastero. Qui incontrò Aquila Paziente che gli disse: "Meglio che ti sbrighi a raggiungere le cucine... Abbiamo ospiti." Fece un cenno di capo al confratello e velocizzò il passo in direzione delle cucine, ma si accorse della presenza di Orso delle Montagne, del Gran Maestro e di altre due figure al centro del cortile. Ciò che attirò inizialmente l'attenzione di Lupo della Notte fu soprattutto l'inusuale abbigliamento dei due ospiti.

Improvvisamente si bloccò di scatto a pochi metri dal gruppo. Sembrava quasi che si fosse congelato in quella posizione tenendo la bocca semiaperta dallo stupore. Quella che vedeva poteva essere solo una persona: Lady Lei...
This message was last edited by the player at 13:28, Mon 06 Sept 2010.

La giovane Maga si volse a guardare il nuovo venuto, e una rapida serie di emozioni si sussegui' sul suo viso.

Infine, la roulette delle espressioni si fermo' su un luminoso sorriso. "Beh... Questa poi. Sei cambiato parecchio dall'ultima volta, quasi non ti riconoscevo."

Le parole della giovane maga fecero tornare Lupo della Notte alla realtà e le disse con forte ironia toccandosi con la mano destra la leggerissima barba: "Beh sarà colpa della barba che mi fa sembrare più vecchio..." Quindi le sorrise ed aggiunse: "Tu, invece, non sembri cambiata affatto."

Poi si ricordò degli altri presenti, perciò disse leggermente imbarazzato: "Mi scusi Gran Maestro se ho interrotto qualcosa di importante. Torno ai miei lavori."

Nirhal rimase immobile per alcuni secondi, provava una certa avversione nei confronti del Ramas, pur non riuscendo a comprenderne interamente il motivo.

Cercò di non darlo a vedere.

Allungò anch'egli il braccio e strinse la possente mano di Orso.

Mai pensò Mai avrei immaginato che un giorno avrei stretto la mano ad un Ramas.
This message was last edited by the GM at 07:48, Tue 07 Sept 2010.

"Ah, in realta' avrei dovuto comunque mandarti a chiamare, quindi tanto vale che resti con noi..." Per un istante, Lei esito', ma evitare l'argomento non avrebbe cambiato la realta': "Lupo della Notte, questo e' Nirhal, il mio promesso sposo."

Mentre se ne stava tornando ai suoi lavori, furono le parole di Lady Lei che lo invitavano a rimanere a fermarlo.

Pensava che le parole successive della piccola maga avrebbero rivelato il motivo per cui era giunta fino a lì da Dessi. Contrariamente ai suoi pensieri, Lady Lei presentò a Lupo della Notte il ragazzo che aveva di fianco.

Inizialmente gli sorrise, poi quando la maga pronunciò le parole "mio promesso sposo" la sua espressione cambiò radicalmente: rimase totalmente spiazzato e quasi incredulo a ciò che aveva sentito.

Lentamente un'istintivo sentimento di antipatia stava nascendo nei confronti del nuovo ragazzo, un sentimento che non avrebbe dovuto provare, ma che non riusciva a cacciare dalla sua testa.

Cercò di non far notare tutto ciò, quindi fece un sorriso di circostanza, gli porse la mano e disse: "Piacere di conoscerla Lord Nihral..."
This message was last edited by the player at 09:22, Tue 07 Sept 2010.

Mentre lupo si avvicinava, diede una veloce occhiata al suo volto, poi a quello di Lei, come a tentare di carpire i pensieri dei due.

Gli pareva evidente che tra i due c'era ... o c'era stato, qualcosa.

Nei racconti del suo tempo passato con i Ramas, Lady Lei era stata molto vaga sull'argomento, e Nirhal non aveva osato certo chiederle altro.

Ricambiò la stretta di mano: "Piacere di conoscerti."

"Bene... Bene." Annui' Lei. "Come ho accennato al Gran Maestro nel mio messaggio, sono finalmente riuscita a decifrare parte delle scritte che... Beh, non e' importante. Quello che e' importante e' che ho bisogno di confermare alcune informazioni. Anzitutto... Lupo della Notte, so che non e' una cosa abituale, ma ho assolutamente bisogno di conoscere il tuo nome - prima che entrassi al monastero, voglio dire."
This message was last edited by the GM at 21:06, Tue 07 Sept 2010.

"Il mio nome?" Disse con non poco stupore Lupo della Notte dopo aver ascoltato le parole di Lady Lei e non capendo cosa importasse tale particolare con la missione.

"Kurtash..." Aggiunse poi come se fosse la cosa più ovvia di questo mondo. "Ma... Perché lo vuoi sapere?" Disse infine curioso di sapere il più possibile su questa situazione.
This message was last edited by the player at 21:32, Tue 07 Sept 2010.

"C'e' una profezia che riguarda un cacciatore notturno figlio della luna, e credo che parli di te. Al momento non posso dirti altro." Il tono di Lei era quasi di scusa, ma comunque fermo.

Le parole di Lady Lei lo fecero sobbalzare un attimo. Vecchi ricordi nascosti in profondità nella sua mente tornarono improvvisamente a galla. Molto probabilmente la profezia parlava veramente di lui e se era come pensava questa cosa non andava bene per niente.

Quindi disse cercando di carpire più informazioni possibili: "Non capisco... Perché il mio nome dovrebbe c'entrare qualcosa con un presunto "figlio della luna"?"

Lei riflette' per un istante, poi sospiro': "Beh, penso non ci sia nulla di male a dirtelo. La forma antica del tuo nome era Kurta'shir, derivante da Kour-tas-Ishir. Figlio di Ishir, o, se preferisci, figlio della luna."
This message was last edited by the player at 09:07, Fri 10 Sept 2010.

Lupo della Notte ascoltò curiosamente le parole di Lady Lei che effettivamente non lo stupirono molto. Sua madre era molto devota alla dea ed essendo nato nel giorno in cui si festeggiava l'antica festa di Ishir non era da escludere che avesse scelto proprio quel nome per lui.

"Capisco..." Disse infine rivolgendosi alla maga. Non aggiunse altro sapendo che in quel momento non sarebbe riuscito a tirare fuori altre informazioni dalla bocca di Lady Lei ed attese così in silenzio che la giovane maga continuasse a parlare della missione.

"Negli ultimi tre anni ho lavorato sugli indizi trovati sulla porta. Chiunque l'abbia costruita amava i segreti, meta' delle iscrizioni sono ancora prive di senso..." La giovane scosse la testa accigliata.

