Lei ridacchio': "Manno', di segreto nulla, e' solo che abbiamo trovato un oggetto davvero carino."

Poggiato lo zaino, ne estrasse un rotolo di stoffa ben legato, sciolse i legacci e inizio' a distenderlo a terra, rivelando il sacco a pelo che aveva comprato quel pomeriggio.

"Non sono ancora riuscita a capire se sia magico oppure no, ma di certo e' un tessuto eccezionale. Mi e' costato quasi quanto una tenda, ma direi che ne vale la pena: e' piu' compatto e piu' leggero, e puo' ospitare comodamente due persone tenendole calde e asciutte tutta la notte."
This message was last edited by the GM at 20:47, Wed 04 July 2007.

Lupo della Notte osservò in silenzio il rotolo che la maga stava sciogliendo e quando fu completamente disteso a terra, si piegò per poter toccare con il palmo della mano il tessuto. Quindi disse: "Mi sembra di averne visto uno quando ero piccolo. O almeno credo..."

Lo aveva visto eccome. Lo aveva perfino distrutto. E quanto lo aveva sgridato sua madre... Era stato un regalo da uno dei vecchi signori di Dessi e lui lo aveva ridotto in cenci.

Un piccolo sorriso ironico comparve sul volto del ragazzo nel ricordare e quindi disse: "E' un ottimo acquisto. Credo che sia un perfetto giaciglio per la prossima notte."

Quindi si alzò ed osservò la ragazza con un tale sorriso che avrebbe ridato felicità anche ad un morto.

Lady Lei guardò con sguardo stupito il giovane Ramas mentre si stava alzando da terra e gli disse: "Davvero ne hai già visto uno? Strano... Non ricordo di aver mai sentito parlare di niente di simile. Dovro' chiedere a mio zio..."

Quando notò il sorriso del ragazzo alzò un sopracciglio con aria dubbiosa: "Sono contenta che sia così felice di questo sacco a pelo, ma non te lo lascerò portare via... Lo devo far vedere agli anziani di Dessi. Ed adesso aiutami a rilegarlo."
This message was last edited by the GM at 12:17, Tue 10 July 2007.

I due Ramas che avevano deciso di dirigersi al tempio della dea incominciarono a girare per i varie stradine del paese. Non che Searsby  fosse una metropoli in cui potrersi perdere, ma il tempietto non era proprio vicino all'osteria in cui alloggiavano.

Dopo aver girato l'angolo di un vialetto, i due raggiunsero una piccola piazza circolare in cui risiedeva nell'esatto centro un piccolo tempio in pietra anch'esso con base circolare. Una cupola poggiava su varie colonne che percorrevano tutto il perimetro dell'edificio. Non era un edificio imponente come quelli visti pochi mesi prima a Toran, ma era una bella casa per la dea Ishir per un villaggio di quelle dimensioni.

L'interno non presentava nulla di particolarmente maestoso o particolare: al centro si trovava un piccolo altare su cui poggiavano varie offerte alla dea ed un piccolo braciere accesso. Il tetto assumeva la forma della cupola e sul soffitto si trovava un buco dal quale usciva il fumo del braciere e probabilmente entrava la luce del sole durante il giorno.

Dall'altra parte del tempio si trovava un sacerdote che era intento ad accendere alcune candele che si trovavano attorno ad un'arcaica statua della dea.
This message was last edited by a game moderator at 20:41, Fri 06 July 2007.

Orso Rabbioso seguì le stradine osservando ogni minimo particolare. Era una situazione particolare e sarebbe stato importante sia essere pronti a qualsiasi cosa sia memorizzare per bene la struttura della cittadina.

Arrivato al tempio seguì all'interno il Maestro in religioso silenzio. Un unico cenno del capo verso il sacerdote in segno di saluto, attese qualche istante prima di procedere verso l'altare delle offerte.

"Che Ramas ti accompagni." Saluto' Orso delle Montagne con un ampio sorriso.

Il sacerdote si volto' rispondendo: "Ishir ti benedica e protegga."

Orso delle Montagne valuto' che il giovane di fronte a lui avesse non piu' di vent'anni. I capelli biondi gli ricadevano ai lati del viso esaltandone i profondi occhi azzurri.

Il Ramas ridacchio quando si scopri' a pensare fugacemente che era una fortuna per Lupo della Notte che Lady Lei non li avesse accompagnati.

"Benvenuti nella casa della dea, nobili Cavalieri." Li saluto' una giovane donna, anch'ella con indosso le vesti chiare dei sacerdoti di Ishir.

Orso delle Montagne si inchino' brevemente alla giovane, presentandosi: "Il mio nome e' Orso delle Montagne. Io e il mio compagno siamo venuti a invocare la benedizione della dolce Ishir prima di un viaggio."