"Ciononostante, ho fatto progressi. A quanto pare, per aprire la porta servono una o piu' chiavi. La prima delle chiavi e' nascosta in un luogo dove il giorno non ha notte e la notte non ha giorno. Incrociandolo con altri due riferimenti, sono riuscito a identificare con una certa precisione il posto... E si tratta delle terre del nord."

"Kalteland?" Disse Lupo della Notte con tono stupito. Avrebbe voluto tantissimo lasciare per la prima volta Sommerlund per una missione di tale importanza, così tanto da essersi dimenticato che tale decisione non spettava a lui.

Quando se ne ricordo si voltò verso il Gran Maestro e gli disse: "Gran Maestro, se per lei va bene vorrei partire con Lady Lei per ricercare tale chiave e scoprire di più su questa profezia che potrebbe riguardarmi..."
This message was last edited by the player at 21:48, Fri 10 Sept 2010.

Nirhal osservò la scena silenzioso, un velo di preoccupazione cadde sui suoi pensieri mentre si immaginava il viaggio che lo attendeva.

Lei sorrise: "Bene, questo sicuramente semplifica la cosa. Pare che la tua presenza in questo viaggio sia importante..."

"E' chiaro che per un viaggio come questo vi servira' del buon equipaggiamento..." Disse il Gran Maestro. "Chiedete al quartiermastro, Cavallo dei Mari, vi fornira' tutto quello che abbiamo. Lady Lei ha richiesto che la missione sia effettuata in incognito, quindi dovrete comportarvi di conseguenza. Non annunciatevi come Cavalieri Ramas a meno che sia indispensabile, e ovviamente usate i mantelli grigi anziche' quelli abituali."

"Una volta a Liuk dovremo comprare degli abiti appropriati all'inverno di Kaltenland, quindi saremo completamente anonimi e ci confonderemo tra la folla..." Un istante dopo, Lei si corresse: "Eccetto per il fatto di voler visitare Kaltenland durante l'inverno, e' chiaro."
This message was last edited by the GM at 11:07, Sat 11 Sept 2010.

Improvvisamente Lupo della Notte si ricordò di una cosa che si era scordato a causa della conversazione.

Quindi disse molto agitato: "Oddio, il mio turno in cucina per cena... Me ne ero completamente dimenticato. Scusatemi ma devo andare...."

Quindi si diresse verso le cucine di corsa per preparare la cena di quella sera.

Lei sorrise: "Immagino che certe cose non cambino... Credo che sia il caso anche per noi di prepararci per la cena."

"Ma certamente... Vi faccio accompagnare alle vostre stanze." E con questo, il Gran Maestro chiamo' un novizio, per indicare agli ospiti i loro alloggi per la notte.

Il tavolo del Gran Maestro, nel grande refettorio, non si distingueva particolarmente dagli altri, eccetto per la presenza del Gran Maestro stesso.

Non avendo i Cavalieri Ramas particolare interesse per le proprieta' materiali, l'intero monastero era costruito su principi di praticita' e funzionalita': i tavoli erano di robusto legno, fatti con evidente cura ma senza fronzoli, e lo stesso valeva per le sedie, comode ma semplici.

Questo principio si rifletteva anche nella cena, gustosa e sicuramente migliore di quella di molti popolani, ma mirata a fornire un pasto sano piuttosto che a soddisfare la gola.

Lupo della Notte e Orso delle Montagne erano ancora una volta ospiti al grande tavolo, in compagnia di Nirhal e Lei.

Lungo la cena, Lei non pote' fare a meno di notare i cambiamenti che avevano subito i Ramas nell'arco di soli tre anni. Orso delle Montagne era forse quello che era cambiato meno: una o due rughe in piu' sul viso, un paio di capelli bianchi... Il Gran Maestro non sembrava invecchiato molto, ma nei suoi movimenti c'era un'attenzione che tre anni prima mancava. E ovviamente Lupo della Notte...

Lei si sorprese a fissare il giovane piu' di una volta, durante la sera.
This message was last edited by the GM at 10:40, Wed 15 Sept 2010.

Appena ebbe concluso il suo turno nella cucine, Lupo della Notte fu invitato dal Gran Maestro a sedere al suo tavolo assieme ai due ospiti ed a Orso delle Montagne.

La cosa non l'aveva stupito affatto visto che non era la prima volta che ciò accadeva in simili circostanze, quindi si sedette al tavolo senza imbarazzarsi come era successo nelle volte precedenti.

Nonostante ciò, rimase per la maggior parte del tempo della cena in silenzio a mangiare ed a ascoltare le conversazioni degli commensali più anziani.

Ad un certo punto della cena i suoi occhi si incrociarono con quelli di Lady Lei che lo stava osservando. A quel punto le fece un sorriso e continuò ad osservarla per un paio di secondi.

Dopodiché tornò a mangiare il suo pasto.

Mentre consumava silenzioso il suo pasto, Nirhal non poté far a meno di notare le occhiate che si scambiavano Lei e Lupo della Notte.

I suoi sentimenti erano contrastanti, tuttavia era fermo nella convinzione che sarebbe stato meglio attendere il momento più opportuno per affrontare l'argomento.

Durante la cena, Orso delle Montagne non pote' fare a meni di notare lo scambio di sguardi tra quelli che, di li' a breve, sarebbero stati i suoi compagni di viaggio.

Prevedo tempi interessanti...

Finito il pasto, il Ramas si rivolse a Lei: "Spero abbia apprezzato la cena, Semplicemente Lei: ho il sospetto che presto sentiremo la mancanza di un pasto caldo."

"Beh, una volta a Kalte, sicuramente... Ma non per qualche giorno ancora." Sorrise la piccola Maga.

"Arriveremo ad Anskaven viaggiando lungo la costa, passando da Searsby, Deerley, Tyso, Emerton e Hulst. In tutto, ci vorra' circa una settimana."

"Sperando di non incontrare imprevisti lungo il tragitto..." Disse Lupo della Notte prima di mettere in bocca l'ultima parte della sua cena rimasta sul suo piatto.

Dopodichè appoggiò la forchetta sul piatto e dopoe ssersi pulito la bocca con il tovagliolo aggiunse: "Dove andremo invece a Kalte?"

"Anzitutto dovremo raggiungere il porto di Ljuk. Li' dovremo fare scorta di provviste ed equipaggiamento, ed assumere delle guide con slitte e cani. Dopodiche' ci aspettano alcune settimane di viaggio verso nord-est..." Lei prese il proprio boccale e lo svuoto' con una lunga sorsata prima di posarlo nuovamente sul tavolo. "Ottimo questo sidro... Potrei averne dell'altro, per cortesia?"