"Un altro cavaliere Ramas vi ha preceduto questo pomeriggio... Giovane, molto carino. Immagino che vi accompagni."

"In questo caso." Intervenne il giovane sacerdote, "anche a voi servira' un po' della luce di Ishir, per guidarvi nel cammino."

Il ragazzo accompagno' i due davanti all'altare che si trovava al centro del tempio, dove i Ramas si inginocchiarono.

Lui e la giovane donna si posizionarono direttamente dinanzi al braciere e presero un pizzico d'incenso in mano, gettandolo nel fuoco mentre parlavano.

"Dolcissima Ishir, dea della luna, invochiamo il tuo intervento in questo luogo a te sacro."

"Veglia sul cammino di questi servitori di Ramas, baluardo della luce contro le tenebre di Naar."

Voltandosi verso i Ramas, si presero per mano ed intonarono una breve invocazione:

"Per Ishir la dolce, per Ishir la buona, risplenda su di voi la luce della luna."

Mentre il fumo dell'incenso si alzava verso il soffitto e il suo profumo pervadeva il luogo sacro, i due sacerdoti di Ishir vennero avvolti da un'aura argentata. La pura luce lunare che splendeva su di loro infuse tranquillità nell'anima dei due cavalieri Ramas. Pochi secondi dopo, la luce piano piano si affievolì e la situazione tornò normale.
This message was last edited by the GM at 12:18, Tue 10 July 2007.

Il Ramas prima dell'inizio del rito lasciò due corone d'oro come offerta. I momenti successivi furono dedicati completamente alla meditazione ed alla totale dedizione nel rituale dei sacerdoti e nella preghiera.

Quando nominarono l'innominabile nemico di Ramas le rughe sulla fronte si accentuarono, quelle erano le rughe dell'ira. Fu solo un istante, il fatto che la ragazza non ebbe paura di fare il suo nome in qualche modo gli piacque. Questo era davvero un luogo sacro quindi.

"Non ho potuto fare a meno di notare i vostri bracciali." Sorrise Orso delle Montagne alla giovane sacerdotessa.

Questa getto' uno sguardo al braccialetto che portava al polso e sorrise di rimando: "Ah, si'. Un altro dono di cui dobbiamo ringraziare la dolce Ishir."

Il sacerdote si accosto' alla sua giovane consorte e le cinse la vita con il braccio: "E' merito suo se ci siamo incontrati... Veniamo da villaggi diversi e ci siamo conosciuti durante l'istruzione alla via di Ishir. Ci siamo innamorati subito."

La donna reclino' il capo sulla spalla del marito, concludendo: "E dopo pochi mesi, il nostro maestro ci ha sposati. Ora aspettiamo solo che Ishir ci benedica con un figlio."

"I miei migliori auguri, allora. Sono certo che vi accontentera' presto.
This message was last edited by a game moderator at 18:25, Tue 10 July 2007.

La giovane donna lanciò uno sguardo pieno di felicità al marito. Il solo pensiero di aver un figlio l'aveva resa particolarmente felice e serena.

I due Ramas trascorsero circa un'ora in preghiera e meditazione, infine Orso delle Montagne si alzo' e si congedo' dai due sacerdoti: "E' giunto il momento di tornare alla locanda: domani dobbiamo partire presto, meglio essere riposati."

"Se ripassate per Searsby veniteci a fare una visitina. Ne saremo molto felici." Rispose il giovane.

Dopo vari saluti, i due Ramas abbandonarono il tempietto della dea per dirigersi nuovamente verso la locanda. Lì incontrarono l'oste che diede loro le chiavi dell'altra camera che avrebbe ospitato Lupo della Notte e Orso delle Montagne per quella notte.

I due si dirissero quindi verso la camera dove li attendevano il giovane Ramas e Lady Lei. Mentre attraversavano il corridoio dell'osteria, stavano parlando del più e del meno ed Orso delle Montagne aprì la porta della stanza con una tale disinvoltura che inizialmente non si accorse nemmeno della scena che gli si presentò davanti agli occhi: Lupo della Notte si trovava disteso a terra sopra a Lady Lei. Si ritrovavano volto a volto ed avevano i corpi attorcigliati attorno al sacco a pelo che la giovane maga aveva comprato poche ore prima.
This message was last edited by the GM at 14:35, Sat 14 July 2007.

"Complimenti per la fantasia Lady Lei." Il tono era glaciale anche se gli occhi celavano una pesante nota di rimprovero nei confronti del Ramas, più che altro "Ora, se possibile vorrei dormire." Non si preoccupò minimamente di averli disturbati in un momento intimo anche se la porta in realtà l'aveva aperta il Maestro.