" Certo che sì..." rispose Lupo della Notte alla richiesta della giovane maga.

Quindi presa la brocca contenente il sidro e ne versò il contenuto nel bicchiere di Lady Lei fino a quasi riempirlo. Mentre riposava la brocca sorrise alla ragazza.

Lei ricambio' il sorriso, e bevve un altro sorso, riflettendo che i monaci Ramas avevano un talento naturale per la produzione degli alcolici.

Esaminando pensosa il fondo del boccale, la giovane Maga si rivolse al suo compagno: "Nirhal... Alcol di mele e semi di Tarama. Cosa ti fa venire in mente?"

Nirhal aveva un'espressione spaesata ed assente, cosa che gli capita raramente.
La sua mente era altrove, intento a percorrere con il pensiero i sentieri che avrebbe dovuto affrontare nelle settimane successive.

Fu preso alla sprovvista e riportato bruscamente alla realtà dalla domanda di Lei:
"Alcol di mele? mi fa tornare in mente quell'inverno in cui rischiai di essere cacciato dal coll..." si interruppe bruscamente, schiarendosi la gola con una vena di imbarazzo "ehm ... certo non è questo che volevi sapere" rifletté per un attimo "... probabilmente ti riferisci alla formula per la pozione di volontà".

Lei batte' le mani con un gran sorriso e un'espressione da bambina: "Ehi! Ma allora le mie lezioni sono servite a qualcosa! Se continui cosi', faremo di te un maestro alchimista..."

"Se lo dici tu ..."

Nirhal riprese a consumare il suo pasto.

La porta era a pochi centimetri dal giovane Ramas. Era rimasto sveglio fino a quell'ora così tarda, ma mille domande avevano bisogno di risposte nella sua mente. Ormai tutti dormivano nel monastero e probabilmente anche Lady Lei dall'altra parte di quella porta.

Pensò per un paio di minuti se procedere nel suo intento. Quando trovò il coraggio chiuse il pugno e bussò sul legno della porta.

Il leggero velo della corta camicia da notte non era certo l'indumento piu'adatto alla tarda stagione, ma sotto la pesante coperta di lana la piccola maga era al calduccio... Finche' non senti' bussare alla porta.

Stiracchiandosi, Lei apri' un occhio e guardo' fuori dalla finestrella: buio pesto. La maga aveva una mezza idea di chi potesse essere alla porta.

Rabbrividendo leggermente nell'aria della stanza, che si era rinfrescata parecchio nelle ore trascorse dal calar del sole, Lei apri' la robusta porta di legno: "Soffri di insonnia, Lupo della Notte? Sono certa che qualcuno dei tuoi Mastri puo' prepararti un ottimo decotto per curare questo spiacevole problema..."

L'attesa alla porta gli aveva fatto pensare che Lady Lei stesse dormendo ed aveva deciso di tornare a letto. Proprio in quel momento notò la porta che si apriva e sentì le parole di Lady Lei.

"Penso che per questa volta i decotti non..." Disse il giovane Ramas bloccandosi improvvisamente notando la leggera vestaglia che copriva la giovane maga. Lupo della Notte arrossì leggermente ed aggiunse: "Con quella vestaglia starai gelando... Capisco che dobbiamo abituarci ai climi di Kalteland, ma dobbiamo arrivarci senza raffreddore."

Detto ciò si sciolse il mantello che aveva sulle spalle sfiorando con le mani il talismano magico ben visibile al suo collo. Dopodiché posò delicatamente il mantello sulle spalle della maga sussurrandole: "Tieni questo...". Quindi le sorrise.

Poi aggiunse: "Mi dispiace se ti ho disturbata... Ma ho bisogno di parlarti."
This message was last edited by the player at 15:58, Fri 01 Oct 2010.

Lei non pote' fare a meno di addolcirsi: "Decisamente non sei cambiato... Sempre un gentiluomo, e sempre con un pessimo tempismo. E va bene, entra."

Avvolgendosi nel mantello, la fanciulla invito' il giovane Ramas ad entrare, e si sedette sul letto. "Allora, cosa c'e' di cosi' urgente che non puo' aspettare domani? Ha forse a che fare con quello?"

Con un cenno del capo, Lei indico' l'amuleto che aveva lasciato al Ramas "affiche' si ricordasse di lei". Una scelta poco felice, secondo sua madre, considerando che il medaglione era un'eredita' di famiglia, ma suo padre si era limitato ad annuire misteriosamente, come suo solito... Lei interruppe bruscamente queste riflessioni e riporto' lo sguardo sul viso del ragazzo - del giovane uomo - di fronte a lei.

Alle parole della giovane maga sorrise ed entrò nella stanza rimanendo in piedi di fianco al letto proprio di fronte a Lady Lei.

Lupo della Notte osservò poi il medaglione indicatole dalla maga che toccò con la mano destra. Poi disse: "E' stato un bel regalo da parte tua... L'ho sempre portato con me e ne ho avuto molta cura. Ma non so se sarebbe meglio ridartelo."

Lei riflette' per un momento: "Forse... Ma non oggi. Credo che anche il medaglione sia parte del mosaico, e ci sara' un tempo e un luogo in cui dovrai restituirmelo."

La piccola Maga fece un piccolo sorriso di scusa: "Lo so, sembro mio padre... Purtroppo non ne so molto piu' di te, la maggior parte delle informazioni era in codice e negli ultimi tre anni siamo riusciti a decifrarne solo una parte."

Lupo della Notte ascoltò attentamente le parole di Lady Lei. La ragazza probabilmente senza volerlo aveva tirato fuori proprio il discorso che lo stava attanagliando ed il giovane Ramas aveva bisogno di risposte alle sue domande.

Quindi si sedette di fianco a Lady Lei, le strinse le mani tra le sue e le disse: "Lei... Ho veramente bisogno che tu mi dica tutto ciò che hai scoperto. Ti prego, te lo chiedo con il cuore..."

Il viso del Ramas si era fatto molto serio. Probabilmente mai prima d'ora aveva avuto così bisogno di avere delle informazioni da qualcuno.

La giovane si strinse nelle spalle: "Quello che ho scoperto e' circa quello che ti ho detto. Riferimenti inaccurati, allusioni imprecise, e una gran nuvola di mistero. Esistono tre chiavi per decifrare il codice, ognuna di esse permette di avere informazioni piu' dettagliate."

Lo sguardo di Lei si perse leggermente in lontananza mentre ripensava agli anni trascorsi cercando di comprendere il misterioso messaggio: "La prima chiave e' la mia asta magica. Con essa sono riuscita a leggere i riferimenti che mi hanno permesso di capire che il messaggio era destinato a me. La seconda chiave e' un antico testo matemagico, di cui rimangono poche copie, che permette di interpretare correttamente i segni astromantici. Senza di esso saremmo in alto mare - letteralmente: uno dei simboli sembra riferirsi all'oceano, mentre in realta' parla di Kalte."

Ritornando al presente la piccola Maga osservo' il giovane di fronte a lei: "E infine la terza chiave, quella che stiamo andando a cercare..."

Il giovane Ramas continuò ad ascoltare le parole della maga quasi come se fosse stregato da queste.

Quindi le disse, continuando a stringerle le mani: "Cosa dicono invece riguardo a me e soprattutto come hai fatto a capire che la persona di cui parlano le iscrizioni sarei stato io ancor prima di conoscere il mio nome?"

Lei scosse la testa: "Nel mezzo dell'oceano anziche' a Kalte, ricordi? Senza la terza chiave, qualunque lettura e' nel migliore dei casi inaccurata, nel peggiore completamente fuorviante. La parte iniziale sembra essere scritta esplicitamente per coloro che hanno trovato l'iscrizione, quindi ho supposto che si riferisse a te. Fortunatamente sembra che non abbia sbagliato... Ma prima di avere la terza chiave, qualsiasi cosa ti dica potrebbe essere completamente errata."

"Se ti può far piacere saperlo la supposizione non sarebbe per nulla sbagliata se ci aggiungiamo il fatto che mia madre mi ha partorito proprio il giorno in cui si celebra un'antica festa ormai dimenticata dedicata alla dea Ishir..."

Mentre diceva ciò gli passò velocemente un piccolo dubbio in mente e quindi aggiunse: "... O almeno suppogno che sia attualmente dimenticata."

Detto ciò si soffermò nuovamente sui suoi pensieri. Inizialmente era un po' titubante ma si fece coraggio e disse: "Per caso in queste iscrizioni ci sono degli accenni ad un'arma magica, forse divina? Per essere più precisi ad una spada?"

Lei guardo' intentamente Lupo della Notte: "Non con cosi' tanti dettagli, no, ma c'e' una possibile interpretazione di una delle componenti ancora nascoste che potrebbe riferirsi a qualcosa del genere. Fuori il rospo, Kurtash, che cosa sai che io non so?"

Lupo della Notte fece un profondo respiro come per prendere coraggio e poi disse: "Penso che si tratti più di una leggenda diffusa tra i devoti alla dea Ishir che di una realtà... Ma nel Sommerlund dopo la comparsa della Spada del Sole, l'arma del potente dio Ramas, è nata la leggenda che ne esista un'altra del tutto simile, ma appartenuta alla dolce Ishir. E non è tutto..."

Il giovane Ramas fece una breve pausa per pensare, poi continuò a dire: "Sembra che il potere congiunto delle due spade permetta perfino di "rendere il giorno notte e la notte giorno"..."

Altra pausa di riflessione per poi aggiungere: "Penso che le due armi insieme permettano di viaggiare nel tempo. Tutto ciò ti dice niente?"

Detto ciò osservò intensamente gli occhi della giovane maga come a tentare di carpire anche la più piccola reazione alle sue parole.

Lei si lascio' scappare un risolino: "Viaggi nel tempo? Non ti sembra di esagerare? Hai idea di quante regole violerebbe una cosa del genere? E se qui c'e' uno che scambia il giorno con la notte, quello sei tu: hai fatto caso che e' buio fuori?"

"Non capisco se le mie parole ti divertono veramente o se fai della falsa ironia per nascondermi qualcosa." Disse Lupo della Notte restando serissimo e quasi infastidito dalle parole della giovane maga.

Poi aggiunse con tono leggermente irritato: "So che possono sembrare sciocchezze queste leggende, ma se tre anni fa al nostro primo incontro ti avessi detto che un'antichissima incisione quasi indecifrabile su una tavola di pietra altrettanto antica parlava di questo stupido Ramas che hai davanti, tu come avresti reagito?"

Fece una breve pausa per poi continuare a dire con lo stesso tono: "E purtroppo queste stupidaggini che ti sto raccontando potrebbero essere più reali di quello che pensi a meno che tu non supponga di parlare con un fantasma in questo momento..."

A quel punto si bloccò di colpo. Abbassò il viso, chiuse gli occhi e prese un respiro profondo per calmarsi. Poi portò le mani al viso e si strofinò leggermente gli occhi per poi dire: "Scusami... Non era mia intenzione irritarmi con te. Penso che sia colpa dell'ora tarda."

Altra breve pausa per aggiungere infine: "Vuoi dirmi o chiedermi altro su questa faccenda?"
This message was last edited by the player at 23:19, Mon 27 Sept 2010.

"Affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie." Rispose tranquillamente Lei. "Un viaggio nel tempo violerebbe le regole divine, il massimo che e' concesso ai mortali e' una conoscenza incompleta tramite le arti profetiche."

Lei cerco' senza successo di soffocare uno sbadiglio: "Scusa ma e' veramente tardi, e ci aspetta un lungo viaggio... Ma non preoccuparti, sono sicura che avremo occasione di discuterne ancora."

Con una strizzata d'occhio, Lei si alzo' dal letto e restitui' il mantello a Lupo della Notte (regalandogli cosi' un'ulteriore occhiata alla veste trasparente che indossava).
This message was last edited by the GM at 22:27, Tue 28 Sept 2010.

"Beh, armi divine potrebbero violare leggi divine..." Aggiunse Lupo della Notte alle parole della maga, per poi continuare: "Magari la mia  insistenza è inutile, ma spero di riuscirti a dimostrare che ciò che ti sto dicendo potrebbe essere la verità."

Infine si alzò dal letto e prese il mantello che la giovane maga gli stava porgendo, cercando di osservare il meno possibile la leggera vestaglia trasparente.

Dopo essersi rilegato il mantello disse, in procinto di uscire: "Spero che di non averti disturbato troppo stanotte, ma avevo bisogno di risposte alle mie domande... Grazie e buonanotte."

"Mi dispiace di non avere altre risposte, ma penso che quando arriveremo a destinazione le cose si chiariranno." Lei accompagno' il giovane alla porta: "Buonanotte Lupo. A domani."

Sebbene quel giorno avesse fatto del suo meglio per mettere da parte la naturale rivalità nei confronti dei Ramas, Nirhal provava un forte senso di disagio tra le mura del monastero, quanto basta a togliergli il sonno.