Orso delle Montagne ridacchio': "Bambini, stavate imparando un gioco nuovo? Fate attenzione alle sorprese."

Distrincandosi con aria vagamente irritata, Lei rispose semplicemente: "Lupo della Notte mi stava mostrando la tanto decantata destrezza dei Cavalieri Ramas, inciampandomi addosso in dodici modi diversi."
This message was last edited by the GM at 12:40, Thu 19 July 2007.

"Avvertitemi quando i vostri umori adolescenziali mi permetteranno di dormire. E non fare quella faccia Lady Lei. Interessante che tu non dica niente Lupo della Notte... Lupo della Notte, mai nome fu più azzeccato." Parve voler fare una battuta ma dalla faccia sembrava tutt'altro. Se la maga era vagamente irritata lui lo era del tutto apertamente. Lanciò ancora un'occhiata al giovane Ramas come attendendosi almeno una parola.

Il giovane Ramas si ritrovò proprio in mezzo ad una scena che aveva dell'incredibile e quasi rimase perplesso di ciò che stava accadendo in quel momento. Rimase pietrificato all'entrata dei due compagni che non ebbe nemmeno il tempo di rispondere alle varie accuse.

Quando riuscì a prendere nuovamente il controllo della situazione, si liberò dal sacco a pelo, si alzò in piedi e si tolse un'invisibile polvere dai vestiti. Quindi porse una mano alla maga per permetterle di alzarsi e le disse con un filo di voce e con tono pacato: "Ti ho fatto male Lei?"

Quindi volse lo sguardo verso Orso Rabbioso e gli disse, leggermente più serio in risposta al suo tono irritato: "Invece di continuare a raccontare scemenze, aiutaci piuttosto a piegare il sacco a pelo..." Nient'altro aggiunse, mentre attendeva che la giovane maga prendesse la sua mano.
This message was last edited by a game moderator at 10:05, Fri 20 July 2007.

Con un gesto della mano, Lei richiamo' a se' la propria Asta Magica. Usandola come appoggio, si alzo'con impeto' dal pavimento.

"Orso delle Montagne, Lupo della Notte, se non vi dispiace vorrei parlare con Orso Rabbioso. Da sola."

Lupo della Notte vide la strana reazione della giovane maga. Ovviamente si accorse di quanto fosse irritata in quel momento. Prese quindi l'ammasso di tela che si trovava lì vicino a terra e disse a Orso delle Montagne: "Penso che sia meglio uscire maestro. Il sacco a pelo lo prendo io Lady Lei. Ci vediamo domani mattina ragazzi. Buona notte."

Il Ramas piu' anziano noto' l'espressione di Lei e rispose: "Forse hai ragione. Buona notte." Quindi, dopo aver indirizzato un'ultima occhiata alla giovane Maga, chiuse la porta con un grande tonfo lasciando i due soli nella stanza.
This message was last edited by the GM at 14:04, Wed 25 July 2007.

"Mi sembra che dovremo dormire nella stessa stanza, quindi non c'è problema." La voce era invariata, nonostante solo ora aveva avuto modo di vedere che gli abiti dei due erano perfettamente in ordine. [credo]

"Vediamo di capirci bene." L'aria intorno a Lei inizio' a tremolare debolmente e i piedi della fanciulla si staccarono dal pavimento.

Lei continuo' a sollevarsi a mezz'aria finche' i suoi occhi furono a livello con quelli di Orso Rabbioso. "Primo, non intendo rendere conto delle mie azioni a un ragazzotto di campagna con un terzo dei miei anni. Secondo, ora avrai la cortesia di farmi le tue scuse per avere messo in dubbio la mia parola, ed in futuro ti asterrai dal fare commenti analoghi."

Orso si piegò ma non si spezzò, questo perchè aveva ovviamente frainteso ed anche perchè era un Ramas assai duro "Il bigottismo a volte fa cattivi scherzi. Nulla di più, ho frainteso e mai messo in dubbio la tua parola perchè credevo fosse una battuta. Puoi stare tranquilla, non mi interessa l'integrità morale di Lupo della Notte piuttosto che la missione non abbia impedimenti di vario tipo. Ora sarà meglio riposare e non appesantire ulteriormente l'aria." La voce piatta ma calda e con una nota di rammarico ovviamente.

Lei ripiombo' a terra di botto, e l'espressione fredda svani' dal suo volto, rimpiazzata da un sorriso dolce e accogliente.

Di slancio, abbraccio' il sorpreso Orso Rabbioso (o buona parte del medesimo, visto che l'enorme Ramas era quasi troppo grosso per lei), commentando: "Sei proprio un orso..."