Di ritorno alla sua camera da una passeggiata tra i cortili del monastero, egli notò due figure nel corridoio: riconobbe subito la sottile figura di Lei.

"Vedo che non sono l'unico ad avere problemi a chiudere occhio." disse a bassa voce, per non svegliare nessuno.

Avvicinandosi ulteriormente, scorse il volto di Lupo della Notte.

Che abbiano ... ? il dubbio si formò nella sua mente.

Nirhal trafisse Lupo con lo sguardo e poi attese immobile.

Lupo della Notte stava abbandonando la stanza di Lady Lei ed aveva ormai raggiunto il corridoio, quando sentì una voce molto bassa provenire dal corridoio. Era Nirhal e lo sguardo che gli aveva lanciato era tutt'altro che amichevole.

Probabilmente la situazione era stata fraintesa, ma il giovane Ramas non aveva nulla da temere visto che non aveva fatto nulla di male. Quindi disse con voce tranquilla: "Lord Nirhal penso che sia un problema comune allora... Torno alla mia stanza. Buona notte."

Detto ciò fece un sorriso di circostanza al Vakeros ed uno un po' più sincero a Lady Lei, per poi girarsi in direzione della sua camera.

Lei osservo' Lupo della Notte allontanarsi, poi rabbrividi' violentemente quando una raffica di vento la gelo' fino alle ossa.

Mormorando un'imprecazione tra i denti, si rivolse a Nirhal: "Vieni dentro."

---

L'interno della stanza era meno freddo dell'esterno, ma il braciere che aveva scaldato l'aria durante la sera era spento da ore - al punto che non era piu' nemmeno tiepido - e nonostante le spesse mura gli spifferi provenienti dalla piccola finestra avevano abbassato rapidamente la temperatura.

Il leggero velo di stoffa che copriva a malapena Lei non era sicuramente adatto a proteggerla dal freddo, ma nel breve periodo passato insieme Nirhal aveva avuto modo di conoscere un po' la piccola Maga, scoprendo alcune cose.

Il fatto che Lei fosse impossibilmente testarda, quando ci si metteva, non era una di queste cose - poiche' Nirhal ne era gia' a conoscenza da tempo...

I molti lati contraddittori del suo carattere, invece, non erano altrettanto di pubblico dominio; il suo modo di vestire ne era un esempio.

Da quanto Nirhal aveva potuto vedere, Lei indossava sempre il minimo assoluto di indumenti necessari, e i suoi abiti da notte le lasciavano invariabilmente libere le braccia e le gambe.

Gli abiti da viaggio sacrificavano la liberta' alla necessita' di protezione, ma era evidente che Lei detestava cordialmente ogni forma di impedimento ai suoi movimenti. Ogni volta che si era recato a trovarla a casa, Nirhal l'aveva trovata vestita in una corta tunica senza maniche.

Il ragazzo si era fatto l'idea che, posta di fronte alla scelta, la fanciulla avrebbe preferito rimanere nuda tutto il giorno, piuttosto che indossare le classiche vesti dei Maghi di Dessi, che pure non erano particolarmente restrittive.

Eppure, in svariate occasioni, Lei si era dilungata su quanto fossero splendidi alcuni degli abiti che aveva visto durante i suoi viaggi.

Una volta, e solo una volta, ad un ricevimento ufficiale, Nirhal aveva visto Lei vestita in un abito che aveva riportato da uno dei suoi viaggi, tanto sfarzoso quanto poco pratico. Era stato... Educativo. Aveva ricordato a Nirhal l'immagine una bambina che insistesse a mangiare una fetta di torta appena uscita dal forno nonostante fosse bollente.

Cosi', Nirhal non fu particolarmente sorpreso di trovare Lei quanto meno vestita possibile. La presenza di Lupo della Notte pero' non era altrettanto evidente...
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Ad un tratto il viso di Nirhal si fece più rilassato.

Per qualche attimo il suo sguardo si posò su Lei, quindi entrò nella sua stanza.

"Chiudi la porta, chiudi la porta..." Disse distrattamente Lei. sfregandosi le manine per riscaldarle.

"Sai cosa? I Ramas devono decisamente imparare a riscaldare le loro stanze!" Esclamo' la giovane, iniziando poi ad intonare un'invocazione che non era familiare a Nirhal.

Durante il viaggio, Nirhal aveva notato che Lei si era regolarmente accertata che la locanda disponesse di vasche da bagno, o che le tende venissero piantate nelle vicinanz di un corso d'acqua o di un lago.

Ogni sera e ogni mattina, la giovane era rimasta immersa nell'acqua ogni volta che ne aveva avuto la possibilita', anche quando si trattava della corrente gelida di un fiume.

La fanciulla aveva spiegato che stava esercitandosi nell'invocazione degli spiriti elementali; gli spiriti acquatici essendo tra i piu' amichevoli, una pratica di studio comune era utilizzare l'acqua per esercitarsi.

Ora la giovane Maga aveva deciso di provare a sfruttare questa conoscenza in modo pratico, per provare a convocare uno spirito del fuoco per scaldare la stanza - o forse appiccarvi un incendio: gli spiriti del fuoco erano notoriamente imprevedibili, specie se convocati da Maghi inesperti.

Dopo circa un minuto di tentativi ed errori, Lei rabbrividi' violentemente e interruppe la cantilena.

"Okay... Okay." Esclamo' la giovane, affrettandosi ad infilarsi sotto la pesante coperta.

"Meglio. Vieni, vieni, siediti qui." La piccola Maga batte' una mano sul letto. "Allora, cosa pensi dei nostri amici?"

Nirhal si sedette sul bordo del letto e portò la mano destra all'altezza del mento, accarezzandosi la barba per qualche secondo, con lo sguardo perso nel vuoto.

"Ad una prima impressione, sembrano persone affidabili e sono senz'altro combattenti competenti ..." volse il suo sguardo a Lady lei "... ma non condivido la fiducia che poni in loro" concluse.

Lei riflette' per un attimo sull'affermazione del suo compagno: "Mmm, si, posso capirlo. Anch'io qualche anno fa la pensavo allo stesso modo, avevo l'impressione che mio padre di fidasse troppo di questi stranieri."

La giovane si raggomitolo' sotto la coperta. "Credo che col tempo, imparando a conoscerli, arriverai a condividere la mia opinione. Comunque sia, non abbiamo scelta: Lupo della Notte e' sicuramente la persona di cui parla l'iscrizione sulla pietra, e secondo Papa' e' imperativo che lo accompagni a Kalte e ''segua il mio destino'', qualunque cosa cio' significhi."

Lei si mise a sedere sul letto - e un momento dopo cambio' rapidamente idea e si reinfilo' rabbrividendo sotto le coperte: "Mi preoccupa un po' il comportamento di Lupo della Notte, ad essere sincera. Se le cose vanno come penso, quel ragazzo avra' accesso a grandi poteri, e temo che li usi nel modo sbagliato."
This message was last edited by the player at 14:38, Tue 26 Oct 2010.

"Certo a guardarlo non si direbbe .... immagino che solo il tempo ce lo dirà." affermò Nirhal.

"forse è meglio se cerchiamo di dormire un po, ci attende un lungho viaggio" disse alzandosi e compiendo alcuni passi verso l'uscita, poi si voltò ancora una volta verso Lady Lei "oppure c'è dell'altro di cui vuoi parlarmi?".

Lei fisso' Nirhal con uno sguardo penetrante: "Nirhal Notte di Novilunio, stai cercando di evitarmi?"

Con un sospiro, la giovane Maga continuo': "In effetti, ci sarebbe ancora qualcosa di cui dovrei parlarti, ma prima vorrei sapere cosa pensi del nostro fidanzamento. Finora sei stato molto accomodante, molto diplomatico, e molto evasivo in merito."

"Evitarti? no affatto" rispose Nirhal.

Il suo sguardo si fece improvvisamente più serio "Il mio intento era quello di evitare di ..." si interruppe bruscamente, dopo qualche attimo di esitazione riprese "... chiederti di 'lui', nel caso tu non voglia parlarne in questo momento".

Nirhal si avvicinò a Lei e si sedette nuovamente sul bordo del letto "Riguardo al nostro fidanzamento, temo di non poterti dare una risposta, provo sentimenti contrastanti in merito".

Lei notò che Nirhal parlava con marcate pause tra una frase e l'altra, come se il ragazzo pesasse attentamente ogni parola, anche più di quanto già faccia di solito.

Tuttavia il suo tono le sembrò sincero.

"Chiedermi di... Parli di papa'?" Lei sospiro': "A volte vorrei che fosse stato un semplice contadino. Ci saremmo risparmiati parecchi grattacapi."

A quelle parole seguirono alcuni secondi di imbarazzante silenzio.

Nirhal sospiro', arrivati a questo punto, tanto vale dirlo, penso'.

"Parlo di Lupo" rispose con decisione, "ho visto come vi guardate".

"Se non vuoi parlarne, non voglio forzarti" aggiunse.

Lei sospiro' di nuovo: "Ah, Lupo... Lupetto... Sai, potrei dire che anche quella e' colpa di mio padre, e in fondo sarebbe vero, ma e' difficile biasimarlo, sapendo quello che ha fatto."

"Non sono certo di capire cosa intendi", rispose.

"Anni fa, mio padre mi invio' in una lunga caccia all'oca selvatica. Pubblicamente, si trattava di un viaggio a scopi diplomatici, utile per prepararmi al mio futuro ruolo politico in quanto rappresentante di una delle Grandi Case. In privato, si trattava di una missione segreta per avvertire il Monastero e la Confraternita di un pericolo incombente." Lei sospiro' profondamente: "Ovviamente c'era un ulteriore strato di cui nemmeno io ero a conoscenza, e che ho iniziato a sospettare solo di recente. Non ho ancora tutti i pezzi del mosaico, ma sono certa che mio padre volesse farmi incontrare Lupo della Notte, e che avesse pianificato con attenzione le circostanze in modo da creare un legame tra noi. Sai, non posso fare a meno di domandarmi perche' mai mio padre ritenesse cosi' importante la nascita di un nipote mezzosangue e per di piu' illegittimo..."
This message was last edited by the GM at 17:47, Wed 24 Nov 2010.

Nirhal fissò Lei per qualche attimo, l'espressione sul suo volto vagava tra il sorpreso e il confuso.

"Vuoi dire che tu e Lupo avete ..." disse con esitazione.

"No... Vuol dire che papa' era convinto che io e Lupo avremmo. E che da questo avere sarebbe nato un figlio, e che questo figlio sarebbe stato importante per qualche ragione. E quando dico che papa' era convinto, intendo dire che ne era certo... Come solo Sendar Stella della Sera poteva essere certo del futuro. Mi spiego?" La giovane sospiro': "Il che pone tutta una serie di interessanti interrrogativi, del tipo: e se io non volessi? Si suppone che lo faccia comunque per onorare la memoria di papa'? E se Lupo non volesse? Dovrei sedurlo io? Anche se trovo la cosa di pessimo gusto? E se tu non volessi? Ma soprattutto: ha importanza quello che vogliamo o non vogliamo? Papa' sembrava pensare che alcune cose, semplicemente, non si possono cambiare."

"Essere legati ad un determinato fato, impossibile da mutare, a prescindere dalle scelte che compiamo nel corso della nostra vita" sospirò, "è una prospettiva troppo deprimente per poterla considerare", "preferisco credere che sia io stesso a determinare il mio futuro, non mi importa se è soltanto un'illusione".

Il sole sorgeva sulla foresta, gli animali del bosco si risvegliavano, il canto degli uccelli annunciava l'arrivo del nuovo giorno... E i Monaci Ramas erano gia' pronti per la colazione.

Lei, non essendo mai stata particolarmente mattiniera, si era recata in refettorio in uno stato difficilmente distinguibile dal sonnambulismo.

Sedutasi piu' o meno alla cieca al tavolo del Gran Maestro, Lei prese a tastoni un pezzo di pane, accompagnandolo con un sorso della grande tazza di te' e latte che aveva di fronte.

Il sonno di Lupo della Notte fu tranquillo e senza sogni, ma troppo breve vista l'ora in cui aveva raggiunto il giaciglio dopo le chiacchiere notturne.

Si alzò con poca voglia dal letto e con gli occhi ancora semichiusi iniziò a prepararsi. Fortunatamente aveva preparato tutto l'occorrente per l'avventura la notte precedente durante la lunga attesa prima di dirigersi verso la stanza della maga.

Quando finì di prepararsi, diede un'ultima occhiata alla sua stanza sapendo che l'avrebbe rivista dopo molto tempo. Sempre se l'avesse rivista...

Cacciò questo pensiero negativo dalla testa, chiuse la porta della camera e si diresse verso il refertorio. Nell'attraversare la stanza salutò un suo confratello seduto ad uno dei tavoli con un cenno della testa. Sperò di poter fare qualche altra garetta di tiro con l'arco con lui in futuro...