Staccandosi da lui, la Maga recupero' il proprio zaino e inizio' a frugarvi dentro, mentre proseguiva; "Non preoccuparti, non intendo permettere che la missione devii dal percorso. Dopotutto, ho un personale debito di gratitudine nei confronti di questi Giak, no? Ma dove l'ho messa...?"

Piuttosto sorpreso dalla reazione Orso rimase quasi impietrito e muto. Lentamente ricambiò l'abbraccio con leggere pacche sulla schiena. Quando si scostò seguì i suoi movimenti e la sua ricerca.

"Ah-ha, trovata..." Annuncio' trionfalmente Lei, estraendo dallo zaino un minuscolo involto di stoffa che, una volta aperto, risulto' essere una veste da notte leggera come un velo.

"Capisci ora perche' ho chiesto a te di farmi da compagno di stanza? Lupo della Notte si sarebbe... Distratto." Lei ridacchio'. "Volevo dormire un'ultima volta in modo civile, prima di essre costretta di nuovo a tenere gli stessi abiti giorno e notte."

Orso Rabbioso accennò un segno di assenso col capo poi si girò per dare modo alla maga di cambiarsi "Certo le tue parole non è che mi rendano più tranquillo riguardo Lupo della Notte. Pregherò all'alba ed al vespro di ogni giorno per voi."

Lei non pote' far altro che scuotere il capo con aria tra il divertito, il rassegnato, e il vagamente esasperato.

Quando la ragazza finì, anche il Ramas, dopo aver posato zaino ed armi con molta cura, soprattutto Artiglio dell'Orso, si diede una sciacquata veloce ma accurata.

Si sedette sul giaciglio dando ancora le spalle alla maga, poteva sembrare sul punto di dire qualcosa ma dalla sua bocca uscì una sola parola "Buonanotte."

"Buonanotte, Orso Che Non Sei Altro."
This message was last edited by the GM at 18:58, Tue 07 Aug 2007.

Nel frattempo nell'altra camera Lupo della Notte stava preparandosi ad andare a letto. Appoggiò quindi tutto l'equipaggiamento da una parte e si tolse l'armatura per poter passare una notte in maniera decente e senza impicci.

Mentre fece questa operazione, il giovane Ramas si tolse una collanina che portava al collo e che aveva un piccolo ciondolo che il Maestro Ramas non riusciva ad esaminare alla perfezione.

Nessuno dei due aveva finora parlato, forse a causa della scena di pochi attimi prima. Quindi a rompere quell'imbarazzante silenzio fu proprio Lupo della Notte che domandò al Maestro: "Maestro, ha comprato qualcosa di interessante durante il giro oggi pomeriggio?"

Orso delle Montagne, che durante il viaggio aveva preferito lasciare il corpetto di maglia nello zaino, lo estrasse e ripose sulla sedia, pronto per essere indossato il giorno dopo. Appoggiato la propria asta accanto al letto, si rivolse al suo giovane compagno: "Ah, si'... Me ne ero quasi dimenticato. Ho trovato un diario, il diario di un Ramas dal nome decisamente insolito. Corvo delle Paludi. Bizzarro, non trovi?"

Estratto il libricino dallo zaino, lo mostro' a Lupo della Notte.

"Me lo studiero' con calma quando torneremo al monastero, non so perche' ma ho l'impressione che possa rivelarsi interessante."

Mentre Orso delle Montagne stava parlando dei suoi acquisti, il giovane Ramas stava tornando al piccolo comodino su cui aveva appoggiato la collanina. Proprio nell'istante in cui il Maestro pronunciò il nome di quel Ramas, il ragazzo si bloccò di colpo.

Un pensiero negativo entrò nella mente di Lupo della Notte, senza nemmeno saperne il motivo. Cercò di cacciare questo dalla testa e prese la collanina in mano per rinfilarla al collo. Quel nome gli ricordava qualcosa, ma non sapeva cosa. Sapeva solamente che non era proprio un buon presagio.

Quindi si girò verso il Maestro che aveva appena estratto il libro dal suo zaino e che glielo stava mostrando. Il piccolo diario mostrava un tetra copertina nera e un nastro blu scuro chiudeva i suoi segreti scritti all'interno.

Se fosse stato un qualsiasi libro non avrebbe suscitato alcun sentimento nel giovane Ramas, ma quel nome lo stava torturando insieme alla sua maledetta curiosità.

Perciò il giovane Ramas domandò ad Orso delle Montagne: "Maestro, le dispiacerebbe se gli dessi una piccola letta prima di andare a dormire?" Lupo della Notte pensò subito che il Maestro non sarebbe stato subito daccordo, così gli disse ironicamente: "Alla fine un libro non ha mai fatto del male a nessuno..."
This message was last edited by a game moderator at 18:48, Mon 06 Aug 2007.