Cacciò anche questa volta il pensiero della mente e si sedette di fianco alla giovane maga dicendole con un sorriso addormentato: "Buongiorno Milady... Dormito bene?"

Il Vakeros si svegliò nonappena la fievole luce dell'alba, filtrando dalla finestra, toccò il suo viso.

Quella notte, Nirhal, aveva dormito poco e male.

Passò alcuni minuti seduto sul letto ad osservare, dalla finestra della sua stanza, il sole che sorgeva.

Poco dopo si alzò ed iniziò a prepararsi, indossando la leggera armatura cuoio e controllando con cura il suo equipaggiamento.

Quindi uscì dalla stanza e si diresse verso il refettorio per la colazione.

La giovane Maga apri' un occhio in direzione di Lupo della Notte e mugugno' qualcosa di poco carino.

Poi, con un profondo sospiro, apri' anche l'altro occhio e rispose: "Ciao. Qualcuno dovrebbe spiegarmi-" Lady Lei si interruppe, voltandosi ad osservare l'arrivo di Nirhal, indicandogli con un cenno l'altro posto al suo fianco.

Lupo della Notte sorrise immaginandosi le parole della giovane maga. Quando Lady Lei si interruppe voltandosi, si girò anch'egli nella stessa direzione e notò l'arrivo di Nirhal.

Il sorriso sul volto di Lupo della Notte si spense ed il ragazzo si rigirò verso il tavolo iniziando a mangiare la sua colazione.

Nirhal camminò fino al tavolo e si sedette al fianco di Lady Lei.

"Buongiorno" disse, senza rivolgersi a nessuno in particolare.

Il vakeros diede un rapido sguardo alla sala ed ai presenti, poi iniziò a fare colazione.

"Non so cosa ci veda di buono." Rispose Lei in tono irritabile. "Alzarsi prima degli uccelli... Bah."

"Il giorno sorride a coloro che sanno coglierlo, Semplicemente Lei. Buongiorno a tutti." Rispose amichevolmente Orso delle Montagne, sedendosi a fianco di Lupo della Notte e battendogli una mano sulla spalla.

La giovane bevve un altro lungo sorso dalla sua tazza di te' e latte, quindi, con un lungo sospiro, riprese: "Io preferisco coglierlo verso mezzogiorno. Ad ogni modo, con un po' di fortuna domani dormiremo."

"Buongiorno" rispose Nirhal, intento a consumare la colazione.

Anche il Vakeros aveva l'aria di chi ha dormito poco.

"Buongiorno Lord Nirhal." Disse il giovane Ramas all'arrivo del Vakeros continuando a mangiare la sua colazione e senza girarsi ad osservarlo.

Lupo della Notte si sentì quasi imbarazzato in quella situazione e non sapeva che altro dire. A tranquillizzarlo fu una pacca sulla spalla e la voce di una persona a lui ben conosciuta.

Si voltò e con un sorriso sul viso assonnato disse: "Buongiorno Maestro."

Finita la colazione, e sentendosi decisamente piu' svegli e in forma, Lupo della Notte, Nirhal, Lei e Orso delle Montagne vennero convocati dal Gran Maestro per discutere i dettagli del viaggio.

La stanza era identica a come Lupo la ricordava: vari scaffali con libri, pergamene e oggetti insoliti, una semplice scrivania con due sedie, e il Gran Maestro che li osservava con sguardo sereno.

"Benvenuti. Lady Lei, accomodatevi." L'anziano Ramas indico' alla giovane la sedia di fronte alla scrivania, prendendo per se' l'altra.

Lupo della Notte, dopo una colazione più che abbondante, seguì il resto del gruppo fino alla stanza del Gran Maestro rimanendo silenziosamente immerso tra i suoi pensieri.

Le uniche parole furono pronunciate quando entrò nella stanza del Gran Maestro: "Buongiorno Gran Maestro..." Poi tornò al suo silenzio mantenendo una postura composta.

La stanza non aveva nulla di strano rispetto a come se la ricordava: ogni cosa era al suo posto o almeno nel posto che il Gran Maestro pensava che dovessero stare... Non vedeva proprio nulla di strano.

"Lupo della Notte, Orso delle Montagne, voi conoscete gia' Nuvola del Mattino. Lady Lei, Lord Nirhal, permettete che vi presenti uno dei nostri scout piu' promettenti..." Il gesto del Gran Maestro indicava quella che, a tutta prima, era parsa nient'altro che un'ombra sul muro - e che ora si rivelava essere un pallido Ramas sui venti-venticinque anni, alto e atletico, dall'aria introversa.

La carnagione pallida, i capelli biondo sabbia, gli occhi grigio chiaro, tutto in lui sembrava in qualche modo sbiadito, perfino il suo mantello Ramas. Tenergli lo sguardo addosso, in qualche modo, richiedeva uno sforzo di volonta, come se gli occhi cercassero di trovare qualcosa di meno noioso da guardare.

Il giovane fece loro un lieve cenno di inchino, che in qualche modo sembro' renderlo ancora meno interessante.

"Cosi' e' sufficiente, Nuvola." Ammoni' il Gran Maestro con un sorriso.

Il giovane sembro' riprendere istantaneamente colore.

Lady Lei balzo' in piedi dalla seggiola, battendo le manine come una bimba, e si accosto' a Nuvola del Mattino, osservandolo da tutti i lati: "Ancora, ancora, voglio scoprire il trucco!"

Il giovane fece un mezzo sorriso: "Nessun trucco, Lady Lei..." Si interruppe: "Chiedo scusa, non sono sicuro di quale sia il protocollo per rivolgersi a una nobile di Dessi..."

Lady Lei emise un profondo sospiro: "Perche' non Nonna Lei? Tanto ho l'eta' per esserlo... Senti, chiamami semplicemente Lei-" Con un'occhiata a Orso delle Montagne, si corresse: "Chiamami Lei. Nient'altro."

Nuvola del Mattino guardo' verso il Gran Maestro, che si limito' ad annuire. "Come desideri, Lei. Quello che chiami 'trucco' e' semplicemente un effetto dell'Arte che chiamiamo del Mimetismo. Cerco di mantenermi in esercizio ogni volta che posso, in modo da svilupparla al meglio."
This message was last edited by the GM at 18:48, Sat 09 Apr 2011.

Dopo la colazione, Nirhal si diresse con gli altri nella stanza del Gran Maestro: "Buongiorno" gli disse, accompagnando il saluto con un cenno del capo.

Quando il Gram Maestro presentò Nuvola del Mattino, indicando un'ombra sul muro, Nirhal sobbalzò leggermente per dalla sorpresa.

Rimase silente mentre osservava la reazione di Lei, quindi si presentò: "Piacere di conoscerti Nuvola del Mattino, il mio nome è Nirhal Notte Senza Luna".

Nuvola annui': "Il Lord Vakeros... Vi ho visto arrivare ieri. E'... Un piacere conoscervi. Dietro ordine del Gran Maestro, saro' il vostro scout per questa missione. Lady- Ah, Lei, esattamente... Qual e' la missione?"
This message was last edited by the GM at 15:30, Thu 14 Apr 2011.

Lei fisso' per un lungo momento Lupo della Notte, quindi rispose: "Dobbiamo trovare un... Beh, una chiave, suppongo potremmo definirla. So come arrivarci, ma questo e' circa tutto quello che so. Essenzialmente, gli ordini vengono da mio padre, che anche dopo la morte si diverte a mandarmi in giro per il mondo a fare commissioni per lui."

Quando notò la presenza di Nuvola del Mattino, Lupo della Notte fece un piccolo sobbalzo per l'inaspettata apparizione, ma non appena si rese conto di chi fosse in realtà si sentì leggermente stupido.

Conosceva le capacità del suo confratello e vedendo la reazione di Lady Lei sorrise divertito come fa un adulto osservando una bambina mentre guarda uno spettacolo di illusionismo.

Quando Nuvola del Mattino si girò verso di lui, gli fece un sorriso ed un occhiolino di fraterna complicità. Poi continuò a rimanere in silenzio ascoltando ulteriori dettagli per la partenza.

"La prima tappa e' il porto di Anskaven, dove prenderemo la nave per Liuk. Anche se confesso che il clima mi preoccupa: fa piu' freddo di quanto mi aspettassi, e i ghiacci invernali potrebbero non essersi sciolti. Non so se potremo partire immediatemente." Guardandosi intorno, Lei concluse: "Per il momento, questo e' tutto. Una volta a Ljuk potro' essere piu' precisa."
This message was last edited by the GM at 20:49, Sat 16 Apr 2011.

Lupo della Notte ascoltò con attenzione le parole dei Lady Lei confermando le sue idee. Anche al giovane Ramas preoccupava seriamente il problema del freddo e sperava di non cedere sotto la morsa gelata di Kalteland... Ma ciò che avrebbe potuto scoprire valeva veramente la fatica.

Il Gran Maestro annui' e aggiunse: "Lupo della Notte e Orso delle Montagne vi scorteranno. Nuvola del Mattino sara' la vostra guida. Se avete bisogno di approvvigionamento, chiedere pure al quartiermastro. A Ljuk potrete procurarvi degli abiti adatti alle temperature di Kalte... Sperando che il porto sia libero dai ghiacci."

Dopo un breve approvvigionamento di provviste al quartiermastro, il gruppo partì dal monastero Ramas sui loro cavalli. Il Gran Maestro, come promesso, aveva dotato ciascuno di loro di uno dei formidabili mantelli Ramas grigi.

"Penso che conosciate già la strada... Searsby, Deerley, Tyso e da lì continueremo lungo la costa fino ad Anskaven. Un bel viaggetto tranquillo e rilassante." Disse Nuvola del Mattino assolutamente rilassato sul suo cavallo con il quale sembrava in completa sintonia.

"L'ultima volta che mi hanno detto una cosa simile mi sono trovato una freccia giak nello stomaco..." Un vaga ironia nella voce di Lupo della Notte che si girò in direzione di Lady Lei.
This message was last edited by the GM at 16:34, Sun 01 May 2011.

"E io no?" Ritorse la giovane alzando un sopracciglio. "Ma per quanto sia stato divertente l'ultima volta, cerchiamo di non fare il bis."

Con un leggero colpo di talloni, Lei spinse la sua cavalcatura ad aumentare leggermente il passo, portandosi in testa al gruppo: "Chi arriva ultimo paga da bere..."

Alcune ore dopo...

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"Kurtash, lo so che stai perdendo volontariamente tutte le scommesse per riempire il tuo conto all'osteria e mandarmi in fallimento." Disse sorridendo la bionda cameriera portando senza difficoltà cinque boccali di birra al tavolo del Giglio Blu dove stavano seduti i nostri eroi per il pranzo.

Lupo della Notte guardò con due occhi da cane bastonato la ragazza dicendole:"Non è colpa mia Mika... Ti prometto che prima dell'arrivo della primavera ti ripagherò di tutti i miei debiti."

"Lo spero bene per te..." Aggiunse la ragazza quindi la ragazza "Altrimenti sarò costretta a dire al Gran Maestro che mi dovrai servire nelle cucine della locanda per un bel po' di tempo."

Dalle cucine comparve in quel momento una ragazzina con una folta e riccia chioma rossa che portava con una maestria unica ben cinque piatti di stufato in direzione del gruppo. Il suo sguardo si incrociò con quello di Lupo della Notte ed il colore del viso divenne una cosa unica con quello dei capelli. Una volta appoggiati i piatti al tavolo, fece un frettoloso inchino e tornò di corsa verso le cucine.
This message was last edited by the GM at 16:38, Sun 01 May 2011.

Nirhal osservò la scena incuriosito, era in procinto di porre un'ovvia domanda a Lupo della Notte, ma preferì non farlo, per non mettere in imbarazzo il giovane Ramas.

Si limitò a ringraziare la ragazzina con un cenno della testa e si apprestò a consumare lo stufato.

"Ma... Sbaglio o quella era Rona? E' cresciuta parecchio dall'ultima volta che l'ho vista!" Lei sorrise, quindi inarco' un sopracciglio: "E pare si sia presa una bella cotta per qualcuno."
This message was last edited by the GM at 20:56, Mon 02 May 2011.

Quando Lady Lei terminò la frase, Lupo della Notte si girò per vedere se la maga si potesse riferire a qualcuno dietro di lui. Notò che l'unica presenza alle sue spalle era un omone pelato con una vistosa cicatrice sull'occhio destro e sembrava tutt'altro che attraente.

A quel punto Lupo della Notte capì le parole di Lady Lei, arrossì completamente in viso e continuò a mangiare il suo stufato con il viso abbassato facendo finta di niente.

Mika, vedendo la reazione del giovane Ramas, sorrise divertita e disse: "Torno al lavoro ed appena ho un attimo libero parlerò con la giovane innamorata." Detto ciò scomparve anche lei verso le cucine.